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La Sala Convegni Elveno Pastorelli, è dotata di un impianto video audio e di una tecnologia wireless di altissima qualità.

Vi è inoltre un tavolo mobile che all'occorrenza viene sollevato fino al soffitto, mediante un congegno semplice ed affidabile, per consentire di utilizzare il palcoscenico della sala. Ma il pezzo forte che rende questa sala di estremo interesse, sono gli affreschi del II sec. d.C. allestiti sulle pareti della stessa.

Si tratta degli affreschi, in ottimo stato di conservazione, rinvenuti nel 1933 durante i lavori di costruzione della caserma.

Furono infatti scoperti una serie di reperti, attribuibili ad un complesso di abitazioni private che insistevano sulle pendici del Quirinale, nella zona compresa tra le attuali via Piacenza e via Nazionale.

La buona conservazione degli affreschi era dovuta al fatto che le pareti di questo ambiente furono presto coperte dalla costruzione di un edificio sovrastante, che usò il livello edilizio più antico come fondazione.

Durante i recenti lavori di costruzione e allestimento della sala, grazie al coinvolgimento del Comune di Roma e della Sovrintendenza Comunale, gli affreschi rinvenuti nel 1933 e conservati in un deposito dell'Antiquarium del Celio, sono stati riportati nel luogo del loro rinvenimento, e affissi nelle pareti della Sala Pastorelli.

Uniti agli altri materiali con i quali è stata costruita la sala, legno di rovere, tufo, basalto e cotto, conferiscono all'insieme un armonico disegno che crea una suggestione tutta particolare, rendendo la sala particolarmente adatta per l'organizzazione di convegni, conferenze, presentazioni di libri, celebrazioni prestigiose.

Si sono già svolti all'interno della Sala Pastorelli diversi incontri d'interesse culturale o scientifico, come la presentazione di opere letterarie o lo svolgimento di convegni e conferenze a tema scientifico.