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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 6 giugno 2014  

Esercitazione internazionale "Prometheus"

Approfondimenti

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Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha partecipato dal 31 maggio al 5 giugno a
un'esercitazione internazionale per moduli europei di Protezione Civile - "Prometheus 2014"  - che si è svolta in Grecia. L'esercitazione, organizzata dal governo greco al termine del proprio semestre di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, ha visto coinvolte le strutture operative provenienti dall'Italia, dalla Croazia, da Cipro e dalla Lituania.

Per l'esercitazione è stata scelta la simulazione di un'accensione incontrollata di numerosi incendi boschivi nell'area rurale a nord di Atene che, per rilevanza e consistenza, hanno rapidamente superato la capacità di risposta di antincendio aereo dello stato greco. In seguito a ciò, il governo di Atene ha attivato il Meccanismo Europeo di Protezione Civile, con moduli di lotta all'incendio boschivo a terra ("GFFF", Gourd Forest Fire Fighting) e Aereo ("AFFF", Aerial Forest Fire Fighting).
La missione italiana comprendeva il modulo M USAR Veneto (Ricerca e Soccorso di persone in ambito urbano), costituito da 32 unità e 11 automezzi, e il Modulo AFFF, costituito da 2 Bombardier CL 415 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, partiti dalla base di Ciampino, alcune squadre del Corpo Forestale dello Stato dedicate alla lotta a terra degli incendi boschivi, e Volontari AIB della regione Liguria, tutti sotto il coordinamento generale di un team del Dipartimento di Protezione Civile.

Nell'ambito dello scenario previsto, i due Cl-415 del CNVVF (CAN 21 e CAN 31) hanno lavorato in maniera interoperabile con i CL-415 dell'aeronautica greca e croata, effettuando diversi lanci nella zona di Skourta sotto il coordinamento dell'aeronautica greca. È stato inoltre ipotizzato che l'incendio, oltre a coinvolgere un impianto chimico con conseguente rilascio nell'atmosfera di alcune sostanze pericolose, avesse determinato il crollo di numeri edifici in alcuni villaggi rurali della zona. Questo evento disastroso, ha fatto sì che scattasse anche la richiesta di ausilio di Moduli USAR dall'Italia e da Cipro, sempre nell'ambito del meccanismo di risposta europeo. Per questo, il modulo USAR Veneto ha operato in stretto coordinamento con i soccorritori delle unità Speciali EMAK dell'Hellenic Fire Service nel piccolo villaggio rurale di Stefani, avviando la ricerca e il soccorso delle persone da evacuare. Le squadre, oltre ad operare a stretto e diretto contatto sul terreno, hanno condiviso modulistica e report finali.

Per il punto di comando avanzato del team Italo-Greco è stato utilizzato un UCL (Unità Comando Locale) potenziato per l'occasione con un sistema di comunicazione satellitare che ha permesso comunicazioni in video conferenza con i Centri Nazionali di Emergenza di Italia e Grecia, dov'era presente un funzionario VVF in funzioni di ufficiale di collegamento. Il punto di comando avanzato allestito nel villaggio di Stefani è stato visitato da Claus Sorensen, Direttore Generale della DG-ECHO (Humanitarian Aid and Civil Protection).

L'esercitazione aveva l'obiettivo di offrire agli Stati partecipanti la possibilità di testare, in un ambiente assai realistico, la cooperazione europea e l'integrazione delle funzioni, di affinare le procedure del "Meccanismo europeo di Protezione Civile", sperimentando altresì la complessità operativa e politica della risposta ad una calamità di rilevanza internazionale.

I feedback ricevuti dai valutatori europei sono stati lusinghieri per quanto riguarda le
componenti del Corpo Nazionale VV.F., sia per l'aspetto operativo che per la logistica. In particolare, i valutatori europei hanno elogiato la catena di comando e controllo,
perfettamente in grado di aderire alle esigenze contingenti e di adattarsi e di fornire una risposta rapida anche a situazioni mutevoli, la capacità tecnica definita specialistica, la conoscenza delle procedure del "Meccanismo", e la capacità di lavorare in maniera "interoperabile" con altre componenti internazionali, sia con i moduli di antincendio eereo sia con il Modulo di Search and Rescue.



 

  

     

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