Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Ragusa


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Storia 

La storia recente dei Vigili del Fuoco in Italia è scandita da quattro date: il 1935 (anno in cui, con la Legge 2472, si tenta di abbandonare l'organizzazione su base municipale dei servizi antincendi e si gettano le basi per la nascita dei Corpi Provinciali), il 1938 (anno in cui, in regime di autarchia linguistica, al gallicismo pompieri si preferisce l'italico vigile), il 1939 (quando, con il Regio Decreto 333, nasce il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) e, infine, il 1941 (anno in cui sono fissati i compiti istituzionali e l'organizzazione territoriale del Corpo).
 

Il Corpo Vigili Urbani con il comandante Domenico Ziino nell'anno 1933

 
Come nel resto d'Italia, anche a Ragusa i pompieri, fino al febbraio del 1939, costituiscono una squadra dipendente dal corpo della Polizia Municipale. 
All'epoca i Civici Pompieri erano dipendenti comunali e appartenevano, quale branca specializzata, al corpo VV.UU. Nel 1935, a Ragusa, fu istituito il Corpo VV. F. sempre dipendente dal comune; all'atto i Brigadieri Brugaletta e Vitale e il Maresciallo Sgarioto, già Vigili Urbani, vennero inquadrati nel suddetto Corpo. Per tutti la stessa uniforme di colore nero ed un unico Comandante: il Colonnello Domenico Ziino. 
 
Foto di gruppo risalente agli anni '40
 
Nel 1939, attraverso due concorsi, vengono assunti 29 Vigili Volontari, ai quali sono affiancati 4 autisti Vigili Permanenti e 4 unità transitate dal corpo dei Vigili Urbani. Tra gli effettivi, oltre al C. Sq. Libero Fiornovelli (che dirigeva i VV. F.) e i già citati Brugaletta, Vitale e Sgarioto, c'erano Giambattista Nobile e Vero Alessandro. Nasce, così, in 68 ° Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Ragusa, un Comando di 4ª classe, con sede nella storica Caserma dei VV.F. di via Carducci; il Comando viene dotato di una Autobotte SPA da 3800 litri e di alcune motopompe 'a barella'. Come agli altri comandi, anche a Ragusa viene assegnato un numero identificativo (68°) e un motto in lingua latina: Inter flammas vivo (Vivo tra le fiamme). Alla fine del 1942 si contano 13 unità permanenti e 79 volontarie, per un totale di 92. In questi anni la 'paga' dei Vigili Volontari ammonta a sole 30 lire lorde al mese e prevede regolari attività ginniche e formative. I neo Vigili vengono addestrati da un maresciallo in pensione, Vincenzo Mastrone, proveniente da Torino. Comandante interinale è il Comandante dei VV.UU. Domenico Zino Colannino, lo Ziino ricoprirà la carica fino al 1944, in qualità di ufficiale volontario richiamato in servizio continuativo.
In questi anni vengono attivati i distaccamenti di Pozzallo (sarà dotato di una autobotte Fiat da 700 litri), di Comiso (il cui servizio era legato all'aeroporto militare "Magliocco"; dotato di una autobotte da 2500 litri) e quello di Vittoria (in dotazione una autobotte da 3500 litri).  Nel 1944, dopo un esame, i Vigili del fuoco ragusani passano al ruolo dei permanenti agli ordini del nuovo Comandante, il Capitano Ingegner Nicosia. Alla fine delle ostilità i distaccamenti di Vittoria, Pozzallo e Comiso saranno chiusi. Solo nel '46 il distaccamento di Vittoria sarà riaperto.  
In quasi settant'anni di presidio sul territorio, innumerevoli sono gli interventi che hanno marcato la memoria della comunità iblea. Tra quelli di una certa rilevanza, per la complessità o per la unicità d'intervento, bisogna annoverare l'incidente occorso al pozzo petrolifero n. 9 di c.da Tabuna (novembre 1955). Il pozzo brucia per 15 giorni; in fine, grazie  agli interventi congiunti dei Vigili e dei tecnici americani della società petrolifera (la Gulf Oil)  si riesce a spegnere l'incendio: per contrastare la pressione sarà necessario coprire il pozzo con un "sarcofago" in cemento armato di diverse tonnellate.
Il primo intervento in mare risale al 1963. La notte del 4 giugno una nave greca, la Thomas A., 425 tonnellate di stazza con un carico di 1500 mc di legname, si arena a seguito di un violento incendio tra Marina di Ragusa e Punta Secca. Non appena avvertiti, i Vigili del Fuoco con a capo il Comandante Andò, si recano sul posto e con la collaborazione di alcuni pescatori riescono a soccorrere l'equipaggio. Le operazioni di spegnimento sono complicate dagli scoppi causati da un numero considerevole di fusti di nafta. Il coraggio e l'abnegazione dei vigili fa sì che il capitano della imbarcazione abbia parole di vivo elogio verso i pompieri ragusani.
Alcuni anni dopo la tristemente famosa tragedia di Vermicino, nel 1988,  un caso analogo si ripropose nelle campagne di Comiso: una donna era caduta in un pozzo artesiano. Dai primi sopralluoghi ci si rese conto che la signora era deceduta. Nel giro di pochi giorni una squadra di Vigili di Ragusa progettò e realizzò un attrezzatura che permise il recupero della salma.
Nel corso della sua storia il Comando di Ragusa ha partecipato a numerosi interventi di soccorso e sostegno alle popolazioni colpite da calamità naturali. Basti, in questa sede, ricordare la tragedia del Belice nel 1968, il sisma in  Friuli nel 1976 e quello dell'Irpinia e della Basilicata nel 1980.
Nel 1991 al distaccamento di Vittoria si aggiunge un nuovo presidio, il distaccamento di Modica. Successivamente, in concomitanza con l'apertura dell'aeroporto civile di Comiso "Pio La Torre", si aggiunge il distaccamento aeroportuale.