2000 - Sisma ai Monti Tiburtini
Alle ore 11.35 dell'11 marzo 2000, una forte scossa di terremoto è stata avvertita dalle popolazioni residente nella zona dei monti Tiburtini, in un territorio compreso tra le provincie di Roma, L'Aquila, Frosinone e Rieti.
Il movimento tellurico, registrato dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica con magnitudo 4.1, è stato distintamente avvertito in molte zone delle provincie sopracitate provocando, oltre a comprensibili momenti di panico, diversi danni agli edifici, tutti localizzati nella zona epicentrale ed in particolare nei Comuni di Subiaco, Agosta, Cerreto Laziale, Ciciliano, Cervara di Roma, Gerano, Bellegra, Canterano, Rocca S. Stefano, Sambuci e Tivoli.
Immediatamente, in zona, sono affluite squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Roma, con il personale e mezzi dei distaccamenti VV.F. di Subiaco, Tivoli, Nomentano, La Rustica e Palestrina, mentre altre due sezioni operative della Colonna Mobile Regionale VF, dal Comando VV.F. di Frosinone sono intervenute nelle zone di Fiuggi, Acuto, Anagni, Ferentino, Alatri e Veroli.
Alle ore 12.05 tutte le squadre, raggiungendo i centri storici e relazionando al Centro Operativo, hanno permesso di avere un primo quadro della situazione, così sintetizzato:
- Nessuna persona coinvolta;
- Parziali crolli;
- Lesioni generalizzate e, in diversi casi, di gravità tali da dichiarare l'inagibilità della struttura;
- Lesioni in alcune chiese, in particolare a Cervara e Gerano(RM) e a Piglio (FR).
Contestualmente all'invio delle squadre
VV.F., si è disposto l'allertamento di due sezioni operative, versione terremoto, per ogni Ispettorato Regionali Vigilfuoco dell'Italia Centrale, oltre a mobilitare le risorse del C.A.P.I. (Centro Assistenza Pronto Intervento) della Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi.
Sul posto immediatamente è stato inviato l'elicottero AB 412 VF 57, del Nucleo VV.F. di Ciampino, per una ricognizione con lo scopo di meglio valutare la situazione ed, eventualmente portare un primo soccorso. Man mano che affluivano le varie notizie, il Centro Operativo ha disposto il rafforzamento del dispositivo di soccorso, con il raddoppio del turno di servizio per i distaccamenti di Tivoli, Subiaco, Nomentano e La Rustica nonché il richiamo di Funzionari tecnici del C.N.VV.F. per le successive verifiche di stabilità. In previsione dell'approssimarsi delle notte, si è disposto l'invio, tramite C.A.P.I. di primi 50 effetti letterecci, per le esigenze di prima accoglienza. Nel corso della giornata sono state registrate diverse repliche del fenomeno sismico, tutte di intensità inferiori a quella delle 11.35.
Il fenomeno, monitorato dall'Istituto Nazionale di Geofisica, è proseguito nei giorni successivi. L'area colpita dal fenomeno sismico, è già stata interessata da altri eventi, anche di maggiore magnitudo 6.4. Alle 19.30, presso il Comune di Subiaco, si è tenuta una riunione operativa presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, a cui hanno partecipato il Prefetto di Roma, il Capo dell'Ispettorato per l'Emergenza della D.G.P.C. e S.A., il Comandante VV.F. di Roma nonché i Sindaci dei Comuni interessati ed i rappresentanti delle forze dell'ordine per le prime valutazioni e le ulteriori disposizioni operative.
Per il coordinamento delle operazioni di soccorso, le verifiche di stabilità e l'assistenza alle popolazioni si è provveduto a costituire presso il Comune di Cerreto il Centro Operativo Misto (COM). I primi sopralluoghi urgenti per verifiche di stabilità effettuati dai Vigili del Fuoco, sono stati circa 230 fino alle ore 6.30 del 12 marzo. Nei giorni successivi il personale VF ha partecipato alle verifiche di stabilità effettuate congiuntamente a tecnici comunali, del Genio Civile e del Servizio Sismico che hanno evidenziato un quadro fessurativo generalizzato in molti edifici dei centri storici dei comuni dell'area epicentrale.
Al giorno 28, oltre ai sopralluoghi urgenti e gli interventi effettuati dalle squadre coordinate dai Tecnici del C.N.VV.F. in tutti i comuni dell'epicentro, risultano più di 1.200 le verifiche effettuate congiuntamente sugli edifici.
Il dispositivo supplementare straordinario posto in essere dal C.N.VV.F. per fronteggiare la situazione d'emergenza verificatasi, realizzato con il raddoppio del personale operativo, nei distaccamenti di Tivoli e Subiaco, è stato gradualmente riportando alla normalità, anche alla luce della diminuzione costante degli interventi e dei sopralluoghi divenuti ormai di tipo programmabile.
Sul territorio nei giorni seguenti l'evento il C.O.M. di Cerreto è stato sostituito da un C.O.R. (Centro Operativo Regionale) coordinato da un Funzionario della Regione Lazio per il prosieguo dell'attività di assistenza alle popolazioni.