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pubblicato il 27 settembre 2021  

Prato, esercitazione di soccorso inclusivo a Montemurlo

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Sabato 25 settembre sono scese in campo oltre 150 persone di varie squadre di soccorso (Vigili del Fuoco, Misericordia, Soccorso Alpino e protezione civile comunale) impegnate nella simulazione del recupero di un gruppo di escursionisti con disabilità neuro cognitive e dello spettro autistico dispersi sulla collina montemurlese; dieci le persone disperse: due accompagnatori e otto ragazzi con varie tipologie di disabilità.
Viene messa in moto la macchina dei soccorsi e attivato il piano prefettizio per la ricerca dei dispersi, sotto il coordinamento dei Vigili del fuoco. In poco tempo viene allestito il posto di comando avanzato e le squadre di ricerca entrano in azione.
Questa è la simulazione che ha dato il via a “Soccorso senza frontiere”, la grande esercitazione di gestione dell'emergenza sanitaria e di protezione civile inclusiva per il soccorso e la ricerca di persone con disabilità neuro-cognitive e dello spettro autistico. Un momento formativo ed addestrativo, promosso dalla Misericordia di Montemurlo, al quale hanno aderito i Vigili del fuoco del Comando di Prato e il Comune di Montemurlo.
47 i vigili del fuoco impegnati tra squadre di terra e personale dei nuclei specialistici regionali (SAPR, nucleo elicotteri, cinofili), a cui si sono unite squadre di protezione civile, dell'emergenza sanitaria della Misericordia di Montemurlo, Prato e Pistoia.
“Con Soccorso senza frontiere, Montemurlo è diventato il cuore della protezione civile regionale. – sottolinea il sindaco Simone Calamai - Un'esercitazione di alto livello, pienamente realistica che ha messo insieme tutto sistema del volontariato e delle associazioni della protezione civile comunale, della Misericordia e dei Vigili del fuoco. Una straordinaria opportunità per imparare a gestire il soccorso a persone con fragilità neuro-cognitive».
L’obiettivo è stato quello di migliorare la catena del soccorso e far crescere l’esperienza di operatori e volontari che si trovano quotidianamente a svolgere operazioni di pronto intervento in situazioni particolari e complesse. Sul campo è stata testata anche una forma di comunicazione speciale con l'utilizzo di immagini, pensata per interagire efficacemente con persone con fragilità come nel caso dei disturbi dello spettro autistico.
All'esercitazione erano presenti anche alcuni osservatori del Ministero dell'Interno e Stefano Zanut,vigile del fuoco, esperto nazionale di soccorso inclusivo. «Attraverso questa esercitazione abbiamo avuto modo di sperimentare sul campo il piano di ricerca dispersi. - spiega la comandante di Prato, Maria Francesca Conti - Un soccorso tecnico multidisciplinare composto dai nuclei di topografia applicata al soccorso, i droni, l'elicottero, le squadre di terra, i cinofili che ha permesso la sperimentazione della nuova attrezzatura Dedalo (strumento per localizzare cellulari anche in assenza di rete n.d.r). L'esercitazione ha rappresentato il volano per una sperimentazione più ampia».
A fine pomeriggio nel parco di Villa Giamari si è svolto il debriefing, momento conclusivo dell'esercitazione durante il quale, alla presenza del Prefetto Adriana Cogode, sono state tirate le conclusioni della giornata formativa, mettendo in luce i punti di forza e quelli di caduta sui quali lavorare per essere pronti a intervenire sull'emergenza in maniera sempre più veloce, efficiente e efficace.

  

     

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