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pubblicato il 13 giugno 2019 

Lecco, i Vigili del Fuoco impegnati a fronteggiare l'emergenza maltempo su tutta la provincia

Approfondimenti

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I Vigili del Fuoco del Comando, sono stati impegnati, nella giornata del 12 giugno, in una lunga serie di interventi finalizzati a contenere i danni provocati dalle violente piogge che hanno colpito nelle prime ore della giornata la zona dell’alto Lario e dell’alta Valsassina.

Molti dei torrenti presenti nelle zone colpite sono esondati, riversando sulle strade fango e detriti e, in molti casi, allagando abitazioni, autorimesse e cantine. Per tutelare l’incolumità dei residenti in alcuni casi si è reso necessario procedere all’evacuazione delle persone dalle abitazioni. E’ stato, immediatamente, attivato il C.C.S. presso la Prefettura ed i C.O.C. presso i comuni di Dervio e di Primaluna. Nel comune di Premana, nel piazzale della chiesa, è stato istituito il Posto di Comando Avanzato (UCL).

La diga di Pagnona ha tracimato e ha reso necessario l’evacuazione a scopo precauzionale di circa 600 persone nel comune di Dervio, in una fascia di circa 100 mt. dagli argini del fiume Valvarrone.
L’esondazione del fiume Pioverna ha interessato anche una cabina di decompressione del gas metano a servizio della rete cittadina, nel comune di Primaluna, che è stata messa in sicurezza da squadre SAF Fluviali e ordinarie.

L’elicottero del nucleo di Varese ha tratto in salvo tre persone rimaste bloccate su un alpeggio nel comune di Pagnona. Mentre le squadre SAF hanno tratto in salvo alcune persone rimaste bloccate nei garage adiacenti il torrente Valvarrone. Nel comune di Primaluna circa 30 persone, bloccate da due eventi franosi, sono state portate in una zona di sicurezza e si è reso necessario l’utilizzo dell’elicottero dell’AREU 118 per il trasporto di una persona anziana allettata. Il sindaco  di Premana ha emanato un’ordinanza di evacuazione per 31 nuclei familiari per un totale di 81 persone. L’UCL sul posto coordinava le squadre operative VVF nell’assistenza delle persone evacuate.

Il nucleo sommozzatori della regione Piemonte ha effettuato alcune immersioni nel lago di Como alla ricerca di un’autovettura trasportata dal torrente Valvarrone. Le operazioni hanno dato esito negativo e sono state interrotte per effetto delle forti correnti generate che non hanno consentito il proseguo delle ricerche. Le medesime riprenderanno nella giornata di giovedi. I nuclei GOS del comando di Sondrio e Milano hanno provveduto alla rimozione delmateriale trasportato dal torrente che ostruiva il  ponte ferroviario e stradale nel comune di Dervio nonchè alla rimozione dei detriti da alcune strade.
In dodici ore sono state più di settanta le richieste di intervento per le squadre del C.N.VV.F. tutte concentrate tra i comuni di Dervio (32 interventi), Primaluna (22 interventi) e Premana (17 interventi).


Il maggior numero di chiamate pervenute alla Sala operativa sono state legate a danni dell’acqua e a soccorso di persone intrappolate all’interno delle abitazioni; la furia dell’acqua ha, in molti casi, causato frane, smottamenti e dissesti.

Tipologia interventi - Numero di interventi:

Danni d’acqua
18
Frane e dissesti di strade e edifici
12
Fuga gas
2
Prosciugamenti
6
Soccorso a persone
14
Straripamenti
11
Salvataggi animali
1
Altri tipi
7

In supporto alle squadre provinciali, sono intervenuti uomini e mezzi dei distaccamenti di Cantù, Erba e Canzo del vicino Comando di Como e una squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale) inviata dalla Direzione Regionale VV.F. di Milano.

La Sede di Lecco, il distaccamento di Bellano e quello di Valmadrera hanno messo a disposizione della popolazione colpita tutti i lori uomini e mezzi, con dieci mezzi tra fuoristrada, furgoni e autopompe, due idrovore e sei motopompe. Le unità operative impiegate nelle operazioni di soccorso tecnico urgente  sono state pari a 58.

Infine, è stato richiesto l’intervento della sezione S.A.P.R. (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) che con i droni in dotazione hanno provveduto a una ricognizione delle zone colpite e al successivo monitoraggio. Si è provveduto, inoltre, al raddoppio dei turni di servizio al fine di evadere tutte le richieste di soccorso e di assistenza  alla popolazione evacuata ancora in atto.