pubblicato il 16 novembre 2009 

Milano: netta affermazione della Rappresentativa Nazionale Vigili del Fuoco di rugby opposta ad una selezione della Nazionale greca.

Il punteggio di 46 a 14 è indicativo sull'andamento delle cose in campo, con la formazione italiana capace di segnare 8 mete, ma soprattutto in grado di mostrare - nonostante assenze e debuttanti - un gioco piacevole ed efficace soprattutto con la linea arretrata. Debuttante - se così si può dire - nel ruolo di estremo quel Massimo Ravazzolo del Comando di Brescia che vanta 25 caps ed un mondiale con la Nazionale maggiore. Presenti per lui anche le telecamere del programma Icarus di Sky Sport.
L'inizio non è dei migliori, con l'Italia arruffona davanti anche per l'interdizione della formazione ellenica brava a sporcare palloni e rallentare il gioco. La prima meta arriva al 10' con il centro Michele Gabba bravo a cambiare l'angolo di corsa su imbeccata di Scapoli. Trasforma Flagiello ed è 7 a 0.
Rotto il ghiaccio i Vigili si sbloccano e iniziano a macinare gioco portando palla al largo. Al termine di una bellissima azione corale Ravazzolo libera La Sorda che va in bandierina. Il tempo di riportare palla al centro e segna il ferrarese Scapoli, bravo a trovare il varco nella parete stretta del campo. Tenendo alto il ritmo di gioco la formazione italiana ha vita facile e al 22' arriva la meta di Andreoli libero sull'out di sinistra dopo azione alla mano in terza fase.
Sul 22 a 0 l'Italia rallenta le operazioni e la Grecia alza la testa, portandosi nei ventidue avversari ispirata da un mediano di mischia di ottima qualità autore alla fine di tutti i punti per i suoi.
Sarà lui a realizzare i due piazzati che porteranno il punteggio sul 22 a 6 all'intervallo.
L'inizio ripresa vive sul botta e risposta proposto dalle mete del debuttante Cerri, terza linea e del mediano ospite che porta il parziale sul 27 a 11. I tecnici Giop e Rubbi dalla panchina italiana iniziano la girandola delle sostituzioni; entrano Gravina (Taranto) ed il mediano livornese Piacentini, che tocca il suo primo pallone segnando la sesta meta dell'incontro al termine di una bella azione personale.
Alla marcatura fa seguito una lunga fase di stallo, con la Grecia che gioca un po' di più con qualche pallone di recupero e qualche ovale conquistato nei raggruppamenti spontanei, senza però arrivare ad impensierire la meta italiana. Il torpore è scosso nel finale da Gabba che segna la doppietta personale e da Bosna che buca in prima fase la difesa ospite schiacciando sotto i pali per il 46 a 14 finale.
Sono scesi in campo: Ravazzolo (Cavaliere), Andreoli (Piotti), Gabba, Ferrari (Bosna), La Sorda (Pieretti), Scapoli, Flagiello (Piacentini), Baracchi, Cerri (Masiero), Romano (Artioli), Dadati (Borella), Toso, Colombo (Gravina), Gelmini, Rossetti (Pausini).
Il classico terzo tempo nella club house del rugby Parabiago ha accomunato tutti, dai dirigenti dell'Ufficio per le Attività sportive del Dipartimento Vigili del Fuoco, ai vertici federali lombardi, ai dirigenti della società e Amministrazione comunale locale, ai rappresentanti dell'associazione Amici di Cosimo, il tallonatore dello Spezia rugby vittima di un grave incidente di gioco, a sostegno del quale il match è stato giocato.