pubblicato il 2 ottobre 2015 

Siena, ripristinato il bottino Maestro di Fonte Gaia

Nel sottosuolo senese passa un acquedotto di circa 25 chilometri in gran parte scavato nella roccia. I primi lavori sono stati fatti nel 394 d.C, mentre l'estensione attuale della rete risale al 1466. Queste gallerie, i bottini, sono ancora utilizzati oggi per alimentare le fontane cittadine.
Una ditta, durante la realizzazione di un edificio a Monteriggioni ha involontariamente forato la volta superiore del bottino Maestro di Fonte Gaia, riversando alcune decine di metri cubi di materiale all'interno del condotto. I vigili del fuoco, in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e l'Amministrazione Comunale, ente proprietario dei bottini, hanno rimosso il materiale dal condotto. Il personale esperto in tecniche di derivazione speleo, alpino, fluviale (SAF), con una serie di interventi mirati, ha eseguito un rilievo tecnico e fotografico sulle condizioni del bottino. Successivamente si è provveduto a ripristinare la piena funzionalità del canale di deflusso delle acque, rimuovendo il materiale  che, a seguito della perforazione, si era accumulato in un tratto del cunicolo creando una sorta di diga.