pubblicato il 1 giugno 2010
Domenica 23 maggio, con la gara finale della staffetta con trasporto del manichino 4 x 25 metri, si è concluso il 23° Campionato Italiano Vigili del Fuoco di Nuoto per Salvamento che si è svolto a Cagliari nella piscina olimpionica "Terramaini" dal 21 al 23 maggio 2010.
Alla cerimonia di apertura, oltre al Comandante Provinciale ing. Salvatore Spanò, erano presenti S.E. il Prefetto di Cagliari, dott. Giovanni Balsamo, ed il Direttore Regionale per la Sardegna, ing. Davide Meta.
Hanno partecipato alle gare 219 atleti provenienti da 20 Comandi Provinciali VV.F. e dalla Direzione Regionale della Toscana.
Tre giornate di gare e di cordiale rivalità tra atleti Vigili del Fuoco che hanno lasciato spazio tuttavia a momenti di svago e di approfondimento culturale.
Il sabato pomeriggio, al termine delle gare del mattino, le delegazioni ospiti sono state intrattenute presso la struttura dello Stabilimento Balneare VF del Poetto, dove è stata allestita una esposizione di manufatti e lavorazioni delle antiche arti isolane; nella stessa struttura si è svolta una esibizione di balli in costume, accompagnati dalle musiche delle Luaneddas e del Coro dell'Associazione Culturale Terra Mea.
Alla giornata conclusiva del Campionato, hanno presenziato alle gare il Direttore Regionale VV.F. per la Sardegna, ing. Davide Meta, il Dirigente dell'Ufficio per le Attività Sportive, Prof. Fabrizio Santangelo e rappresentanti delle Istituzioni locali, che si sono poi intrattenuti insieme alle delegazioni ospiti per le premiazioni finali, ai ritmi del "Coro Murales di Orgosolo".
L'atleta Agrestini Gianfranco del Comando di Bologna, classe 1940, è stato l'atleta più longevo in gara mentre l'atleta più giovane, più volte campionessa italiana di specialità, è stata Pidello Chiara del Comando di Torino, classe 1987.
Il Comando di Torino si è classificato al primo posto davanti a quello di Livorno secondo mentre quello di Cagliari si è confermato al terzo posto. Si ripete così il podio del Campionato 2009 svoltosi a Firenze.
Al termine della manifestazione ogni squadra ospite è stata omaggiata con una scultura in bronzo raffigurante un personaggio - "Sardus Pater" - della lontana e austera civiltà, risalente al periodo nuragico.