Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Milano


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Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in caso di emergenza derivante dal rischio acquatico, ha in forza i Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti in Italia con 32 sedi, attive 24 ore su 24 e con oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua:



 

- SOCCORSO A PERSONA: di superficie ed a bordo di barche

con nuoto libero o pinnato;

aereo con impiego di elicottero;

subacqueo con impiego ai A.R.A. ;

con assistenza per l’avvio in canera iperbarica di persone esposte all’inalazione di gas nocivi.

 

 

- RICERCA: di superficie e subacquea

Dispersi con natanti e con elicottero;

Subacquea con impiego di autorespiratori;

Con impiego di sistemi di ricerca video ed elettronici;

Ipogea ed in ambienti confinati.

 

 

- RECUPERI SUBACQUEI:

autoveicoli, natanti, barche, merci generiche;

salme;

corpi di reato su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria;

collaborazioni con finalita’ di tutela ambientale ed archeologica.

 

 

1952 – Storia dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco

Nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, vengono reclutati un gruppo di Vigili del Fuoco e nel 1942, presso l'Accademia Navale di Livorno, venne svolto un corso per sommozzatori al termine del quale uscirono i primi Vigili del Fuoco abilitati all'immersione. Dal 1952 la Direzione Generale dei Servizi Antincendio decise di incaricare Luigi Ferraro, gią Medaglia d'Oro al Valor Militare come incursore subacqueo della Marina Militare, del progetto e della conduzione del primo corso sommozzatori dei Vigili del Fuoco, svolto a Genova nel giugno 1952. Al termine del corso, durato 60 giorni, vennero brevettati 32 Vigili del Fuoco, i quali tornarono ai Comandi di appartenenza per iniziare la loro speciale attivitą. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e’ a livello internazionale la prima organizzazione non militare a dotarsi di sommozzatori per scopi civili, al servizio dello Stato.