pubblicato il 18 luglio 2013

Milano, rievocato lo storico scudetto nel calcio dei Vigili del fuoco della Spezia.

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Le sirene degli automezzi VF e gli applausi del centinaio di vigili del fuoco e di tifosi spezzini, appositamente convenuti all'Arena di Milano, hanno accolto la scopertura della targa in marmo che da ieri fa bella mostra di sé sulla facciata della sala Appiani nella tribuna d'onore dello storico stadio meneghino dove, il 16 luglio del 1944, il grande Torino di Valentino Mazzola e Vittorio Pozzo dovette cedere il passo ai meno quotati vigili della Spezia. Folto il novero delle autorità che, unitamente a vigili e tifosi, sono convenuti per dare il segno che l'impresa è ancora nei loro ricordi: il Presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, il Prefetto ed il Sindaco della Spezia, Giuseppe Forlani e Massimo Federici, giunti a Milano con il festoso pulmann insieme ad i loro concittadini, una rappresentanza dei vigili della Spezia, guidata dal Comandante, ing. Gaspare Fundarò, che ha portato la storica coppa datata 1944 e la medaglia d'oro assegnata dalla Figc nel 2002, una vasta delegazione dell'Unione Nazionale Veterani Sportivi composta dal Segretario Generale, Ettore Biagini, e dal delegato Regione Liguria, Piero Lorenzelli. Ad accoglierli, Alberto Pandullo, già dirigente dello Spezia calcio, ideatore della manifestazione e del prof. Fabrizio Santangelo, Dirigente dell'Ufficio per le attività sportive, che, con la fattiva collaborazione del dott. Andrea Vivian, in servizio alla Direzione Regionale VV.F. Lombardia e del personale VF di Milano, ha portato a compimento il progetto, compresa la posa della lastra di marmo di 250Kg. circa, a 4 metri di altezza. In rappresentanza della Direzione Regionale VV.F. Lombardia e del Comando VV.F. di Milano, sono intervenuti, rispettivamente,  l'arch. Giuseppe Del Brocco e l'ing. Claudio Giacalone. Presenti "vecchie glorie" dello Spezia ed i familiari di Paolo Rostagno, vigile del fuoco, fra gli "eroi" di quella memorabile partita, che hanno ricevuto una targa ricordo. Ad Armando Napoletano, autore dello libro "Un giorno di allarmi aerei 1944 - 2002" l'onore di rievocare la vicenda del 1944 ed al giornalista della Gazzetta dello sport, Antonello Capone, quello di riassumere le fasi che portarono alla delibera federale di riconoscimento del titolo. Per tutti un impegno: di ritrovarsi ancora, il prossimo anno, per una nuova iniziativa in occasione del 70° anniversario.


 

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