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pubblicato il 2 dicembre 2015
Nella giornata di sabato 28 novembre, le attività dei Vigili del fuoco nell’ambito delle operazioni coordinate dalla Soprintendenza della Regione Umbria per il recupero delle tombe e dei numerosi reperti rinvenuti in località San Donnino di Città della Pieve. L’ultimo recupero riguarda un sarcofago di oltre 30 quintali ancora integro. Proprio questo eccellente livello di conservazione ha richiesto, nella fase di rimozione, un intervento estremamente delicato che è stato eseguito dai Vigili utilizzando tecniche ed attrezzature particolari come l’impiego di speciali cuscini ad aria che, dallo spessore di pochi centimetri riescono a raggiungono anche l’altezza di 20 cm. ed a sollevare oggetti dal peso consistente. L'imponente manufatto è stato, successivamente, adagiato su di una particolare slitta per farlo uscire dalla tomba attraverso il dromos (un lungo corridoio della larghezza di circa 90 cm) ove in precedenza era stata già rimossa la porta in pietra a doppia anta. Si è provveduto, inoltre, al recupero di altri materiali rinvenuti ed in particolare: sarcofaghi, tre urne cinerarie e reperti in ceramica e bronzo. Tutte le operazioni, seppur nell’angusto spazio, sono state pianificate e svolte in sicurezza sia per gli operatori impegnati sia per non danneggiare gli importanti reperti che da oltre duemila anni si trovavano in quel campo abitualmente destinato ad ospitare le diverse culture agricole. Ogni attività ha visto il coinvolgimento dei tecnici del Comune di Città della Pieve, del personale della locale associazione di volontariato di protezione civile mentre il personale del Corpo forestale dello Stato, della Polizia provinciale, della Polizia municipale e i Carabinieri del nucleo operativo di Città della Pieve hanno sorvegliato per diversi giorni l’intera zona per evitare furti o danneggiamenti.