Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Caserta


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Cenni storici sul Comando Provinciale VV.F. di Caserta

 

Il Comando Provinciale VV.F. di Caserta fu istituito nel 1949 poco dopo la riconferma di Caserta come provincia ed assunse la denominazione di "95° Corpo dei vigili del Fuoco". Allora aveva sede in via Battistessa, nel cuore della città capoluogo, nelle vicinanze del Palazzo di Governo. Il primo Comandante fù il Col.lo Ing. Alfonso Busacca, dal 1949 al 1964.

Agli inizi degli anni 60 venne realizzato sulla via Appia, a cura della Amministrazione Provinciale. Qui erano ubicati la Sala Operativa, gli uffici amministrativi e il magazzino. Dal 1997, gli uffici amministrativi e il magazzino furono trasferiti per esigenze logistiche nel vicino edificio di via Santa Chiara di proprietà privata.

In data 27 Maggio 2010 la sede del Comando si è trasferita alla via Giovanni Falcone (frazione Santa Barbara), di proprietà demaniale, in prossimità di importanti arterie viarie di comunicazione.

Il Comando dispone inoltre di 5 sedi distaccate e precisamente ad Aversa, a Teano, a Mondragone, a Piedimonte Matese ed a Marcianise. Le sedi di servizio di  Aversa, Mondragone e Piedimonte Matese sono di proprietà demaniale, mentre quelle di Teano e di Marcianise sono di proprietà comunale.

 

                 
 
 

Il Rischio Territoriale

 

Il territorio provinciale ha una densità abitativa elevata, in media 325 persone a kmq.  con una punta di 6.419 abitanti per kmq nel Comune di Aversa.

Nel periodo estivo la popolazione aumenta notevolmente nei Comuni della fascia costiera (Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone e Castelvoturno) ove sono presenti molte attività ricettive, commerciali e attrazioni turistiche. La presenza di numerose attività produttive, in particolare  grandi depositi di merci varie, è un fattore di rischio significativo, che vede impegnato il Comando in un¿intensa attività di controllo (servizio di prevenzione incendi) valsa a limitare gli eventi incidentali e le loro conseguenze.

Sul territorio sono presenti 13 stabilimenti a rischio di incidente rilevante di cui 5 soggetti alla applicazione dell'art. 8 del D.P.R. 334/99.

Il rischio idrogeologico è fra i più tenuti in considerazione essendo connesso alla presenza di rilievi montuosi suscettibili di fenomeni franosi e di corsi d¿acqua che nei periodi invernali superano spesso i livelli di guardia. Le frane che tragicamente colpirono vaste zone della Campania nel maggio del 1998 interessarono anche la provincia di Caserta nel Comune di S.Felice a Cancello, ove è previsto l¿immediato intervento della colonna mobile regionale VV.F. appena scatta la fase di allarme dello specifico piano di emergenza.

Da annoverare anche la presenza dei bacini idrografici ENEL di Presenzano e Letino, anch¿essi oggetto di pianificazione di intervento.

In alcune aree del territorio, soprattutto nell'agro aversano, esistono cavità sottosuolo in zone abitate, con il conseguente rischio di sprofondamenti per infiltrazioni d'acqua.

La presenza di importanti arterie stradali a grande traffico (autostrade A1 Napoli-Milano, A16 Napoli-Bari, A30 Caserta-Salerno, la superstrada Telesina, la SS 7 Appia, la SS 85 Casilina, la SS 87 Sannitica, la SS 7 Quater Domitiana), è correlata al rischio di incidenti automobilistici, che nel 2005 ha fatto registrare 357 interventi di soccorso delle squadre di questo Comando.

Non manca il rischio nucleare per la presenza della Centrale Nucleare ENEL sita sulla sponda casertana del Garigliano, sebbene l¿impianto sia fermo dal 1981 ma ancora in fase di dismissione.  

Nel contesto globale non viene sottovalutato il rischio terrorismo, in considerazione del quale sono state svolte due esercitazioni di difesa civile che hanno avuto come scenario la Reggia di Caserta.