Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Cagliari


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IL SERVIZIO DI SOCCORSO ACQUATICO DI SUPERFICIE  (S.A.S.)

Il Servizio di Soccorso Acquatico di Superficie (S.A.S.) nasce nel Corpo Nazionale dei VV.F., attorno all’anno 2005 al fine di integrare il Servizio Sommozzatori presenti in 27 Nuclei di Soccorso Subacqueo e Acquatico (NSSA) sui complessivi 100 Comandi Provinciali.

Il S.A.S. nasce al fine di assicurare una efficace e precoce risposta operativa nelle emergenze con scenari in C.R.A. (contrasto al rischio acquatico) in tutti i Comandi provinciali. Il S.A.S., sia nei Comandi dotati di Nucleo Sommozzatori che in quelli sprovvisti di tale Nucleo Specialistico, assicura una risposta operativa, in attesa e fino all’arrivo sul posto del NSSA, inteso come “nucleo risolutivo”.

Nel Comando Provinciale VVF di Cagliari il S.A.S., è presente in tre sedi operative territoriali e assicura il precoce dispiegamento di natanti, personale e attrezzature di soccorso nello scenario incidentale; tali dotazioni costituiscono, successivamente, la base operativa e logistica a disposizione della squadra del Nucleo NSSA.

Tale procedura consente sia una maggiore celerità della squadra SMZT, che raggiungerebbe lo scenario operativo senza dover trainare anche il proprio battello pneumatico e, successivamente, evitare l’esecuzione delle operazioni di varo del natante.

Il Comando di Cagliari, nella stagione estiva, attiva il “Presidio Acquatico dei Vigili del Fuoco” nel lungomare Poetto. In tale periodo il Servizio di Soccorso Acquatico di Superficie (S.A.S.), trasferisce la sede operativa SA dalla Sede Centrale al Presidio Acquatico del Poetto.

il servizio SA nel presidio acquatico assicura, nell’arco della giornata, la presenza di due soccorritori acquatici abilitati anche all’uso del defibrillatore (DAE) presente tra le dotazioni di bordo, un battello pneumatico con motore fuoribordo e i diversi ausili al soccorso a mare.

La competenza territoriale della Squadra SA di cui sopra nel presidio acquatico, mantiene la propria competenza territoriale estendendosi a mare dalla costa fino al limite delle linee di base* . Nei periodi di attesa il personale in servizio procede allo svolgimento dell’addestramento periodico previsto dalle procedure operative.

 

*linee di base: linea che unisce i promontori costieri.

 
PRINCIPI GENERALI:  SISTEMA DI SOCCORSO C.R.A  INTEGRATO

Il principio fondante del S.A.S., come stabilito da specifiche disposizioni del D.VV.F.S.P. e D.C., vede il sistema di contrasto del rischio acquatico come un soccorso integrato dalle seguenti risorse qualificate e specialistiche con il seguente ordine di priorità:

 

1.         Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (NSSA), in via prioritaria (Nucleo Sommozzatori);

2.         Nucleo di Soccorso Acquatico di Superficie - (Soccorritori Acquatici)”;

3.         Soccorritore fluviale-alluvionale (SFA) - (Soccorritori SAF Fluviali);

4.         Componente Aerea - (Nucleo Elicotteri);

5.         Servizi Portuali - (Sezione Nautica);

 

Nel territorio provinciale di Cagliari, il Servizio S.A. assolve ai seguenti compiti operativi e istituzionali che in breve si richiamano:

Ø  Gestione del servizio di Soccorso a mare nel Presidio acquatico del Poetto;

Ø  Un operatore S.A. per turno gestisce il controllo e la manutenzione delle dotazioni S.A. della Sede Centrale e nelle sedi distaccate di Iglesias e San Vito, tramite i referenti di sede;

Ø  Svolge il Servizio di ”Guida Sommozzatori” nel NSSA con compiti di conduzione dei natanti e assistenza a mare con natanti e automezzi del Nucleo SMZT;

Ø  Integra il NSSA negli interventi complessi in C.R.A.; negli scenari operativi distanti dal Distaccamento Portuale (Sede del NSSA) precede l’arrivo degli stessi SMZT e attiva le operazioni di soccorso, secondo competenze;

Ø  Negli eventi alluvionali e negli interventi che vedono l’attivazione della Colonna Mobile, costituiscono la Prima Sezione Operativa (unitamente ai SMZT e SAF Fluviali), versione “Alluvione”;

 

PRINCIPI GENERALI:  PERCORSI FORMATIVI  DEL PERSONALE ABILITATO AL SOCCORSO IN CONTRASTO AL RISCHIO ACQUATICO (C.R.A.)

Il percorso formativo di Soccorritore Acquatico di Superficie (S.A.) abilita l’operatore all’effettuazione del soccorso in ambienti caratterizzati da “Rischio Acquatico”. Di seguito si elencano i corsi di formazione per Soccorritore Acquatico di Superficie:

 

Qualificazione

                            Percorso Formativo necessario

     Durata del  Corso

             ( in ore)

     Organico

 

 

 

Soccorritore Acquatico SA

                     (SA)

Corso tecniche di Primo Soccorso Sanitario con uso del DAE*: (TPSS)

36

 

 

  

      26 unità

Corso Speleo Alpino Fluviale: Livello SAF 1 A o SAF 1B

36

Corso SAF Fluviale

72

Corso Salvamento a Nuoto

72

Corso Soccorritore Acquatico SA1 + Estensione SA

36 + 18

Corso Patente Nautica I° Categoria del C.N. VV.F.

72

 

*DAE: defibrillatore semi automatico esterno.

 

ORGANIZZAZIONE C.R.A.: COMPETENZE DEL PERSONALE ABILITATO AL C.R.A.

1           Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (Servizio Sommozzatori): Personale specializzato abilitato a qualsiasi attività di soccorso in ambiente acquatico senza limitazioni;

2           Soccorritore Acquatico (SA): “Soccorritore SFA abilitato anche all’effettuazione del Soccorso a pericolante operando da terra, da mezzi nautici di soccorso ovvero entrando in acqua e fino a 5 metri di profondità”;

3           Soccorritore fluviale-alluvionale (SFA): “Soccorritore abilitato all’effettuazione del soccorso in presenza di masse d’acqua in movimento tipiche degli eventi alluvionali, nonché di manovre nell’alveo dei fiumi (con o senza ausilio di mezzi nautici di soccorso specifici) per il salvataggio e il recupero di persone e/o animali, per la rimozione di ostacoli in prossimità dei ponti, per recupero di veicoli, ecc. come descritto dai manuali operativi”;

4           Componente Aerea: (Nucleo Elicotteri);

5           Servizio Portuale: (Sezione Nautica);

 

 

 

 

 

Macchinario, Natanti e fuoribordo

 

 

Sede logistica

 

Zona competenza

 

Campagnola personale defender 90

 

Sede

Centrale

VVF

Cagliari

Stessa area di competenza operativa degli interventi ordinari della Sede Centrale e del Dist. di Sanluri, comprese le acque interne e le aree costiere, nello specchio di mare compreso tra la “linea di costa” e le “linee di base”, come definite dal C.d.N.

Battello Pneumatico con motore fuoribordo 20 HP 1

Gommone da Rafting 2

Rimorchio per Battello Pneumatico

Rimorchio per Gommone da Rafting

Campagnola personale defender 90

 

Sede  VVF

Iglesias

Stessa area di competenza operativa degli interventi ordinari dei Dist. di Iglesias e Carbonia, comprese le acque interne e le aree costiere, nello specchio di mare compreso tra la “linea di costa” e le “linee di base”, come definite dal C.d.N.

Battello Pneumatico con motore fuoribordo 25 HP 1

Gommone da Rafting 2

Rimorchio per Battello Pneumatico/Gommone da Rafting

Campagnola personale defender 90

 

Sede  VVF

San Vito

Stessa area di competenza operativa degli interventi ordinari del Dist. di San Vito, comprese le acque interne e le aree costiere, nello specchio di mare compreso tra la “linea di costa” e le “linee di base”, come definite dal C.d.N.3

Battello Pneumatico con motore fuoribordo 20 HP1

Gommone da Rafting2

Rimorchio per Battello Pneumatico/Gommone da Rafting

 

1 -     natante da utilizzare solo per interventi in mare e/o acque interne costituite da acque limpide (senza rulli, colini, sifoni, detriti, vegetazione, relitti e ostacoli) con correnti quasi assenti, fondale alto, ampio e regolare;

2 -     natante da utilizzare in scenari alluvionali, acque torbide, in corrente, bassi fondali con relitti, secche e/o ostacoli sommersi, pettini, colini, rulli, ecc.)- Le dotazioni di bordo sono costituite dalla vestizione completa SAF Fluviale e dalla Corda da Lancio;

3 -     C.d.N.: Codice della Navigazione;

 

ORGANIZZAZIONE C.R.A.: MODALITA’ DI ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO IN C.R.A.

Le richieste per interventi operativi con scenari in C.R.A., una volta riconosciuti dalla S.O. (Sala Operativa), dovranno consentire l’attivazione precoce della catena di Comando e Controllo, secondo i già definiti scenari.

 
Compiti della Sala Operativa

La Sala Operativa (SO), una volta ricevuta la richiesta di soccorso per un intervento in CRA, dovrà acquisire le seguenti informazioni:

§  generalità del richiedente;

§  descrizione dello scenario di intervento: (dinamica dell’incidente, distanza dalla costa/sponda dell’alveo fluviale, profondità dell’alveo/fondale, numero di persone da soccorrere, numero di feriti, presenza di correnti d’acqua, mulinelli, pettini, altri elementi in superficie o nascosti dalle masse d’acqua, che possono creare ulteriori difficoltà e pericoli,…ecc.;

§  ulteriori informazioni sullo scenario operativo la cui conoscenza possa agevolare l’individuazione della strategia operativa più idonea per la strategia del soccorso;

 

Una volta acquisiti gli elementi di base del soccorso, la S.O. VV.F. informa la catena di comando e controllo interna (Capo S.O., Capo Turno, Funzionario di Guardia e Comandante, Servizio NSSA ed eventualmente il Capo turno SAP). Gli scenari operativi potranno ricondurre l’intervento in alternativa a:

A.      Interventi in mare, costieri e/o in mare aperto: la S.O. VV.F. informerà immediatamente la S.O. della Capitaneria di Porto (responsabile delle attività di Soccorso a Mare) trasferendo tutte le informazioni in possesso, garantendo la disponibilità per ogni richiesta di aiuto e/o collaborazione alle attività di soccorso che la C.d.P. riterrà opportuna;

B.      Per gli interventi in terra ferma, bacini interni, corsi d’acqua, pozzi e/o eventi alluvionali l’intervento di soccorso è competenza dei VV.F. e pertanto la S.O., informa la catena interna VF di comando e controllo ed in particolare sarà informato il Capo Turno del NSSA.

 

Il Capo Turno del Servizio NSSA (e/o SAP per interventi a mare), ricevute le informazioni di base dell’intervento potrà:

1.       svolgere l’intervento in autonomia senza risorse aggiuntive;

2.       svolgere l’intervento richiedendo risorse aggiuntive alla sede centrale (squadra SA, carro SAF, AF/UCL, Servizio TLC, ecc.);

3.       svolgere l’intervento richiedendo l’invio preventivo della Squadra SA più vicina e raggiungere, nei tempi tecnici strettamente necessari, lo scenario operativo;

 

Nei casi di accertata esigenza del coinvolgimento del Nucleo SA, il Capo Turno provinciale, in accordo con il Funzionario di Guardia/reperibile, sentito il Capo Turno e/o l’addetto/guardia SA di turno, valuteranno quale sede, tra quelle assegnatarie delle dotazioni SA (Sede Centrale, Iglesias o San Vito), dovrà essere inviata sul posto.

Successivamente si procederà ad individuare il personale da inviare per completare la squadra ovvero, le squadre operative SA che, in ogni caso, sarà/saranno supportata/e, in zona operativa, dalla squadra base (partenza) di turno della sede più vicina.

 
SQUADRA SA, SA/SFA E MISTA CON SMZT:

La Composizione della Squadra SA per interventi in CRA, è individuata in relazione a due distinti scenari operativi ed in particolare:

Scenario 1:    scenario operativo in presenza di masse d’acqua in movimento tipiche degli eventi alluvionali, nonché di manovre nell’alveo dei fiumi (con o senza ausilio di mezzi nautici di soccorso specifici) per il salvataggio e il recupero di persone e/o animali, per la rimozione di ostacoli in prossimità dei ponti, per recupero di veicoli, ecc. come descritto dai manuali operativi”.

 

Squadra mista di almeno 4 unità tra Sommozzatori, Soccorritori Acquatici e Soccorritori Fluviali Alluvionali;

La presenza del personale SFA è legata alla possibilità che la pianificazione operativa in CRA richieda l’esecuzione di TELFER (teleferica); nel caso il ROS lo richieda, dovrà essere inviata, una squadra aggiuntiva di appoggio SAF con almeno un SAF 2A e 2 SAF 1B.

 

Scenario 2:    “scenario operativo in acque libere e/o aperte, mare aperto, zone costiere o su ampi specchi d’acqua e/o bacini interni”.

 

Squadra mista di almeno 4 unità tra Sommozzatori e Soccorritori Acquatici;

 

 

Scenario 3:  Richiesta di intervento della “Colonna Mobile Regionale” versione “Alluvione” - Scenari operativi complessi CRA - (NSSA/SAPASS/SA/SFA)”.

 

Sezione Operativa Colonna Mobile Regionale (CMR) – Versione “Alluvione”:

La Circolare della Direzine Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico EM 1/2011 ha ridefinito la consistenza dell’Unità di Pronta Mobilitazione della Colonna Mobile Regionale, da mettere in campo in occasione di interventi per “grandi calamita”, disposta del Centro Operativo Nazionale (C.O.N.).

L’Unità di Pronta Mobilitazione prevede il trasferimento progressivo, sul cratere (scenario operativo epicentrale), di unità operative logisticamente autonome ed organicamente inserite negli speciali comandi, istituiti sul medesimo scenario emergenziale.

Le unità operative in dotazione alle Direzioni Regionali previste  (qui definite a livello provinciale) sono le seguenti:

 

Sezione Operativa di CMR:

L’organico della Sezione Operativa tipo rimane fissato in 9 unità su automezzi denominati ACT/op - 1 AF/op e  1 CA. Indicativamente, ogni Comando provinciale sarà dotato del 50% delle Sezioni Operative in versione “ALLUVIONE” costituita da:

 

Personale:

Nucleo SMZT di CMR: 4 unità SMZT;

3 unità VV.F. (autisti e generici) + 3 unità VV.F. “SA” + 3 unità VV.F. “SFA”;

 

Macchinario:

N. 1 AF/SMZT + RI/BP + 1 CA;

N. 1 AF/SAF o CA/SA + RI/BP e/o Rafting;

N. 1 rimorchio: RI/BA o RI/BP, motopompa di grande portata,  carrello fari, carrello logistico (eventuale);

 

SCELTA NATANTI E DEL DOTAZIONI DI BORDO E DEGLI  AUSILI AL SOCCORSO IN FUNZIONE DELLO SCENARIO OPERATIVO

 

Battello Pneumatico (BP) con motore fuoribordo

Utilizzabile solo per interventi in mare e/o acque interne (laghi e fiumi); acque limpide (senza rulli, colini, sifoni, detriti, vegetazione, relitti e ostacoli) con correnti quasi assenti, fondale alto (ampio e regolare);

 

Dotazioni di bordo (in mare, laghi e/o fiumi): giubbotti di salvataggio RINA, salvagente anulare; boa fumogena e luminosa, fuochi a mano a luce rossa, razzi a paracadute a luce rossa, fanali regolamentari o torcia, apparecchi di segnalazione sonora, ricetrasmittente, mezzo di esaurimento come sassola e spugna, estintore;

 

Dotazioni di Soccorso: “Sacco acqua” e “sacco sanitario”, life-line;

 

Accessori indispensabili:Pompe gonfiabili per battelli pneumatici, mezzo marinaio, parabordi, remi e relativi scalmi oppure pagaie, ancora con cima, cima di prua o di ormeggio, cima di poppa e di prua per posizionare il natante, tappi di svuotamento scafo, serbatoio e carburante, trousse di attrezzi;

 

Dotazioni Protezione Individuali: vestizione completa SA e corda da lancio;

 

Gommone da Rafting 

 

BP Rafting Water Rescue

utilizzabile in scenari alluvionali, acque torbide, in corrente, bassi fondali con relitti, secche e/o ostacoli sommersi, pettini, colini, rulli, ecc.);

 

Dotazioni di Soccorso: “Sacco acqua” e “sacco sanitario”, life-line;

      

Accessori indispensabili:Pompe gonfiabili per battelli pneumatici, mezzo marinaio, pagaie, cima di prua o di ormeggio tappi di svuotamento scafo;

 

Dotazioni Protezione Individuali: vestizione completa SAF Fluviale e corda da lancio;

 

 

 

 

 

 

 

 
DOTAZIONE LOGISTICA E STRUMENTALE DEL NUCLEO SA SEDE CENTRALE

 

1-         AUTOMEZZI E RIMORCHI

 

- Campagnola Personale tipo Defender 90 TG VF 22391

- Rimorchio - RI VF 3635 (BP)- RI VD 336 (RIB)

 

 

 

2-    NATANTI CON MOTORE F/B E RELATIVI SCENARI DI INTERVENTO

   

                - Battello Pneumatico (BP) Valiant DR 400 con motore

                - fuoribordo Mercury 20 HP 4 tempi

 

 

 

 

3- GOMMONI DA RAFTING

 

                - BP Rafting Water Rescue NRS 400 IT con RI VF 4031

                - BP Rafting Water Rescue VRS 400 con RI VF 4032

 

 

 

Distaccamento VF Iglesias

 

1-         AUTOMEZZI E RIMORCHI

 

                - RI VF 3935;

                - RI per gommone da rafting VF 3000, con gancio ULPIO GT 45

 

2-         NATANTI CON MOTORE F/B -           BP Valiant DR 400 con motore fuoribordo Mercury 25 4 tempi

 

3-       GOMMONI DA RAFTING  - BP Rafting Water Rescue NRS 400 IT

 

 

 

Distaccamento VF San Vito

 

1-       AUTOMEZZI E RIMORCHI

 

                - Rimorchio Tecni-Trail VF 3633

                - RI per gommone da rafting VF 3000, con gancio ULPIO GT 45

 

2-       NATANTI CON MOTORE F/B -  BP Brig  + ID 460 con motore fuoribordo 20 HP 4 tempi

 

3-       GOMMONI DA RAFTING  - BP Rafting Water Rescue NRS 400