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pubblicato il 14 dicembre 2023 

Esercitazione di Colonna Mobile regionale dei Vigili del fuoco della Calabria

Approfondimenti

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Si sono concluse le giornate dedicate all’esercitazione nazionale della Colonna Mobile Regionale dei Vigili del Fuoco della Calabria, svolte nella provincia di Crotone e nel comune di Cerzeto, in provincia di Cosenza.
Dal 11 al 13 dicembre i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in un’esercitazione riguardante la mobilitazione del dispositivo di colonna mobile regionale della Calabria, ossia il dispositivo operativo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco capace di far concorrere nei casi di emergenza risorse operative anche di tipo specialistico dai territori non interessati da criticità verso l’area definita “cratere dell’emergenza”.
Nelle operazioni sono state impiegate diverse specializzazioni del Corpo nazionale per svolgere specifiche manovre sul campo, ed è stato attivato il sistema di comando e controllo tra i vari livelli territoriali e le diverse sale operative.
A Crotone nel piazzale antistante lo stadio Ezio Scida, reso disponibile dall’Amministrazione comunale che non ha fatto mancare il suo prezioso supporto durante l’organizzazione e l’attuazione dell’esercitazione, sono stati predisposti il “campo base”, necessario per assicurare un adeguato supporto logistico ai soccorritori impegnati sul campo, e la sala operativa mobile del Comando Regionale di Area C [CRA] da dove, in collegamento con il Centro Operativo Nazionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in Roma presso il palazzo del Viminale, sono state virtualmente mobilitate 450 unità provenienti dalle varie regioni d’Italia per fronteggiare le oltre 200 richieste di intervento dal territorio interessato dalla calamità.
L’evento ipotizzato è stata un’alluvione, e la simulazione si è basata sui dati storici e statistici delle piogge cadute il 14 ottobre 1996 proprio sul territorio comunale di Crotone. All’interno del Comando Regionale di Area Colpita [CRA] sono stati testati software e applicazioni di gestione e mappatura degli interventi di soccorso nell’area dell’emergenza. Il CRA è stato collocato in un automezzo pesante appositamente conformato allo scopo su idea progettuale sviluppata presso la Direzione Regionale. Nell’ambito del CRA le unità dedicate alla Comunicazione in Emergenza hanno realizzato, congiuntamente alle unità facenti parte del Servizio Aereo a Pilotaggio Remoto [SAPR], le dirette streaming delle operazioni di soccorso, hanno prodotto il materiale foto/video e hanno gestito i rapporti con gli organi di stampa intervenuti in loco.
All’ingresso della città di Crotone sono stati predisposti quattro centri di raccolta e smistamento dei mezzi di soccorso realmente giunti dai cinque comandi provinciali e dalla Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Calabria.
Per lo svolgimento dell’esercitazione sono stati impiegate sul campo circa 200 unità di vigili del fuoco, che nei vari contesti hanno impiegato attrezzature e pratiche operative specifiche, ed oltre 80 automezzi.
Tra gli scenari operativi ipotizzati portiamo all’attenzione quello che ha previsto il recupero e il successivo trasporto in zona sicura di due automobilisti che a causa delle forti piogge erano stati trasportati dalle acque del fiume Esaro fino al ponte della Gabelluccia, nelle vicinanze dell’istituto scolastico Gravina, e lì rimasti bloccati e feriti nella propria auto. Altra “situazione” critica ipotizzata meritevole di citazione ha riguardato il recupero e il successivo trasporto in zona sicura della salma di un pescatore che, sorpreso dall’innalzamento del livello delle acque del fiume Neto e dall’aumento della corrente, è stato trasportato in prossimità delle paratie del ponte di ferro in località Timpa del Salto del Brigante, tra il comune di Belvedere Spinello e il comune di Santa Severina, rimanendo lì incastrato tra gli arbusti trascinati anch’essi dalle acque del fiume. L’operazione simulata ha previsto anche una parziale rimozione dei materiali accumulati in prossimità del ponte, onde scongiurare un “effetto diga”.
Un terzo scenario, infine, ha previsto l’ipotesi di un importante fenomeno franoso innescato dalle intense piogge. Il contesto operativo è stato “disegnato” per ragioni di opportunità in Cavallerizzo, frazione del comune di Cerzeto, comune calabrese della provincia di Cosenza e che di fatto è stato completamente interessato da una frana nel 2005 tanto da essere abbandonato e da costituire una naturale “palestra tecnica” dove praticare attività di addestramento per operatori specializzati nella ricerca e soccorso in ambito urbano (Urban Search and Rescue – USAR]. L’Amministrazione comunale di Cerzeto si è resa immediatamente disponibile per consentire l’effettuazione delle attività addestrative in loco.
Nell’esercitazione è stato impegnato anche personale della Croce Rossa Italiana e del Servizio Comunale di Protezione Civile di Crotone che hanno supportato il personale del Liceo Linguistico e Musicale “Gianvincenzo Gravina” in un’area ipotizzata alluvionata, e presso il quale è stata portata a termine un’evacuazione in modo da testare il piano di emergenza che la struttura del complesso scolastico aveva redatto in ragione delle previsioni di cui al D.Lvo 81/2008 in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.