Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Roma


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Dalla decadenza dell'Impero non si hanno notizie certe riguardanti un vero e proprio Corpo dei Pompieri a Roma.

Bisognera' arrivare al 1738, anno in cui il Governatore Filippo Buontolomonte emano' lo statuto dei Vigili romani, i Focaroli, il cui organico ammontava a 45 unita' scelte tra maestri muratori e maestri falegnami e coadiuvati da 20 facchini: dovevano portare, a mezzo di barili, l'acqua sul luogo dell'incendio dove veniva proiettata sul fuoco impiegando otto enormi siringhe, dette schizzatori.

Alle campane delle Chiese era affidato il compito di diffondere l'allarme in citta'.

Poi Napoleone, la conquista dell'Italia ed il carisma che le regie istituzioni d'oltralpe si portavano appresso, tra le spade e i cavalli.

Codici e apparati amministrativi si imitavano sul modello francese, il primo tentativo d'istituzionalizzazione dei servizi antincendi.

Nel 1810, il Barone De Tournon prefetto di Roma, riorganizzo' i vigili facendone un Corpo basato su personale permanente, composto da 25 artigiani.

Restaurato in Roma il Governo Pontificio, il Comando del Corpo venne assunto dal Marchese Origo che introdusse diverse innovazioni nelle attrezzature a disposizione dei vigili, tra le quali anche l'adozione di tute in amianto.

In seguito, il Comando dei Vigili passo' ad altri discendenti della nobilta' romana, tra i quali il Duca di Sermoneta e Michelangelo Caetani, che li diresse per trent'anni (1833-1863).

Nel 1849, durante l'assedio della Repubblica romana da parte delle Truppe Francesi, i vigili fecero prodigi nel reprimere gli incendi provocati dalle granate nelle fascine e nei gabbioni di tutto il sistema di difesa e tre di loro trovarono la morte mentre diciassette rimasero feriti.

Sotto il Pontificato di Pio IX il Corpo dei Vigili aveva in ruolo un Colonnello e 4 Ufficiali di Stato Maggiore mentre ciascuna Compagnia comprendeva 2 ufficiali 5 sottufficiali, 20 caporali, 9 trombettieri e 110 vigili.

Nel 1870, dopo l'entrata in Roma delle truppe italiane, il Corpo adotto' un pregevole elmo da parata, in ottone con cresta, il cui uso si diffuse presso i Pompieri di altre citta' italiane.

I Vigili romani prestarono la loro opera specifica in occasione del completamento dell'edificio della Basilica di San Paolo fuori le mura, riuscendo ad innalzare, in 16 minuti ciascuna, le 10 colonne, del peso di 60 tonnellate l'una, poste all'ingresso del complesso monumentale.