Tecnici Manutentori Qualificati ai sensi del DM 1 settembre 2021 (decreto Controlli)
Il decreto del Ministro dell'interno 1° settembre 2021 stabilisce che gli interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti e le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio sono eseguiti da tecnici manutentori qualificati.
A tal fine il tecnico manutentore qualificato deve effettuare un percorso di formazione erogato da soggetti formatori, pubblici o privati.
Al termine del percorso di formazione, il tecnico manutentore qualificato deve essere sottoposto alla valutazione dei risultati dell’apprendimento.
I soggetti che alla data 25 settembre 2022 svolgono attività di manutenzione da almeno 3 anni sono esonerati dalla frequenza del corso di formazione e possono richiedere di essere sottoposti alla valutazione.
Con il superamento dell’esame si conclude il processo di valutazione e convalida con cui la commissione riconosce la qualifica di tecnico manutentore qualificato (TMQ).
L’obbligo di qualificazione dei tecnici manutentori decorre dalla data del 25 settembre 2025, secondo quanto indicato dal decreto del Ministero dell'Interno 13 settembre 2024.
L’istanza per ottenere la qualifica di tecnico manutentore deve essere presentata tramite il portale
La piattaforma restituirà al mittente, una volta verificata formalmente dall’operatore la presenza della documentazione prevista ed il pagamento sul sistema Pago PA, un documento di sintesi (Nulla Osta Transitorio). Questo documento consentirà a coloro che hanno presentato regolare istanza, di operare sul mercato in attesa che le sedi territoriali pianifichino, tramite il portale stesso, le prove di esame.
L’accesso al portale avviene mediante autentificazione digitale tramite SPID/ CIE, e consentirà di compilare l’apposito form web. La procedura guiderà il candidato nella compilazione della richiesta, fornendo evidenza di eventuali campi obbligatori e/o errori in fase di compilazione.
E’ consigliato al cittadino che intende qualificarsi come tecnico manutentore, prima di procedere alla presentazione dell’istanza, di prendere preventivamente contatto con la sede d’esame presso cui intende svolgere l’esame per gli adempimenti amministrativi correlati allo svolgimento dell’esame stesso.
Nella domanda il candidato, dopo aver indicato le proprie generalità, dichiara gli impianti, le attrezzature e i sistemi per i quali è in possesso delle conoscenze, competenze e abilità per poter effettuare i compiti e le attività di tecnico manutentore, e chiede l’ammissione all’esame, indicando la sede di esame ove chiede di essere valutato.
Il candidato che richieda la qualifica per più tipologie di impianti, attrezzature o sistemi, dovrà essere sottoposto ad esami distinti per ciascun ambito per il quale viene richiesta l’abilitazione, con valutazioni distinte e separate.
Sono previste due casistiche:
- CASO 1: richiesta di esame completo a seguito di frequenza di corso di formazione presso uno dei centri di formazione abilitati;
- CASO 2: richiesta di esame ridotto, con valutazione del solo curriculum e prova orale-pratica.
In fase di compilazione della domanda, l’utente potrà inserire uno o più presidi.
Per ciascun presidio selezionato, il cittadino dovrà scegliere una sede tra quelle disponibili per presidio indicato e specificare in quale caso d’esame rientra (caso 1 o caso 2) per procedere poi ad inserire gli allegati richiesti.
Per completare la richiesta, il candidato dovrà verificare la correttezza dei dati inseriti e provvedere al pagamento della marca da bollo e del contributo amministrativo tramite PagoPA.
Infine, confermando sul portale la richiesta, la stessa sarà trasmessa automaticamente alla Direzione VF Lombardia.
In caso di esito positivo della valutazione dei requisiti, la Direzione VF Lombardia registra il candidato nell’elenco pubblico e rilascia tramite portale il Nulla Osta Transitorio (NOT). Per ogni presidio, e quindi per ciascuna sotto-richiesta, sarà associato un NOT univoco identificato automaticamente dal sistema.
La Direzione VF Lombardia , qualora siano necessarie integrazioni, può generare tramite portale apposita nota, che sarà trasmessa al candidato.
Qualora le integrazioni fornite dal richiedente non risultino conformi a quanto richiesto in fase di accettazione della domanda, la Direzione VF Lombardia potrà procedere, tramite portale, al diniego della richiesta ovvero richiedere ulteriori integrazioni.
Si rammenta che le strutture centrali e territoriali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco potranno effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni allegate alle istanze pervenute, ai sensi dell'art. 71, comma 1, D.P.R. 445/2000.
Elenco dei presidi antincendio:
P.1 - ESTINTORI D’INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
P.2 - RETI IDRANTI ANTINCENDIO
P.3 - PORTE RESISTENTI AL FUOCO (PORTE TAGLIAFUOCO)
P.4 - SISTEMI AUTOMATICI A SPRINKLER
P.5 - IMPIANTI DI RIVELAZIONE E ALLARME INCENDIO
P.6 - SISTEMI DI ALLARME VOCALE PER GESTIONE EMERGENZA (EVAC)
P.7 - SISTEMI DI SPEGNIMENTO AD ESTINGUENTE GASSOSO
P.8.1 - SISTEMI DI EVACUAZIONE NATURALE DI FUMO E CALORE (SENFC)
P.8.2 - SISTEMI DI EVACUAZIONE FORZATA DI FUMO E CALORE (SEFFC) E SISTEMI DI VENTILAZIONE ORIZZONTALE DEL FUMO E DEL CALORE (SVOF) 
P.9 - SISTEMI A PRESSIONE DIFFERENZIALE
P.10 - SISTEMI A SCHIUMA
P.11 - SISTEMI DI ESTINZIONE AD AEROSOL CONDENSATO
P.12 - SISTEMI A RIDUZIONE DI OSSIGENO
P.13 - SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA
P.14 - SISTEMI A POLVERE
