pubblicato il 24 aprile 2018

La salvaguardia del Patrimonio Culturale e la Sicurezza Antincendio: criticità e opportunità

Il 13 aprile scorso, nel Teatro dei Leggieri, a San Gimignano (SI), si è svolto il convegno intitolato “La salvaguardia del Patrimonio Culturale e la Sicurezza Antincendio: criticità e opportunità” che ha coinvolto le figure di vertice del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del MiBACT, dell’ANCI, dell’ICOMOS (International Council On Monuments and Sites) e dell’ICOM (The International Council of Museums).

Nel convegno, ciascuno dei soggetti coinvolti nella pianificazione, programmazione e attuazione degli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale, con particolare riferimento agli edifici storici, ha portato il proprio contributo di informazioni, esperienze e progetti per sviluppare ulteriori programmi, in piena condivisione, riconoscendo il ruolo fondamentale che può e deve svolgere, in tali interventi, la sicurezza antincendio.

I lavori del convegno si sono protratti per l’intera giornata articolandosi in due sessioni antimeridiane, moderate dal Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana, Roberto Lupica, e in una “tavola rotonda” pomeridiana, condotta dalla giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni.

 

I) Saluto e introduzione ai lavori

 

Presentato dal Comandante dei Vigili del Fuoco di Siena, Luca Nassi, il Sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi, ha fatto gli “onori di casa” e i saluti di benvenuto, ponendo subito l’accento sui temi centrali del dibattito e sottolineando come dalle esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico, coniugate con le esigenze della sicurezza e, in particolare, della sicurezza antincendio, possano trarsi gli elementi per costruire il percorso di quella evoluzione culturale, fino ad oggi solo auspicata, che veda finalmente il pieno riconoscimento del ruolo di volano dell’economia del Paese che i beni storici e artistici devono svolgere nel prossimo futuro.

La Dott.ssa Grifo, della competente Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici, ricordando di aver assunto la responsabilità del proprio Ufficio in concomitanza con il recente crollo di una sezione delle mura di San Gimignano, ha sottolineato come sia stata finalmente raggiunta la piena consapevolezza della necessità di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale anche da parte del mondo politico e, in particolare, dei governi che ne hanno fatto una priorità nelle rispettive azioni nonostante le numerose difficoltà che caratterizzano il periodo che stiamo vivendo.

Il Prefetto di Siena, Armando Gradone, ha voluto iniziare portare il suo saluto esprimendo piena soddisfazione, in particolare, per quella che non ha esitato a definire “una lezione di civiltà” venuta dai due semplici cittadini che, lungo il percorso per San Gimignano, in due località diverse, ha trovato intenti a curare gli spazi pubblici in prossimità delle rispettive abitazioni. Dal fatto emblematico, che esprime la forte identità culturale della popolazione e la sua spiccata sensibilità in materia di tutela del patrimonio paesaggistico e culturale, ne ha tratta la necessità di riconoscere, da una parte, che bisogna trovare una buona dose di coraggio per affrontare temi così delicati come quelli del convegno, dall’altra, che non ci si può esimere dal farlo nella nostra Italia che deve trovare nei beni artistici e culturali la sua risorsa fondamentale da salvaguardare e valorizzare in un processo virtuoso che si auto-alimenti progressivamente.

Dopo i saluti, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi, ha introdotto i lavori del convegno presentandolo non solo come momento di incontro e confronto tra gli operatori istituzionali e gli altri soggetti coinvolti ma soprattutto come evento prodromico di altre iniziative, anche nella necessità di indirizzare opportunamente future scelte legislative. Ha evidenziato, inoltre, che la cura e la promozione dei beni storici e artistici non è “soltanto un fatto culturale” bensì  un’esigenza imprescindibile, sia nel rispetto delle nostre origini e delle nostre radici culturali, sia nel rispetto delle generazioni future e dell’umanità intera cui deve essere assicurata la piena fruibilità di tutto quanto abbiamo ereditato. Ha poi ripercorso sinteticamente le tappe più salienti dell’evoluzione normativa in materia di sicurezza antincendio, sottolineando le motivazioni e le criticità del passaggio dall’approccio “prescrittivo” a quello “prestazionale” con la necessità dell’approccio intermedio o “semi-prestazionale” rispetto al quale sono già venuti anche prestigiosi riconoscimenti internazionali testimoniati dall’interessamento del N.I.S. (Stati Uniti d’America). Nell’intento di predisporre un’appendice normativa al vigente Codice di Prevenzione Incendi, è già stato costituito uno specifico gruppo di lavoro, presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che farà tesoro degli atti del convegno e che, possibilmente, si gioverà del contributo dei soggetti istituzionali intervenuti  per fare delle problematiche connesse all’applicazione della normativa antincendio negli interventi di recupero del patrimonio storico artistico e, in particolare, degli edifici storici, un’opportunità per la loro conservazione e valorizzazione.

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