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Si è tenuto venerdì 17 dicembre 2010, presso il Centro Culturale di Longarone un incontro pubblico sul tema "Vigili del fuoco, 1963 - 2009, dal Vajont a L'Aquila". Il convegno è stato organizzato dall'Associazione Nazionale Volontari dei Vigili del fuoco, in collaborazione con il Comando dei Vigili del fuoco di Belluno e con il Comune di Longarone ed ha visto un grande successo di pubblico e di consensi.
Il filo conduttore dell'incontro è stato l'imponente attività di soccorso dei vigili del fuoco nelle due città di Longarone e dell'Aquila, legate da un tragico destino di distruzione e di morte che le accomuna, la prima per il disastro del Vajont del 1963, la seconda per il tragico evento sismico del 6 aprile 2009, ma anche perché a L'Aquila si è tenuto il lungo processo per i fatti del Vajont.
Durante la serata è stato presentato al pubblico un eccezionale filmato inedito girato dai vigili del fuoco, che è stato recuperato negli archivi del Ministero dell'interno dai Vigili del fuoco di Belluno, relativo ai momenti salienti dell'imponente opera di soccorso dei vigili del fuoco e degli altri soccorritori a seguito del disastro del Vajont, riproponendo agli spettatori, con immagini molto toccanti accompagnate da un'imponente colonna sonora elaborata dal Circolo Fotografico Bruto Recalchi, la drammatica devastazione di Longarone causata dalla grande frana del monte Toc la notte del 9 ottobre 1963.
E' stata poi presentata da Giancarlo Nicoli, funzionario tecnico volontario, l'attività svolta dai vigili del fuoco volontari di Belluno nelle terre abruzzesi, che hanno allestito a Pizzoli la cucina da campo in dotazione alla colonna mobile regionale del Veneto, e sull'attività di soccorso tecnico urgente fin dai primi momenti del sisma che ha interessato la città dell'Aquila. I vigili del fuoco, ancora al lavoro in Abruzzo, sono intervenuti sul campo con missioni e compiti più svariati, che vanno dall'allestimento dei campi all'opera di soccorso, di salvataggio e di assistenza alla persone, dalle verifiche di stabilità dei fabbricati agli interventi per la salvaguardia degli edifici storici ed artistici e del patrimonio architettonico di cui L'Aquila è molto ricca.
Il convegno si è concluso con l'intervento del comandante provinciale dei vigili del fuoco di Belluno, Claudio Giacalone, che ha partecipato attivamente all'attività operativa di soccorso a L'Aquila con la colonna mobile della Lombardia, e che ha proposto un intervento di natura tecnica sull'origine degli eventi sismici, sulla dinamica delle strutture e sulla lettura dei segni del terremoto sulla base dell'analisi dei danni provocati dal sisma sui fabbricati, suscitando l'interesse del pubblico presente in sala.
Le oltre 200 immagini proposte hanno testimoniato la drammatica realtà ma hanno rinnovato sentimenti ed emozioni di straordinaria intensità per il complesso lavoro dei vigili del fuoco che, chiamati a prestare i primi soccorsi e a organizzare l'assistenza alla popolazione a L'Aquila, hanno vissuto i giorni più difficili di una città così violentemente colpita.
Oltre alle azioni di assistenza e di soccorso susseguitesi nei giorni dopo il sisma, la serata è stata un'occasione per presentare gli interventi e le competenze messe in campo e dimostra come, anche in situazioni drammatiche, la scienza e la tecnologia riescano a fornire soluzioni per la prevenzione dei rischi e per la protezione dell'identità materiale e culturale di una comunità.
Ad oggi, dopo un anno e mezzo dall'evento sismico, sono stati effettuati oltre 220.000 interventi dai Vigili del fuoco, tuttora impegnati sul campo. Si è trattato di un meccanismo operativo che ha dimostrato di funzionare, anche in uno scenario così complesso, con prontezza, tempestività ed efficienza, potendo contare su elevate professionalità e ampie competenze tecnico-specialistiche, e anche sul prezioso supporto del personale volontario che il Corpo Nazionale oggi tende a rafforzare e sviluppare, in una prospettiva di continuo miglioramento, proprio sulla base di quell'esperienza.