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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 18 dicembre 2018  

Il giuramento degli allievi dell'83° corso

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Gli allievi Vigili del fuoco dell’83* corso hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana martedì 18 dicembre, alle ore 10.30 alle Scuole Centrali Antincendi di Capannelle.
Alla cerimonia hanno partecipato il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, il capo dipartimento dei Vigili del fuoco Bruno Frattasi e il capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco Fabio Dattilo.

Dattilo ha salutato i 395 allievi che da oggi sono a tutti gli effetti componenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco: “Oggi – ha detto – per me è un momento di commozione perché vedo l’abbraccio dei familiari felici per la nuova vita di questi ragazzi, rendendo ancora più fierezza al valore di questa divisa.
“Fare il vigile del fuoco non è un mestiere ma una passione – ha aggiunto – una passione che si nutre della gratitudine della gente: come quella per il lavoro silenzioso ma indispensabile reso a Genova o l’applauso in chiesa dopo le esequie del collega Stefano deceduto a Rieti.
“Da domani – ha concluso rivolgendosi ai nuovi vigili del fuoco – ricordatevi di lavorare, sempre con uno spirito di squadra, con impegno ed entusiasmo perché siete entrati in una famiglia speciale”.

In occasione delle cerimonia del Giuramento degli allievi, il sottosegretario Candiani ha apposto alla Bandiera d’Istituto del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco la Medaglia d’Oro al Valor Civile, concessa dal Presidente della Repubblica Mattarella per l’intervento a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi a Genova.
Nella motivazione si legge: "Con straordinaria determinazione e altissima professionalità, in occasione del cedimento di una campata di un viadotto autostradale, gli operatori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco accorrevano da tutto il territorio nazionale con sofisticate strumentazioni per prestare soccorso, con generoso spirito di solidarietà, alle numerose vittime del disastroso crollo e per recuperare, in un complesso e rischioso scenario operativo, i corpi che avevano perso tragicamente la vita.

"Nei giorni successivi al disastro e fino al termine dell’emergenza – si legge ancora nella motivazione – centinaia di unità di personale , con eccezionale abnegazione, senza sosta e anche in ore notturne, effettuavano oltre mille interventi, assistendo altresì la popolazione nel recupero degli effetti personali all’interno delle abitazioni dichiarate inagibili. Luminoso esempio di mirabile coraggio e di incondizionato amore per il prossimo che ha suscitato, ancora una volta, l’unanime riconoscenza dell’intera Nazione".
 

  

     

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