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pubblicato il 30 marzo 2022 

Il premio Minatore d'Oro al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco

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Il vigile del fuoco, come il minatore, affronta ogni pericolo con la forza della fede anche quando sembra non esserci via d’uscita. Rischia la vita ogni giorno e spesso all’improvviso, affrontando la morte a viso aperto.
Il minatore, come il Vigile del fuco, non predica la fratellanza ma la vive. Generoso, solidale, consapevole del proprio destino, sacrifica il proprio presente per amore del prossimo.
Spesso, nei cunicoli, nelle miniere e nelle gallerie di tutto il mondo la mano dell’uno ha afferrato quella dell’altro. Insieme, condividendo gioie e dolori, speranze e delusioni, hanno affrontato il proprio destino.
Il vigile del fuoco, come il minatore, porta Santa Barbara dentro il proprio Cuore.
Il minatore, come i Vigile del fuoco, paura non ne ha
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Questa la motivazione del premio internazionale “Il Minatore d’oro”, che il 29 marzo 2022 il comune di Motta San Giovanni (RC) e l’Associazione minatori hanno conferito al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il riconoscimento è stato consegnato al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, Guido Parisi, dal sindaco del comune reggino, Giovanni Verduci, e dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani.

Il premio, giunto alla sua decima edizione, è stato istituito dall’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni per ricordare il sacrificio dei minatori mottesi ed è destinato a figure che si sono distinte nel mondo del lavoro, della cultura, della medicina, della ricerca e del sociale. L’emozionante cerimonia si è tenuta in piazza Municipalità ed è stata aperta con l’esecuzione dell’Inno Nazionale cantato dalla studentessa Miriam Tuscano.

Il Sindaco nell’assegnare il premio ha affermato che “grazie al sacrificio dei nostri padri, la nostra comunità è coesa, unita, determinata a far diventare Motta San Giovanni il paese del ricordo, l’altare del minatore, l’elogio del lavoro inteso come riscatto sociale ed economico delle nostre famiglie. Come il Minatore d’Oro, il vigile del fuoco affronta quotidianamente ogni pericolo mettendo in conto che “qualsiasi intervento non è per nulla semplice”.

Il Capo del Corpo nel ricevere questo significativo riconoscimento ha reso onore ai minatori mottesi per i sacrifici affrontati in giro per il mondo in un periodo in cui le condizioni di lavoro erano quanto mai dure e l’assenza di norme di sicurezza sul lavoro hanno comportato centinaia di vittime. L’ing. Guido Parisi nel mettere in evidenza i progressi fatti nel campo della sicurezza sul lavoro anche se molto ancora c'è da fare. Il Capo del Corpo ha inoltre citato quale esempio i Vigili del fuoco ucraini che in questo grave momento stanno dando il meglio di essi per limitare i danni alla popolazione e ai beni di quel paese e questo gli ricorda le motivazioni che hanno portato all’istituzione del Corpo nazionale.

Durante la cerimonia l’Amministrazione comunale ha assegnato tre riconoscimenti speciali alla memoria: all’imprenditore Dott. Cesare Diano, “un capitano d'industria che ha rappresentato per lungo tempo uno dei pilastri del mondo imprenditoriale reggino e non solo”, al sindaco di Reggio Calabria, Italo Falcomatà, “ex docente di lettere, un uomo che ha fatto tante battaglie per il bene comune e della sua città” e al Vigile del Fuoco Antonino Candido, che perse la vita insieme ai colleghi Matteo Gastaldo e Marco Triches durante un intervento a Quargnento. La madre di Antonino, nel ricevere il premio, ha ricordato che “Nino era fiero della divisa che indossava e che amava il suo lavoro e che sin da bambino ha sognato di entrare nella grande famiglia dei vigili del fuoco”.
Il Capo del Corpo Parisi, commentando il premio conferito ad Antonino Candido, ha affermato che i Vigili del fuoco, come i minatori, rischiano la vita ogni giorno, affrontando la morte; sanno che i rischi ai quali vanno incontro sono tanti e si scontrano sempre con l’imprevisto. Sono uomini che conoscono bene cosa sia la paura ed è questa che gli consente di mantenere razionalità e lucidità di fronte ad interventi difficili e rischiosi”. All'evento erano presenti le autorità civili, militari e religiose, l'Associazione Minatori mottesi Commemorare per ricordare, gli studenti dell'Istituto comprensivo, esponenti della comunità civile.

Nel pomeriggio il capo del Corpo ha visitato la sede centrale del comando di Reggio Calabria e durante l’incontro, ringraziando il personale per l’impegno messo nell’affrontare ogni situazione che si presenta, ha voluto mettere in evidenza l’impegno dell’amministrazione nell’attivare, nell’ambito di un progetto nazionale, un distaccamento Rurale a Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte. Il comandante, Maria Cavaliere, ha rassicurato il Capo del corpo garantendo il massimo impegno di tutto il personale del comando nell’affrontare con la consueta professionalità le sfide che si presenteranno. Successivamente Parisi ha incontrato i rappresentanti sindacali ai quali ha confermato l’impegno dell’amministrazione a risolvere tutte le problematiche che le organizzazioni hanno rappresentato.