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pubblicato il 18 gennaio 2019 

Torino, concluso il Convegno Storico Internazionale "I Concorsi-Convegni Pompieristici tra 1800 e 1900"

Approfondimenti

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Sabato 12 e domenica 13 gennaio, si é tenuto il Convegno Storico Internazionale, dal titolo “I Concorsi-Convegni Pompieristici tra il 1800 e il 1900”.

L’evento, organizzato dal Comando dei Vigili del Fuoco e dalle Associazioni locali di categoria: Associazione Per La Storia dei Vigili del Fuoco e Pompieri Senza Frontiere, si è svolto sabato 12/01 presso la Sede Istituzionale del Comando Provinciale, mentre i lavori del 13/01 si sono svolti nel prestigioso Salone d’Onore del Palazzo Barolo in Torino, alla presenza di un pubblico appassionato di storia non solo dei Vigili del Fuoco.

Tra i relatori menzioniamo il già Capo del Corpo Ing. Gioacchino Giomi, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Cosimo Pulito, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Torino Marco Frezza, l’ex Direttore Nazionale dei Vigili del Fuoco ing. Natale Inzaghi, il Prof. Vittorio Marchis Professore Ordinario del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Aerospaziale, il Dott. Daniele Jallà già Coordinatore dei Servizi Museali di Torino. Per la delegazione francese menzioniamo il Dott. Andrè Horb della Commissione Storia, Musei e Musica della Federazione Nazionale dei Sapeurs-Pompiers e Géraldine Zamant, Direttrice del Museo di Lione dei Sapeurs-Pompiers.

I lavori sono stati introdotti dal saluto del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Nino Boeti.

Le origini delle Esposizioni, intese come veicolo della capacità produttiva e tecnologica di una nazione, ebbero origini in Francia già alla fine del 1600. Se inizialmente le esposizioni avevano il principale obiettivo di favorire il cambiamento della tecnologia produttiva e di essere vetrina dell’immagine di un paese, in seguito, dalla fine del XVIII secolo, ebbero il compito di mettere in concorrenza l’intelligenza e la capacità innovativa delle nazioni.

Le esposizioni ebbero, quindi, l’importante ruolo di contribuire all’affermazione di nuovi valori sociali e politici, oltre che scientifici e tecnologici, anche attraverso la spettacolarizzazione dell’evento con la realizzazione di veri “parchi tecnologici” fatti di meravigliosi padiglioni, spesso fiabeschi nelle forme e nelle architetture, appositamente costruiti per l’evento.