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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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Il nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale)


Immagine che ritrae personale del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) in azione

La variabilità dell'ambiente in cui vive ed opera la moderna società, sia urbano che extraurbano, nonché le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, scenari di riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del rischio per le persone e per gli operatori del soccorso tecnico urgente: i Vigili del Fuoco; anche per quanto attiene ai possibili accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali tralicci, grattacieli, viadotti ecc.. Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attività sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco efficaci. Per queste ragioni nel corso degli anni, in alcuni contesti territoriali della penisola, si è avvertita l'esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative di derivazione speleo- alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il personale del C.N.VV.F..
Tali tecniche che sono denominate tecniche di derivazione Speleo Alpinistica e Fluviale consentono, se adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazione. Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su due livelli comprendenti ciascuno due fasi (primo livello fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e secondo livello fase B). Tale rivoluzione attualmente interessa non solo i vigili del fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee; recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha avuto un ruolo di prestigio nell'ambito del progetto Europeo denominato Leonardo. Nello specifico il progetto che è stato denominato EUSR (Soccorso speciale speleo alpinistico formazione e aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva l'obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l'utilizzo di tale tecniche nell'ambito del soccorso. Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionale. Le più ampie concentrazioni si hanno in Toscana in Liguria e in Piemonte. Di particolare interesse è stata l'attività svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o la recente alluvione dell'Italia settentrionale. Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc.).



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