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pubblicato il 23 febbraio 2017 

Bologna, esercitazione di soccorso in ambiente innevato

Approfondimenti

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Il 23 febbraio, nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale in provincia di Bologna, si è concluso il seminario su “Interventi in ambiente innevato” che ha visto la partecipazione di 53 unità del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, impegnate in attività teoriche e pratiche sui pericoli della neve, le precauzioni di sicurezza e le tecniche di ricerca e soccorso.

Gli operatori del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale), qualificati per gli interventi in ambienti impervi, sia naturali che industriali, hanno affrontato il tema della neve da un punto di vista scientifico, analizzando le dinamiche della formazione e del cosiddetto ‘metamorfismo costruttivo e distruttivo’ che determina l’evoluzione temporale della superficie del manto nevoso e degli strati sottostanti ed è quindi alla base di ogni valutazione dei pericoli e dei rischi a cui si potrebbe essere esposti.

Sono stati oggetto di ulteriore approfondimento, la corretta interpretazione dei bollettini nivometeo, con le relative scale di pericolo e le condizioni meteo climatiche che determinano il distacco degli strati ed il precipitare di valanghe.

Con le esercitazioni svolte in luogo innevato si è valutato nella pratica le condizioni della neve a partire dal manto fino agli strati sottostanti, e si è simulata una fase di ricerca di disperso sotto la neve con l’ausilio degli strumenti ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in VAlanga) e delle sonde a disposizione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Il seminario svolto ha mirato ad una più puntuale divulgazione delle competenze interne finalizzate non solo all’intervento di soccorso ma anche all’autoprotezione personale. Una più capillare diffusione di conoscenze dei pericoli e dei rischi che ne derivano, insieme ad un più puntuale uso di strumenti di protezione e di sicurezza in genere è la strada per una riduzione dei danni da eventi naturali ostili che possono poi diventare catastrofi erroneamente dette ‘naturali’, come gli ultimi fatti di cronaca ci hanno mostrato.