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Laboratorio digitale

Il Laboratorio Digitale del Nucleo Investigativo Antincendi è ubicato presso la sede di Largo S. Barbara 2, a Capannelle.

La strumentazione digitale più complessa viene utilizzata per il cosiddetto “congelamento dello scenario”, con apparecchiature sofisticate che integrano la tradizionale macchina fotografica e la videocamera.

Fra queste abbiamo il laser scanner e la fotocamera sferica, che permettono di effettuare rilievi tridimensionali completi e di precisione ai fini delle analisi successive.

Il laser scanner

Il Laser Scanner opera con le cosiddette “nuvole di punti”, che consentono di modellare e ricreare, in digitale tridimensionale, il sito oggetto di scansione.

Il principio di funzionamento del sistema consiste nel proiettare sull’oggetto una lama o un punto di luce e, a fronte della deformazione subita dalla luce stessa sulla superficie del bersaglio, si ricostruisce il modello tridimensionale. È quindi una camera 3D che usa un fascio di scansione laser per produrre misure di livello topografico con accuratezza millimetrica per centinaia di metri. Il modello tridimensionale digitale ottenuto costituisce una vera e propria banca dati, ricca di informazioni metriche e morfologiche ad elevata risoluzione, che garantisce un vantaggioso supporto alle varie fasi delle attività di progettazione, realizzazione, controllo dell’opera e la ricostruzione di specifici scenari, anche nel corso dell’attività di investigazione.

In particolare, attraverso il rilievo tecnico con il laser scanner, è possibile effettuare un’accurata “cristallizzazione” della scena criminis, funzionale alla ricerca delle cose e delle tracce pertinenti al reato e alla conservazione dello stato dei luoghi (assicurazione delle fonti di prova, art. 348 del codice di procedura penale).

Con tale strumento il Nucleo ha collaborato nel progetto Comunitario STORM (Safeguarding Cultural Heritage through Technical and Organisational Resources Management), che ha coinvolto anche il MIBACT.

La fotocamera sferica

Altra attrezzatura tecnologicamente avanzata è la fotocamera sferica, che consente di effettuare una scansione fotografica di immagini ad alta risoluzione con un angolo di ripresa di 360°x180°, utilizzata all’interno dei siti posti sotto sequestro e oggetto di attività di indagine.

Laser scanner e fotocamera sferica vengono spesso interfacciati tra loro per implementarne le reciproche prestazioni.

Software di modellazione

Il Nucleo, per validare ipotesi investigative, utilizza software di modellazione con metodologia CFD (Computation Fluid Dynamics) in 3D per studiare le conseguenze di un’esplosione, includendo tutti gli effetti contributivi e mitiganti dello stesso fenomeno (come confinamento e congestione dovuti a geometria reale, ventilazione, diluvio).

Altre strumentazioni digitali

Altre strumentazioni digitali in dotazione al NIA sono:

  • termocamera ad infrarossi;
  • strumentazione campale PID per la rilevazione dei vapori organici volatili;
  • radiametro per la ricerca di eventuali sorgenti radioattive;
  • strumenti per la rilevazione di campi elettrici e magnetici, per verificare l’intensità e le soglie raggiunte dai valori dei suddetti campi;
  • strumentazione per prove di tenuta di impianti idraulici e a gas.

La realtà virtuale nel metaverso

Il NIA, per mezzo dello strumento Metaverso e della Realtà Virtuale, ha scelto di migliorare le proprie esercitazioni investigative.

Tramite un visore immersivo si viene trasportati su una piattaforma on-line e, con il proprio avatar, si ottiene l’interazione tra il mondo fisico e quello virtuale.

A seconda delle esigenze digitalmente vengono ricreati ambienti che possono simulare leggi fisiche, matematiche, chimiche e biologiche attribuendo queste proprietà e comportamenti alle copie digitali degli oggetti reali, fino a replicare anche agenti atmosferici.

I ricercatori hanno evidenziato come l’assimilazione esperienziale dinamica, rispetto ad un approccio tradizionale, produce un apprendimento aumentato del 75% e di un 20% in più sui risultati finali degli allievi.

Le attività di esercitazione di un discente possono essere svolte in totale sicurezza ed è possibile personalizzare il grado di difficoltà a secondo delle competenze che gli si vogliono attribuire. Le sequenze esercitative sono replicabili all’infinito fino alla massima assimilazione dei contenuti. La raccolta dei metadati del candidato viene costantemente monitorata, così facendo si ottiene un report dettagliato e valutativo dei progressi, criticità e potenzialità. Inoltre, si ha un notevole risparmio economico di uomini e mezzi limitando gli spostamenti presso sedi dislocate su tutto il territorio.

App NIA VVF – Investigazioni

L’app “NIA VVF – Investigazioni” è un applicativo e un pratico riferimento per le attività investigative da svolgere in caso d’incendio ed esplosione, così come descritte dall’NFPA 921 “Guide for Fire and Explosion Investigations”.

L’applicazione, gratuita, è scaricabile dall’Android Store.

Contiene una linea guida sull’elenco delle attività investigative da svolgere in caso d’incendio, nonché l’indicazione dell’ordine sequenziale con cui le stesse attività devono essere svolte.

Prevede la possibilità di creare specifiche cartelle di lavoro, ciascuna identificata attraverso un breve nominativo, un campo note per la descrizione dell’oggetto dell’investigazione e la località dello scenario d’incendio.

Per ciascuna cartella di lavoro, l’App consente l’acquisizione di dati investigativi, attraverso l’attivazione di specifiche funzioni fotografiche, video e audio e funzione PDF (attiva la ricerca ed il download di file in formato pdf contenuti nell’archivio dello smartphone).

NIA VVF - Investigazioni

Contatti

E-Mail:  prev.nia@vigilfuoco.it

P.E.C.: prev.nia@cert.vigilfuoco.it 

Tel: 06 7129171

Cell: 334 6842872

Indirizzo: largo S. Barbara, 2 - 00178 Roma

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