La tranquilla città di Ferrara è stata teatro di un incendio doloso nel quale perdono la vita una donna ed il suo coraggioso salvatore. La mattina del 25 gennaio, verso le dieci, in Via Contrari, da un deposito di mobili si videro uscire lingue di fuoco che lambirono ben presto l'intera facciata  della casa. Le fiamme però sembravano aver preso un certo vigore nell'interno dello stabile portandosi verso l'angusta Via Mazzini, che è posta parallelamente, dietro la strada suddetta. Il pericolo si faceva grave non solo per gli inquilini della casa, ma anche per gli edifici di Via Mazzini, tanto piu' che esistevano, lì presso, parecchie drogherie ove sono depositi di spirito e di petrolio. Inoltre gli stabili, in quei paraggi, antichi e male in gambe, avrebbero dato preda facile e gradita al fuoco. Si trattava dunque di isolare l'incendio e, contemporaneamente, trarre in salvo quelle persone che si trovavano nelle stanze dell'edificio in fiamme prospicenti la Via Mazzini. Un fumo asfissiante aveva colpito i pochi che ivi abitavano rendendo difficile anche ai pompieri, subito accorsi, l'opera provvidenziale di soccorso. Già una giovane donna puerpera era stata fatta discendere e alcuni altri avevano potuto togliersi al pericolo, quando una certa Bianca Pesaro di 36 anni apparve ad una finestra del secondo piano invocando aiuto. Con una scala a "crochet", un ardito pompiere, Alfredo Ricci, nonostante il pericolo e l'incalzante marea della folla curiosa che intralciava le operazioni, salì, fece sì che la donna gli si avvinghiasse al collo e cominciò la rischiosa discesa. Il nostro quadro rappresenta la triste scena  nel momento doloroso in cui, perduto l'equilibrio, salvatore e salvata precipitavano da piu' di dodici metri a terra, rimanendo la Pesaro morta sul colpo ed il Ricci in stato talmente grave da soccombere poche ore dopo.