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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 10 luglio 2018  

Delegazione del Pakistan in visita al Centro Operativo dei Vigili del Fuoco

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Una rappresentanza del National Disasters Management Authority (NDMA) del Pakistan, nel pomeriggio del 10 luglio, ha visitato il Centro Operativo Nazionale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco. La delegazione pakistana era guidata dal Gen. Omar Mahmood Hayat, il direttore del NDMA, che nel suo paese sta cercando di realizzare un sistema integrato per la gestione delle emergenze, che sia in grado di raccogliere le informazioni per fornire il necessario supporto alle forze in campo, relativamente all’evento da affrontare. Per questo il Generale Hayat ha voluto, come prima cosa, conoscere come sia articolato il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a livello politico-amministrativo e territoriale, e come riesca a gestire le emergenze.

A rappresentare il Corpo Nazionale c’erano l’Ing. Porcu, Dirigente dell’Ufficio del Capo del Corpo; l’Ing. Metelli, il Dirigente del Centro Operativo Nazionale e l’Ing. Priori, sempre del CON, che ha svolto la funzione di interprete e voce narrante dell’incontro. La domanda del generale Hayat ha avuto facile risposta: è il CON, il Centro Operativo Nazionale, il cuore pulsante di ogni intervento sul territorio nazionale; è da questa sala che si organizza l’attività di spegnimento degli incendi sul territorio nazionale; è da qui che si attua il coordinamento operativo e la mobilitazione del personale in caso di calamità; è qui che affluiscono tutte le informazioni che vengono analizzate e poi dirette agli enti interessati per la migliore gestione delle forze in campo. Che i Vigili del Fuoco italiani siano riusciti a integrare il soccorso nelle emergenze con l’attività antincendio, obiettivo che il generale pakistano sta cercando di perseguire in patria, rappresenta una fonte d’ispirazione per Hayat, che si è detto speranzoso di riuscire a organizzare al più presto il corpo USAR, per poi cercare di strutturare anche altre specialità.

L’incontro è proseguito – tra domande interessate e osservazioni puntuali dei convenuti – con l’illustrazione dell’articolazione territoriale del Corpo Nazionale, con i suoi comandi, le colonne mobili regionali, le sue specialità e specializzazioni e le relative dotazioni organiche. Particolare impressione nei componenti della delegazione pakistana hanno suscitato i numeri relativi alle operazioni di soccorso: 700.000 l’anno, una media di 2.000 interventi al giorno. Il generale Hayat era particolarmente interessato agli interventi antincendio sui grattacieli. L’Ing. Porcu ha spiegato che in Italia si punta molto sulla prevenzione, con un’attenzione particolare ai materiali – e alla loro resistenza la fuoco – e alla predisposizione di vie di fuga protette. Altro fattore importante per l’attività dei Vigili del Fuoco italiani, è stata la standardizzazione di protocolli di addestramento, di intervento e di equipaggiamento, in modo da ottenere un’omogeneità di comportamenti su tutto il territorio nazionale.

Un’ultima curiosità: il generale Hayat ha voluto sapere quale sia la catena di comando sul territorio in caso di calamità. Domanda utile per illustrare agli ospiti asiatici il sistema integrato di Protezione Civile italiano. Alla fine dell’incontro, Hayat si è detto molto colpito del livello di professionalità e di specializzazione dei Vigili del Fuoco italiani e ha ringraziato per la disponibilità e l’ospitalità mostrata dai vertici del Corpo.

Il tradizionale rito dello scambio dei doni di rappresentanza, tra l’Ing. Porcu e il Gen. Hayat, ha formalmente chiuso la visita.

  

     

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