pubblicato il 16 novembre 2017 

Reggio Emilia, esercitazione antisismica nell'Appennino reggiano

Lo scorso 11 e 12 novembre, i Vigili del Fuoco hanno partecipato ad un'esercitazione organizzata dal Coordinamento provinciale della protezione civile avente per oggetto il rischio sismico nei territori dell'Appennino Reggiano. Nell'esercitazione è stata simulata una forte scossa di terremoto come quella verificatasi a Fivizzano (MS) nel 1920.

Dalla Sala crisi allestita presso il Comune di Castelnovo nè Monti sono state di conseguenza attivate tutte le funzioni di protezione civile previste a supporto della popolazione e dei soccorritori. Circa 500 i volontari e i soccorritori che, nelle due giornate, si sono addestrati su una moltitudine di scenari.

I Vigili del fuoco hanno operato su più fronti. Sono state simulate diverse ricerche di persone sotto macerie e in superficie con le unità cinofile provenienti da tutta la Regione e con l'ausilio di una
squadra in assetto Usar (Urban search and rescue) ovverosia specializzata in ricerca in ambiente urbano.

Altre unità con abilitazione Tas (Topografia Applicata al Soccorso) si sono occupate della ricognizione del danno agli edifici nella frazione Case Bagatti del Comune di Villa Minozzo.
Due squadre miste con puntellatori e unità Saf (Speleo Alpino Fluviale) hanno operato per la riduzione di alcune criticità strutturali. In particolare sono state eseguite due opere provvisionali, su un campanile e a rinforzo di un muro controterra.

Le squdre dei Vigili del fuoco sono state gestite da una Sala operativa mobile denominata UCL (Unità di Crisi Locale), a sua volta in contatto costante con la Sala di crisi.

Tutte le operazioni si sono svolte sotto il coordinamento generale della Prefettura di Reggio Emilia.