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pubblicato il 4 luglio 2014 

Armi chimiche siriane, concluso a Gioia Tauro il trasbordo dei container

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È terminato l’impegno degli specialisti dei Vigili del Fuoco che hanno partecipato alle operazioni di trasbordo effettuate al porto di Gioia Tauro come componente tecnica del Ministero dell’Interno.

Le operazioni di trasferimento del materiale chimico siriano si sono svolte sotto lo stretto controllo degli Ispettori dell’OPAC (organizzazione dell’ONU per la proibizione delle armi chimiche).

Il contributo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco si è articolato in due fasi successive: la prima, che è durata circa quattro mesi, è consistita nel supporto alla Prefettura di Reggio Calabria per la predisposizione dell’apposito Piano di Difesa Civile, unico finora nel suo genere; la seconda, che è durate meno di 48 ore, ha riguardato il coordinamento e la gestione delle attività di Safety all’interno dell’area portuale durante le operazioni di transloading.

In particolare è stato allestito un Posto di Comando Avanzato (PCA), affidato alla direzione di un Direttore Tecnico dei Soccorsi (D.T.S.) del Comando VVF di Reggio Calabria, un presidio NBCR  (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) avanzato, in prossimità delle navi, e una postazione di decontaminazione tecnica, mentre il Comandante Provinciale, in costante collegamento con il PCA, assicurava la presenza nel Centro di Coordinamento in Prefettura.

Hanno partecipato complessivamente 57 unità VVF specializzate NBCR con 28 mezzi, provenienti dai Comandi di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Crotone e dalla Direzione Regionale della Calabria, mentre il Comando di Roma ha garantito la gestione del SIGIS 2 (Scanning Infrared Gas Imaging System - per la rivelazione a distanza di eventuali dispersioni in area di agenti tossici), strumento che ha svolto un costante monitoraggio dell’aria per il rilevamento di eventuali rilasci di vapori tossici.

Hanno inoltre assicurato la diretta video-streaming delle operazioni, che potevano essere seguite sia presso la Prefettura di Reggio che presso il Viminale, 9 operatori del Servizio di video documentazione provenienti dalla Direzione Centrale della Formazione, dalla Direzione Toscana, dalla Direzione Calabria, dai Comando di Firenze e di Varese.