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pubblicato il 20 ottobre 2014 

Il comando VVF di Pescara nella 30° missione italiana in Antartide

Approfondimenti

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Dal 1985 l’ENEA (Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile) gestisce un programma di ricerca in Antartide per lo studio dei processi evolutivi del pianeta, in collaborazione con diversi enti e corpi dello Stato.

In questi giorni prende il via la trentesima spedizione e tra i migliori tecnici che prenderanno parte alla anche quest’anno il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato invitato a partecipare. Dalla sede centrale di Pescara, dopo aver superato tutte le fasi di selezione e aver ottenuto l’idoneità sanitaria dall’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare di Roma, il vigile coordinatore Antonio De Leonardis affronterà il viaggio per l'Antartide. Dopo oltre trenta ore di volo, raggiungerà l’International Antartic Center nella città di Christchurch in Nuova Zelanda, dove aspetterà il via libera per il trasferimento nel continente ghiacciato. A bordo di un Hercules C130, dopo altre otto ore di volo, atterrerà sul Pack, il grande mare ghiacciato, e raggiungerà la base italiana Mario Zucchelli (MZS) sulla costa di baia Terra Nova, nel mar di Ross, dove sarà impegnato per l'intera durata della missione. A lui spetterà il delicato compito di coordinare la squadra di sicurezza e prevenzione antincendio. Dopo due giorni, il vigile pescarese sarà raggiunto ed affiancato da un collega del comando provinciale di Como. Insieme, oltre che alla sicurezza, i due vigili dovranno assicurare supporto logistico, tecnico e la gestione dei carburanti, il tutto in condizioni estreme.

L'Antartide, il continente più meridionale della Terra, comprende terre e mari che circondano il polo sud, con una superficie complessiva di 14.000.000 di km^2, quarto continente in ordine di grandezza dopo Asia, Africa e America, coperto per circa il 98% del territorio da ghiacci il cui spessore medio è di 1600 m. Le temperature possono raggiungere i – 80°C e il clima è caratterizzato dai venti catabaltici ( masse di aria fredda provenienti dagli altipiani, che nelle giornate più terse, per via della loro densità tendono, per gravità, a scivolare a valle prendendo velocità e creando non pochi problemi). L'unica popolazione del continente, circa un migliaio di persone, è costituita da ricercatori, tecnici e personale di supporto logistico alloggiato nelle basi e nei campi remoti di diverse nazionalità.