pubblicato il 6 maggio 2016

6 maggio, quarant'anni dopo il terremoto del Friuli

Erano da poco passate le 21 del 6 maggio del 1976, quando un terremoto di magnitudo 6,4 colpė il Friuli e l'intera regione Friuli-Venezia Giulia. Vennero coinvolti 137 comuni, morirono quasi mille persone e pių di 3 mila rimasero ferite, pių di 100 mila furono costrette ad abbandonare le loro case. I Vigili del fuoco si resero protagonisti di un eccezionale intervento in soccorso della popolazione, apprezzato e ancora oggi ricordato.

Alle commemorazioni del quarantennale ha partecipato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha visitato Gemona e Venzone, i comuni che furono pių colpiti. Per ricordare la ricorrenza, a Venzone i Vigili del fuoco hanno predisposto uno schieramento di mezzi del passato, con il gruppo storico di Mantova inquadrati con le divise d'epoca.

Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio Regionale, che si č tenuta nel pomeriggio nell'auditorium di Udine, il Capo dello Stato ha ricordato il soccorso prestato dai 966 vigili del fuoco, "come raccontato nel suo diario dall'allora Capo del Corpo nazionale Sandro Giomi", padre dell'attuale Capo del Corpo Gioacchino, presente alla cerimonia.

 

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