"Mar de Molada", domenica scorsa il primo dei quattro monologhi di Marco Paolini sull'ambiente e i rischi climatici
Si è svolta domenica scorsa alla Malga Ciapela, nel comune di Rocca Pietore (BL) il primo dei quattro monologhi di “Mar de Molada” di Marco Paolini. Il progetto sviluppato per narrare il legame tra Venezia e le montagne raccontando i fiumi e risvegliando l’attenzione dei cittadini nei confronti del rischio idrogeologico, del rischio siccità, del rapporto stretto tra consumo di suolo e acqua, da considerare non più come risorse inesauribili ma come elementi preziosi. La tempesta Vaia è partita dal mare, l’acqua calda l’ha caricata di energia che si è scaricata sulla montagna. Il flusso dell’aria ha fatto al contrario la strada del flusso dell’acqua. Così nasce l’idea di raccontare i luoghi attraverso un flusso, un percorso a quattro tappe che usando le parole mette insieme i pensieri che testimoniano il nostro legame a terra e acqua. Un viaggio che parte dalla Marmolada, per arrivare al mare Adriatico. È il viaggio di una barca di carta che partendo dal rio Pettorina attraversa il Veneto orientale fino alla nuova foce del Piave, dopo il letto artificiale costruito dai veneziani 400 anni fa.
Nei monologhi, accompagnati da Patrizia Laquidara, dal Coro delle Cicale di Giuseppina Casarin e dal Coro Popolare della Fabbrica del Mondo, i Vigili del fuoco, protagonisti dei soccorsi dopo le catastrofi ambientali e per accorciare le distanze con il pubblico, hanno preso parte attiva alle rappresentazioni teatrali. Domenica sono stati presenti il comandante dei Vigili del fuoco di Belluno, Matteo Carretto, e quattro Vigili volontari del distaccamento di Caprile. Tra i temi raccontati nel monologo, le ere glaciali per passare poi alle bonifiche, all'uso idroelettrico, la tragedia del Vajont, la bassa portata del Piave, ridotta ad un decimo rispetto a quello di inizio secolo e l'urbanizzazione a ridosso del Piave che espone le popolazioni al rischio esondazione.
Prima dello spettacolo, scienziati dell'Ambiente hanno illustrato gli aspetti rilevanti del monologo a seguire e inquadrano, con informazioni dell'ambiente circostante, i temi che poi, con diversa movenza, verranno esposti da Marco Paolini. Domenica erano presenti la climatologa Elisa Palazzi e il geologo Emiliano Oddone.
Le prossime date di "Mar de Molada: Storie di Crode, Rive, Grave, Palù. Arzeri, Valli, Idrovore, Aqua e Tera fra Venezia e Piave" alla Certosa di Vedana il 21 Settembre 2024, a Grave del Piave, Pederobba (TV) il 28 Settembre 2024 e a Prati di Vallevecchia, Caorle (VE), il 5 Ottobre 2024.