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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 10 maggio 2006  

Pordenone: trentennale del terremoto del Friuli

Una solenne cerimonia si è svolta domenica 7 maggio in Val Tramontina, nel pordenonese, per ricordare, a coronamento di una settimana di manifestazioni tra Udine, Gemona e Pordenone dedicate al trentennale del terremoto del Friuli, quattro Vigili del Fuoco ed un imprenditore morti il 16 aprile del 1977, impegnati nella ricostruzione a quasi un anno dal sisma.

Il Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Mario Morcone si è recato sul lago di Redona, dove quel giorno precipitò l'elicottero AB 205 dei Vigili del Fuoco. A bordo si trovavano i vigili Antonio Alfano, 36 anni, Sabatino Bocchetto, 31, Amato Celli, 37, tutti di Roma, e Antonio Pedone, 32 anni, di Termini Imerese (Palermo), oltre all'imprenditore Pio Francesco Perin, di San Vito al Tagliamento (Pordenone). La comunità locale ha voluto dedicare loro una chiesetta in località Muinta di Meduno (Pordenone), intitolandola a Santa Barbara, la patrona dei Vigili del fuoco, e dedicandola alle vittime di quella disgrazia. La cerimonia è stata intitolata ''Dalla solidarietà alla riconoscenza", ed ha visto la celebrazione di una messa nella nuova chiesa da parte dal vescovo di Concordia-Pordenone, Ovidio Poletto.

Appena conclusa la cerimonia religiosa, nel punto esatto dove è caduto l'elicottero, dall'altra parte del lago, è stato inaugurato un cippo ai caduti con la deposizione di una corona d'alloro. Ma il momento più commovente è stato segnato dal passaggio a bassa quota di un elicottero di soccorso Ab 412 Drago 65 dell'elinucleo di Venezia, rimasto per qualche secondo sospeso sullo specchio d'acqua, sul quale sono stati lanciati dei fiori, ad attenderli i Vigili del fuoco del soccorso acquatico con i mezzi nautici.

  

     

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