Lo scorso 23 giugno, il comando dei Vigili del fuoco di Pordenone ha partecipato a un'esercitazione sul soccorso alle persone con sclerosi multipla, organizzata in collaborazione con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). La simulazione prevedeva tre scenari d’intervento in ambiente domestico e la diretta partecipazione dei malati stessi. La prima, effettuata alle 9:30, si è svolta all’interno di un’abitazione al piano rialzato di un condominio e prevdeva l’ipotesi che fosse necessari l'evacuazione di una persona allettata coinvolta in un evento sismico. Per questo prima è stata spostata dal letto alla sedia a rotelle con l’impiego di idonee tecniche, poi la squadra ha provveduto a portarla all’esterno attraverso un percorso lungo le scale, senza separare la persona dall’ausilio.
La seconda prova, condotta a partire dalle 10:30, prevedeva la necessità di far evacuare una persona con SM, in sedia a rotelle, dal quinto piano di un edificio in cui scale ed ascensore risultavano compromesse da un evento sismico. In questa circostanza sono state utilizzate specifiche tecniche SAF 1A con l’impiego anche di un’autoscala. In entrambe le situazioni i Vigili del fuoco sono stati attenti a portare con sé i medicinali atti a garantire alla donna la continuità del piano terapeutico.
La terza prova si è svolta nel pomeriggio presso il centro provinciale AISM, nel comune di Cordenons, con il coinvolgimento di quattro persone affette da SM da soccorrere, e posizionate in altrettanti locali non conosciuti dalla squadra VF. A quest’ultima è stato richiesto di localizzare le persone, effettuare un triage e adottare le modalità di soccorso più idonee per accompagnarle all’esterno in un luogo sicuro.
In tutte e tre le simulazioni, oltre alle specifiche tecniche operative, l’attenzione è stata posta al dialogo tra soccorritori e persone da soccorrere, affinchè queste ultime fossero in grado di aiutare i primi a compiere al meglio il proprio lavoro. Nei primi due scenari, in particolare, è stata utilizzata una “scheda informativa per i soccorritori” contenente tutte le indicazioni e le precauzioni da adottare nel soccorso alle persone coinvolte. Naturalmente, grande attenzione è stata posta anche ai rischi connessi con il COVID-19, così che operatori e figuranti hanno sempre indossato i necessari DPI.
Tutte le operazioni sono state seguite da tre osservatori che avevano il compito di rilevare le attività svolte ed esprime un giudizio strutturato. L’iniziativa, che ha un respiro nazionale e che coinvolge i comandi di Pordenone, Ascoli Piceno e Genova, conferma l’attenzione del Corpo Nazionale Vigili del fuoco verso il soccorso e la sicurezza delle persone con specifiche necessità, in linea con le indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, recepita dal nostro Paese con legge 18/2009.