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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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La storia: il riadeguamento


Capitolo 1

Logo dei Vigili del FuocoUn vero e proprio riadeguamento normativo ed organizzativo del servizio antincendi avviene solo nel 1961. Fino a questo anno, infatti, non si hanno norme significative, ad esclusione della Legge n. 913 del 13 ottobre del 1950, in cui si disponeva che il Corpo era autorizzato a reclutare ogni anno vigili volontari ausiliari fra coloro che erano tenuti a rispondere alla chiamata alle armi per obbligo di leva, a domanda degli interessati e con nulla osta da parte delle competenti autorità militari, nella misura del 10% degli organici permanenti, che negli anni successivi sarà aumentata. Questi volontari, come oggi, dopo un corso di addestramento presso le Scuole Centrali Antincendi, assumevano servizio presso i Corpi provinciali. Terminato il periodo di leva erano collocati in congedo ed il servizio effettuato poteva costituire un titolo di preferenza nei concorsi per l'assunzione in ruolo nell'organico permanente del Corpo. L'obiettivo di questa legge era quello di creare una riserva continua di personale addestrato, con un grado di esperienza operativa sufficientemente adeguata per entrare a pieno titolo nell'Organizzazione.

è solamente con la Legge n. 469 del 13 maggio del 1961 che si attua un nuovo tipo di organizzazione negli aspetti fondamentali tuttora esistente. Sono soppressi i singoli Corpi provinciali e la Cassa Sovvenzioni Antincendi, i cui patrimoni passano allo Stato, e si istituisce un unico Corpo nazionale a carattere civile. Quest'ultimo viene organicamente suddiviso in Comandi provinciali, Distaccamenti e Posti di vigilanza, secondo la vecchia disposizione dei Corpi provinciali. A detta strutturazione si affianca una novità importante, indice del mutamento organizzativo complessivo: vengono istituiti gli Ispettorati di zona, regionali e interregionali, che hanno il compito di realizzare il coordinamento funzionale dei Comandi provinciali. Le norme riguardanti i compiti dei Comandi restano le stesse, con una insistenza maggiore sulle responsabilità inerenti la prevenzione incendi, così come vengono ribadite quelle inerenti il personale.

Quella che invece risulta essere fortemente innovativa è la caratterizzazione civile del Corpo, con la conseguente applicazione per tutti coloro che sono in organico delle norme inserite nel Testo unico degli impiegati civili dello Stato, cioè il D.P.R. n. 3 del 1957. Nello stesso anno si completano le norme riguardanti il personale, con la Legge n. 1169 del 31 ottobre 1961, mediante la quale viene istituito il Ruolo Tecnico Antincendi, comprendente una carriera direttiva ed una carriera di concetto. Non viene più richiesto il requisito di Ufficiale delle Forze Armate né quello dell'esercizio della professione. Una ulteriore modifica dei servizi Antincendi viene attuata in seguito alle calamità naturali che funestano il Paese negli anni sessanta, con la Legge n. 996 dell'8 dicembre del 1970, inerente Norme sul soccorso e l'assistenza delle popolazioni colpite da calamità. Con questa legge la Direzione Generale dei Servizi Antincendi, presso il Ministero dell'Interno, assunse la denominazione di Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi e le strutture del Corpo, pur mantenendo le attribuzioni previste furono così riordinate: Ispettore generale capo, Servizio tecnico centrale, Scuole centrali antincendi e di protezione civile, Centro studi ed esperienze, Ispettorati regionali ed interregionali, Comandi provinciali, Distaccamenti e Posti di vigilanza, Colonne mobili regionali di soccorso.

A latere di queste strutture viene istituito anche un Servizio Sanitario del Corpo ed un Servizio ginnico-sportivo. Rispetto alla specifica situazione di calamità, oggetto principale della legge, il Corpo è tenuto ad assicurare gli interventi tecnici urgenti e l'assistenza di primo soccorso alle popolazioni colpite. Per questo motivo sono istituiti dei reparti mobili di immediato impiego, adeguatamente e specialisticamente attrezzati. Il Corpo viene dotato di un Servizio Telecomunicazioni costituito da un Centro Radio e da Laboratori Radio Regionali ed Interregionali. Detto Servizio congiunge, per le vie dell'etere, i Comandi da un estremo all'altro dell'Italia ed allaccia le Sedi con gli automezzi eventualmente operanti nelle località sinistrate. Una caratterizzazione più marcatamente civile dei servizi espletati dai Vigili del Fuoco viene data mediante la Legge n. 850 del 27 dicembre 1973. Con essa vengono ristrutturati i ruoli del personale e sono specificate nuove figure professionali del Servizio ginnico-sportivo e del Servizio sanitario. Viene inoltre introdotto per la prima volta in organico personale del ruolo amministrativo-contabile con funzioni di supporto all'attività del Corpo stesso.

Scompaiono le vecchie denominazioni di origine militare del personale permanente operativo, che vengono sostituite con altre, più attinenti al servizio civile. Non esistono più Ufficiali, Sottufficiali ecc., ma Ingegneri, Geometri o Periti del ruolo tecnico, Capi reparto, Capi squadra e Vigili. La Legge n. 930 del 23 dicembre 1980 è un nuovo importante complesso di norme che regolano l'Organizzazione dei Vigili del Fuoco. Con essa si specifica che il Servizio Tecnico Centrale deve predisporre l'elaborazione e l'aggiornamento della normativa nazionale in materia di prevenzione ed interventi aeroportuali, partecipando alla formulazione delle norme internazionali in tema di prevenzione ed interventi aeroportuali, nonché predisporre programmi di addestramento, di acquisto macchinari e materiale tecnico.


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