Storia
La storia dei Vigili del fuoco ha radici millenarie. La sua nascita si può far risalire all’istituzione della Militia Vigilum dell’Imperatore Augusto. Da allora, attraverso l’evoluzione di nuove professionalità e dalle esperienze spesso nate durante e a seguito di gravi eventi calamitosi, il Corpo Nazionale è diventato, per come lo conosciamo oggi, un vero e proprio unicum nel panorama internazionale dei Vigili del Fuoco.
Cenni storici del Comando
Il 1° giugno 1860 la Regia Città di Brescia respirava da una manciata di mesi l’aria nuova della libertà conquistata a caro prezzo durante le lunghe e travagliate vicende risorgimentali.
La Giunta municipale guidata dal Sindaco Diogene Valotti, propose l’Istituzione del “Corpo dei Civici Pompieri” con le insegne della Leonessa. La città contava allora circa 40.000 abitanti e necessitava dell’esistenza di un corpo pronto a intervenire soprattutto in caso di incendi. In prima analisi si ipotizzò la destinazione ad uso caserma di un locale posto dietro la Loggia, e in attesa di una sua riqualificazione, sembrò buona l’ipotesi di collocazione della caserma in via San Giuseppe con a capo il primo vero Comandante Luigi Nava.
La costituzione definitiva del corpo, porta la data del 13 maggio 1861 con la formazione di 18 pompieri, due caporali e un sergente istruttore Giovanni Lucini, posto sul piano amministrativo alle dipendenze dell’Ispettorato dell’Annona.
L’impiego dell’allora corpo non era esclusivamente e strettamente legato a scenari di intervento di “soccorso tecnico urgente”, ma alla bisogna si richiedeva il loro intervento anche per servizi di ordine pubblico, riscossione dell’annona e guardia municipale.
L’attività era garantita da pompe montate su carri trainati da uomini o cavalli, scale a pantografo, biciclette modificate e quant’altro era all’epoca disponibile.
La prima autopompa venne fornita dalla Ditta Garages Riuniti Fiat-Alberti-Storero (TO), motore FIAT 20 HP con una velocità di 30 Km/h, che è stata condotta dal primo pompiere abilitato di Brescia nel 1909 caposquadra Achille Sorlini.
Non mancarono subito occasioni importanti per evidenziare l’efficienza e la preparazione dei pompieri bresciani, come in occasione di un incendio divampato presso il Teatro Grande di Brescia una sera dell’agosto del 1903 e, successivamente, presso le Officine TOGNI nel luglio del 1911 dove partì un grosso incendio.
Prestigio e onore furono subito conquistati dalla partecipazione dei Pompieri di Brescia in occasione del disastroso terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, dove ottennero numerosi riconoscimenti per l’opera prestata in soccorso alla popolazione.
Nel 1929 fu assegnata la prima Autoscala MAGIRUS BERGOMI con la volata di 26 mt.
Negli anni ’30 la sede del Corpo fu spostata nella nuova caserma di Via Donegani, dove rimase fino alla fine degli anni ’80.
Nel ventennio fascista e durante gli anni bui della guerra, non mancarono occasioni per far conoscere alla cittadinanza la preparazione e la professionalità dei pompieri civici, attraverso imponenti esercitazioni e simulazioni di attacchi aerei e di interventi dei pompieri a protezione della popolazione in seguito a i bombardamenti.
Nel 1941 la Legge 1570 istituiva il “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” con DM 02/39, sciogliendo di fatto i singoli “Corpi dei Pompieri Civici” e creando i Corpi dei Vigili del Fuoco coordinati da una Direzione Generale dei Sevizi Antincendio con sede a Roma e trasformando così i “Pompieri” in “Vigili del Fuoco “.
Ad ogni Corpo d’Italia venne attribuito un numero progressivo, e a Brescia, fu assegnato il numero “16” posto all’interno del fregio, costituito da una fiamma con due asce incrociate, ed un motto che per Brescia è “IGNIS FUROREM DOMANT” – “DOMANO LA FURIA DEL FUOCO”.
Particolare curioso è che durante la guerra dopo l’08 settembre ‘43 e la costituzione della Repubblica Sociale di Salò, Brescia si trovò divisa in due tra tedeschi e truppe alleate, e si vennero a costituire il Distaccamento Porta Venezia e un Distaccamento Rezzato zona Sud in mano agli alleati, che lavorava quasi in contrapposizione, a pochi chilometri di distanza, dal Comando di via Donegani sotto l’occupazione dei tedeschi e della neo nata Repubblica di Salò.
Il 02 giugno 1951 in occasione della Festa della Repubblica, venne conferita alla bandiera del 16° Corpo dei Vigili del Fuoco di Brescia la medaglia di bronzo al Valor Civile, per essersi distinto nelle innumerevoli operazioni di soccorso durante la Seconda Guerra mondiale.
Dal dopoguerra i Vigili del Fuoco seguendo il progresso tecnologico, si sono attrezzati di Autopompe moderne, Autoscale, Autogru, mezzi leggeri, divise e attrezzature sempre più idonee e rispondenti, alle continue esigenze di trasformazione del paese e della società civile, e alla voglia di riscatto e di benessere che seguì gli anni della guerra.
Particolare importanza ebbe la costituzione di “squadre celeri” composte da 4 unità che con mezzi piccoli e veloci raggiungevano tempestivamente lo scenario d’intervento, e predisponevano tutto per il successivo arrivo delle autopompe.
Interventi rilevanti nel Dopoguerra
- Nell’ottobre del ’56 Incendio di un magazzino di vernici e acqua ragia del “COLORIFICIO BRESCIANO” sito in Vicolo Stazione Brescia;
- Nell’ aprile del’ 58 una Alfa Giulietta proveniente da Salò ad alta velocità ha rotto la protezione ed è volata giù dal ponte sul Chiese che è situato al centro di Gavardo;
- Negli anni ’60 grazie alla ripresa economica e all’ apertura di nuove aziende con il boom economico, numerosi incidenti stradali causati da autocisterne e da camion che trasportando quotidianamente, merci di ogni genere, hanno creato non pochi problemi alla viabilità provinciale.
- Nel gennaio del ’60 un grosso incendio è divampato presso i “MAGAZZINI GENERALI” situati in Via Don Bosco/Via Dalmazia, nel quale a causa del forte calore si sono fuse numerosissime forme di formaggio in deposito per la stagionatura, producendo molto grasso e colonne di fumo nero che hanno per diverse ore impegnato le squadre di Vigili del Fuoco accorse proprio nel giorno della festa del 20° anniversario di istituzione del Corpo Nazionale;
- Nel ‘60 lungo la linea ferroviaria MI/VE, un treno rapido si è scontrato frontalmente ad alta velocità con un treno merci fuoriuscito dalle rotaie, si contarono quattro morti e numerosi feriti trasportati agli SPEDALI CIVILI di Brescia in gravissime condizioni;
- In quegli anni, tantissime cascine trasformate in ditte e fonderie, a causa dell’utilizzo del gas, hanno subito esplosioni o incendi a volte anche mortali;
Partecipazioni a calamità Nazionali
I Vigili del Fuoco di Brescia hanno partecipato a tutte le calamità nazionali che hanno colpito il nostro paese dal 1960 fino ad oggi, per ricordare il disastro della diga del Vajont nel 1963, il terremoto del Friuli nel 1976, terremoto in Irpinia nel 1980, terremoto Umbria e Marche nel 1997 – Alluvione di Sarno 1998, terremoto di Salò 2004, terremoto dell’L’Aquila 2009, terremoto dell’Emilia Romagna 2012.
Altro grosso impegno che hanno sostenuto in Centro Italia con l’ultimo terremoto del 24 agosto 2016 tra i Comuni di Amatrice, Rieti, Norcia, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto - la tragedia di RIGOPIANO dove una valanga si è abbattuta su un Albergo in Abruzzo il 18/01/2017 causando la morte di 29 persone con 11 dispersi.
Infine il crollo del Ponte MORANDI di Genova il 14/08/2018 che ha causato la morte di 43 persone.
Hanno prestato senza sosta la loro opera dal disastro del monte Toc, alla devastazione dell’Irpinia, dalla casa dello studente e del tribunale a L’Aquila e fino all’Hotel Roma ad Amatrice, dall’Hotel Rigopiano al ponte Morandi, salvando vite ma recuperando anche corpi, sempre con impegno e spirito di dedizione, abnegazione e sacrificio verso il prossimo, che li caratterizza e li contraddistingue da sempre.
Cronologia dei Comandanti
Di seguito la cronologia dei Comandanti:
I COMANDANTI |
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Ing. Francesco Segala |
04/1937 - 10/1940 |
Ing. Umberto Vittorio Rossi |
10/1940 - 01/1944 |
Ing. Cesarino Fazzi |
09/01/1944 - 05/1945 |
Ing. Franco Zamboni |
03/05/1945 - 07/1945 |
Ing. Severino Sterzi |
16/06/1945 - 11/1949 |
Ing. Giovanni Inzerillo |
25/11/1949 - 04/1956 |
Ing. Primo Ghislangoni |
10/04/1956 - 08/1956 |
Ing. Riccardo Sorrentino |
25/08/1956 - 06/1960 |
Ing. Raffaele Anglesio |
03/06/1960 - 08/1964 |
Geom. Giovanni Cattaneo -ff- |
09/1964 - 02/1965 |
Ing. Francesco Sarullo |
03/1965 - 07/1969 |
Ing. Federico Fondelli |
08/07/1969 - 06/1971 |
Ing. Adriatico Chiezzulin |
07/06/1971 - 09/1975 |
Geom. Giovanni Cattaneo -ff- |
09/1975 - 16/09/1975 |
Ing. Rosario Malara |
17/09/1976 - 01/1993 |
Ing. Luigi Corbo -REGGENTE- |
06/01/1993 - 03/1993 |
Ing. Luigi Biscardi |
25/03/1993 - 31/07/2003 |
Ing. Bruno Nicolella |
01/08/2003 - 31/08/2004 |
Ing. Cosimo Pulito |
01/09/2004 - 31/07/2005 |
Ing. Claudio Manzella |
01/08/2005 - 28/02/2007 |
Ing. Salvatore Buffo |
12/03/2007 - 01/03/2011 |
Ing. Pernicola Padone -reggente- |
02/03/2011 - 31/07/2011 |
Ing. Settimio Simonetti |
01/08/2011 - 15/09/2014 |
Ing. Giulio De Palma |
16/09/2014 - 14/09/2016 |
Ing. Agatino Carrolo |
05/09/2016 - 26/05/2019 |
Ing. Natalia Restuccia |
27/05/2019 - 28/06/2020 |
Ing. Enrico Porrovecchio |
29/06/2020 - 20/08/2023 |
Ing. Luigi Giudice |
21/08/2023 |