Storia
CENNI STORICI - LE ORIGINI DEI VIGILI DEL FUOCO
Fin dai tempi più antichi della Repubblica, i Romani provvedevano allo spegnimento degli incendi mediante compagnie di servi pubblici (coorti di schiavi) distribuite alle porte e alle mura della città comandate dai Triunviri, che avevano anche il compito di sorvegliare la sicurezza della città durante la notte. L'affidabilità dell'organizzazione antincendi degli antichi Romani era tanto seria che il ritardo nell'intervento per lo spegnimento di un incendio, veniva severamente punito. In una citazione di Valeri tradotta, si legge:
Marco Malvio, Caio Lollio e Lucio Sestilio Triumviri, perché erano intervenuti in ritardo a spegnere un incendio divampato nella via Sagra, nello stesso giorno, dai Tribuni della plebe, furono condannati a morte.
L'Imperatore Augusto si rese conto che i pompieri erano molto importanti in quanto responsabili della sicurezza dal fuoco della città le cui case erano di legno, pertanto affidò l'incarico ad un corpo speciale: LA MILITIA VIGILIUM comandata dal PREFETTUS VIGILUM, che era una delle più alte cariche equestri.

Via VII Coorte a Roma - Resti di una postazione situata 8 metri sotto al piano stradale
CORPO DEI POMPIERI
Col Regio Decreto Legge del 10 Ottobre 1935 n. 2472 è stato istituito il Corpo Pompieri, posto alla diretta dipendenza del Ministero dell’Interno, e l’Ispettorato Centrale Pompieri che aveva funzioni di indirizzo tecnico e organizzativo. Il Corpo Pompieri si articolava sul territorio in Corpi Provinciali con sede nei capoluoghi di provincia e, per i centri più importanti, erano previsti Distaccamenti costituiti grazie al contributo obbligatorio dei comuni presenti all’interno della provincia stessa. L'Ispettorato Centrale, d’intesa con la Federazione Tecnica Italiana, introdusse la prima uniforme nazionale in panno blu.
Lo stesso decreto legge previde, sempre sotto il Ministero dell’interno, la creazione della Cassa Sovvenzioni Antincendi che aveva lo scopo di sovvenzionare i Corpi provinciali, organizzare particolari istituzioni di carattere generale e rimborsare allo Stato le spese per il trattamento, a qualsiasi titolo, del personale dell'Ispettorato centrale e del ruolo degli Ufficiali del Corpo Pompieri.


LA NASCITA DEL CORPO NAZIONALE
Con il Regio Decreto Legge 1021 del 16 giugno 1938, le denominazione pompiere è abolita in favore di quella di “Vigile del fuoco”.
Il 27 febbraio del 1939, con il Regio Decreto Legge n. 3333, nasce ufficialmente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La prima sede della neonata direzione generale fu istituita a Roma in Via Bertoloni n. 27 e doveva coordinare i 94 corpi provinciali numerati in ordine alfabetico e muniti di un proprio motto in latino: in questa occasione, il comando di Agrigento dovette cedere il n. 1 a Roma in cambio del 73. Il prefetto Alberto Giombini, nominato nel 1938, fu il primo Direttore Generale dei Servizi Antincendi. Fu Giombini, uomo di grande intelligenza e lungimiranza che, accompagnato dall’entusiasmo di giovani comandanti e ufficiali, diede al Corpo un’organizzazione efficiente e al passo con i tempi. Grazie alla Cassa Sovvenzioni Antincendi, invece, fu possibile ammodernare le sedi, il parco automezzi – fu introdotta la Targa unica VF – e acquistare nuove attrezzature e Motopompe.
COMANDO VV.F. DI CALTANISSETTA
Il CNVVF, sin dalla sua istituzione con legge 27 dicembre 1941 n° 1570, si componeva di corpi provinciali contraddistinti da una numerazione progressiva.
Al Corpo di Caltanissetta venne assegnato il numero:
19
e il seguente motto:
" In Flammis Flamma Cordis"
(tra le fiamme la fiamma del cuore)
La prima sede del Comando VV.F. di Caltanissetta ubicata in Via Xiboli, risale agli anni 40

L'attuale sede del Comando VV.F. di Caltanissetta è stato inaugurato il 4 dicembre del 1965


