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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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La storia: L'istituzione

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1935

Logo dei Vigili del FuocoCon decreto legge 10 ottobre 1935, n. 2472, era istituito, alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno, il Corpo Pompieri distinto in Corpi provinciali con sedi nei Comuni capoluoghi di provincia, nonché un Ispettorato Centrale con funzioni eminentemente tecniche di indirizzo e di coordinamento; con la legge 1021 del giugno 1938 verrà abolita la denominazione pompiere in favore di quella "Vigile del Fuoco".

I Corpi provinciali, come tali, erano organismi dipendenti dall'Ente provincia dal quale venivano amministrati. Lo stesso decreto legge istituiva, presso il Ministero dell'Interno, la Cassa Sovvenzioni Antincendi, col fine di sovvenzionare i Corpi provinciali, organizzare particolari istituzioni di carattere generale e rimborsare allo Stato le spese per il trattamento, a qualsiasi titolo, del personale dell'Ispettorato centrale e del ruolo degli Ufficiali del Corpo Pompieri. Il successivo decreto ministeriale 18 febbraio 1936 riconosceva alla suddetta Cassa la personalità giuridica, stabiliva la composizione del Consiglio di Amministrazione e attribuiva al Ministero dell'Interno la vigilanza sulla Cassa stessa. In caso di necessità affiancava il personale permanente il personale volontario reclutato in sede locale ed iscritto negli appositi quadri di ciascun Corpo. Detto personale era chiamato a prestare servizio per un tempo determinato che poteva divenire continuativo secondo le esigenze, pur mantenendo il carattere della temporaneità. Nei casi di calamità grave il personale permanente dei Corpi e quello volontario con almeno sei mesi di servizio effettivamente prestato, veniva militarizzato, (Nel periodo bellico infatti l'organizzazione fu dotata di armamento anche se di tipo leggero).

A tal proposito una storia ai più sconosciuta, riguarda l'istituzione, il 26 agosto 1942, del Battaglione Speciale Vigili del Fuoco, meglio conosciuto con il soprannome di Battaglione Santa Barbara, che avrebbe dovuto partecipare ad una, mai avvenuta, invasione dell'isola di Malta.

1939

Logo dei Vigili del FuocoCon il Regio Decreto n. 333 del 27 febbraio 1939, il Corpo pompieri assumeva la denominazione di "Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".

Suo creatore fu il Prefetto Alberto Giombini (Jesi 1898-1983), fu lui che con l'apporto di comandanti ed ufficiali, mise in piedi un'organizzazione al passo coi tempi e di grande efficienza; la nuova Direzione Generale dei Servizi Antincendi assunse il coordinamento dei Corpi Provinciali, numerati in ordine alfabetico (una curiosità, Agrigento dovette cedere il 1 a Roma in cambio del 73).

Si istituivano una Scuola Centrale di applicazione per gli allievi Ufficiali ed una Scuola Centrale di istruzione per gli allievi vigili; si modificava, infine, la composizione del Consiglio di amministrazione della Cassa Sovvenzioni Antincendi.

Seguiva poi la legge 27 dicembre 1941, n. 1570, che abrogando tutte le precedenti leggi, disciplinava, ex novo, sia la materia giuridica, che quella tecnico-amministrativa dell'organizzazione dei servizi antincendi e dei soccorsi tecnici in genere. L'articolo 1 di detta legge, ribadendo che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco era posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'Interno, ne specificava i compiti, e dettava norme circa gli oneri facenti carico alle Amministrazioni Provinciali, tenute a fornire i locali per le caserme, gli alloggi di servizio per gli Ufficiali, ed il personale per i servizi amministrativi e contabili dei Corpi provinciali. In questa legge, tuttora vigente, assume particolare rilievo la parte che riguarda il personale, per la diversità di condizione giuridica stabilita fra gli Ufficiali in servizio permanente (Ingegneri con la qualifica di Ufficiale delle Forze Armate dello Stato e con almeno un anno di esercizio della professione), riconosciuti a tutti gli effetti personale dello Stato, ed i Sottufficiali, Vigili scelti e Vigili, i quali, per il fatto di appartenere ai Corpi provinciali aventi propria personalità giuridica, erano equiparati al personale degli Enti locali.

L'assunzione del personale permanente avveniva, come tuttora avviene, su base nazionale, in seguito a concorso indetto dal Ministero dell'Interno, che disponeva altresì in materia di trasferimenti. Di contro, le promozioni, le sanzioni disciplinari, i provvedimenti di aspettativa rientravano tra le attribuzioni dei Corpi. In breve, pur esistendo un Corpo Nazionale erano invece i Corpi provinciali che avevano, in conformità della tabella annessa al R.D. 16 marzo 1942 n. 699, un organico sia del personale permanente che di quello volontario. Con questo Decreto venivano reclutati nella carriera Ufficiali con analoghe mansioni, Ingegneri, Geometri e Periti Industriali, sempre che in possesso del requisito di Ufficiale delle Forze Armate.


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