Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Roma


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Con il declino della potenza militare romana si avviava al tramonto anche la vita economica, culturale e sociale dell'Urbe.

Con le reiterate invasioni barbariche gli incendi divengono eventi abituali.

In questo periodo di razzie e di sconvolgimenti sociali, tutte le funzioni delle istituzioni pubbliche e dell'apparato amministrativo romano versano in decadenza ed a tale generale disfacimento non si sottrae l'organizzazione antincendi allestita a Roma.

La Chiesa pertanto si trovo' ad essere l'unica struttura organizzata in grado di proteggere le popolazioni.

La struttura romana pubblica d'intervento, costituita dalla militia vigilum e' dissolta ormai da tempo e dei suoi vigiles non rimane alcuna memoria.

La gente lotta contro il fuoco, considerato come un castigo o un evento soprannaturale, come le pestilenze e le carestie e spesso si fa ricorso alla fede.

L'incendio sviluppatosi nell'847 nel quartiere romano di Borgo, infatti, si disse spento miracolosamente dal Pontefice Leone IV che, invocando l'Eterno e gettando nel fuoco i propri sacri paramenti, riusci' ad aver ragione delle fiamme.

Verso la fine del 1100, in un periodo di piłu' fervido clima religioso, l'impegno in favore del prossimo assume concreta testimonianza di fede e l'accorrere sul posto in caso di incendio per salvare la vita a un fratello costituisce motivo di beatificazione e glorificazione divina.

L'immaginario collettivo attribui' al fuoco anche un carattere sacro, sia come punizione dei peccati dell'umanitą sia nell'ordalia o giudizio divino.

Era questa una sorta di prova della verita' di origine germanica, cristianizzata poi dalla Chiesa e consentita solo in presenza del clero e con un preciso sistema sacramentale.

Riti ordalici erano il passaggio a piedi nudi su carboni ardenti o il passare tra muri di fiamme.

Il mondo medioevale, mondo preso da mille paure ed esaltazioni, mondo in cui la caduta della notte popolava di mille incubi le menti degli uomini, conferiva dunque al fuoco piu' di un ambiguo tributo.

Questa presenza restera' viva e il fuoco purificatore verra' impiegato pił tardi nelI'uccisione delle streghe.