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Storia

La storia dei Vigili del fuoco ha radici millenarie. La sua nascita si può far risalire all’istituzione della Militia Vigilum dell’Imperatore Augusto. Da allora, attraverso l’evoluzione di nuove professionalità e dalle esperienze spesso nate durante e a seguito di gravi eventi calamitosi, il Corpo Nazionale è diventato, per come lo conosciamo oggi, un vero e proprio unicum nel panorama internazionale dei Vigili del Fuoco.

Cenni storici del Comando

A Piacenza, nei tempi antichi, l’estinzione degli incendi era probabilmente affidata alla “buona volontà” dei cittadini, volontà che nel 68 d.c. non fu sufficiente ad impedire la distruzione del grande anfiteatro situato fra la città ed il fiume PO. Anfiteatro che viene bruciato per ordine del Generale Cecina, al servizio di Vitellio, nella sua lotta contro Ottone, per la gestione dell’Impero romano alla morte di Augusto.

Per parecchi secoli l’estinzione degli incendi viene garantita mediante l’utilizzo di secchi in giunco rivestiti di cuoio e l’intervento dei “volontari” viene allertato mediante suono a martello delle campane.

Gli incendi dovevano essere frequenti stante il fatto che le abitazioni erano per lo più costruite in legno e in esse l’utilizzo del fuoco, sia per cottura dei cibi che per riscaldamento invernale, non era facilmente gestibile.

E’ cosi che nell’anno 1250 nasce la prima “norma di prevenzione incendi”: il coprifuoco. A una certa ora della sera tutti i fuochi dovevano essere spenti e coperti di cenere, per evitare l’insorgere di incendi.

Una prima nota ufficiale sugli “antenati” dei Vigili del Fuoco piacentini si trova in una ”grida” del gennaio 1624, a firma del Governatore Giuluo Borsotti, nella quale si obbligano facchini, mugnai e brentori ad accorrere sul luogo dell’incendio per estinguerlo. I mugnai in quanto conoscitori dei numerosi canali e rivi d’acqua che attraversavano la città, i brentori in quanto possedevano le “brente”, recipienti per il trasporto del vino, pertanto idonee a trasportare l’acqua per l’estinzione dell’incendio ed infine i facchini in quanto persone robuste e nerborute, pertanto in grado di sopportare notevoli sforzi fisici  nelle operazioni di estinzione.

Il timore degli incendi è comunque sempre presente, come lo dimostra l’avviso emanato il 12 luglio del 1784 dall’allora Governatore Parolini, rappresentante di Don Ferdinando di Borbone, inerente il divieto all’uso di palloni aerostatici ad aria rarefatta e di quelli composti d’aria infiammabile.

Nel 1809, con l’inaugurazione dell’illuminazione della pubblica via voluta da Napoleone, si ha u prodromo del Corpo dei Vigili del Fuoco: all’art. 17 del regolamento deli “Illuminatori” viene disposto che i preposti al servizio di illuminazione facciano anche servizio di pompieri per l’incendio.

Occorre giungere al 24 gennaio 1828 perché la seconda moglie di Napoleone, Maria Luigia, Principessa Imperiale ed Arciduchessa d’Austria, Duchessa di Parma e Piacenza e Guastalla, ecc. istituisca con una “risoluzione sovrana” la “ Compagnia di Pompieri in Piacenza”, il cui primo Comandante fu il Capitano Francesco Pellizzari, militare, di cui non è nota l’arma.

La “Compagnia” cosi istituita proseguirà fino all’anno 1860-1961, quando il Ministro dell’Interno ordina che le “Guardie del Fuoco e pompieri” cessino di essere comandate da Ufficiali militari, assegnando anche una divisa speciale ai pompieri. Nasce cosi il “Corpo dei Civici pompieri” il cui primo Comandante fu il “macchinista” Bonifazio Mazza.

(notizie tratte dal libro “Piacenza non brucia” ed. Tip.le.co, anno 1985, redatto dai colleghi Cremonesi, Sozzi e con il supporto della Sig.ra Mazzoni)

 

Tutto rimane immutato fino all’anno 1935 quando viene istituito il Corpo Pompieri, distinto in Corpi provinciali alle dipendenze del Ministero dell'Interno, con D.L. 10 ottobre 1935,n. 2472.

Successivamente, con la legge 1021 del giugno 1938, fu introdotta la denominazione di "Vigile del Fuoco" in sostituzione di "pompiere".

Con il Regio Decreto 27 febbraio 1939 n. 333, il Corpo pompieri assumeva la denominazione di "Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".

Con la Legge 1570 del 1942 sono emanate le “Nuove Norme per l’Organizzazione dei Servizi Antincendi”.

Con la Legge n. 469 del 13 maggio 1961 i Vigili del Fuoco diventano statali, attuando un nuovo tipo di organizzazione, tuttora esistente negli aspetti fondamentali.

Sono soppressi i singoli Corpi provinciali e si istituisce un unico Corpo nazionale a carattere civile, che viene suddiviso in Comandi provinciali, Distaccamenti e Posti di vigilanza, secondo la vecchia disposizione dei Corpi provinciali.

Non si hanno notizie precise inerenti le “Sedi” dei pompieri di Piacenza, in quanto è particolarmente articolata la storia della città, delle sue necessità inerenti gli insediamenti abitativi, industriali ecc.; per non parlare poi dei due conflitti bellici mondiali che, per necessità, ne hanno visto anche lo spostamento al di fuori della cerchia urbana per non incorrere in possibili bombardamenti.

E’ in occasione della emanazione del Regio Decreto del 09 marzo 1936 che il personale e le attrezzature trovano una Sede definitiva in Via Beverora 53, attuale sede del liceo statale “Colombini”.

Successivamente, a seguito dell’espansione e riorganizzazione urbanistica della città, l’Amministrazione Provinciale di Piacenza realizzò una nuova Sede della caserma dei Vigili del Fuoco che li ospitò dal 1965, in Via Dante Alighieri 109/111 fino al maggio 2013, anno dell’ulteriore spostamento nell’attuale Sede di Strada Valnure 9.

Cronologia dei Comandanti:

Comandanti della Compagnia Pompieri in Piacenza

(dalla Risoluzione Sovrana della duchessa Maria Luigia del 24.1.1828)

cap. Francesco PELLIZZARI

dal 24.1.1828 al 1838

cav. Giovanni SOZZI

dal 10.3.1838 al1849

cap. Ferdinando HAZON

dal 19.6.1849 al 1850

cap. Felice GANNA

dal 1851 al 1860

ten. Paolo COMBLE (f.f.)

dal 1860 al 1861

macch. Bonifazio MAZZA (f.f.)

dal 1861 al 1861

Comandanti del Corpo Civici Pompieri di Piacenza

(dal 1861)

macch. Bonifazio MAZZA (f.f.)

dal 1861 al 1864

cav. prof. Bernardino MASSARI

dal 25.6.1864 al 1980

ing. Giovanni PERRAU

dal 1890 al 7.3.1914

ing. Alessandro FERRARI

1.4.1914 al 1922

ing. G. CERVINI

dal 1922 al 1925

cap. Tommaso FOTI

dal 1925 al 1929

cap. Luigi MANFREDI

dal 1929 al 1935

Comandanti del Corpo Provinciale dei Pompieri di Piacenza

(dal Regio Decreto Legge n. 2472 del 10.10.1935)

cap. Luigi MANFREDI

dal 1935 al 1936

geom. Gaetano PEVERI

dal 1936 al 27.2.1939

Comandanti del Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza

(dal Regio Decreto Legge n. 333 del 27.2.1939)

geom. Gaetano PEVERI

dal 27.2.1939 al 2.7.1943

geom. Umberto DE ZARDO

dal 1943 al 1947

geom. PRIGNACCA 

dal 1947 al 1949

geom. Arturo BATTARA

dal 1949 al 1953

ing. Alessio SCIRÈ

dal 16.12.1953 al 5.3.1958

ing. Enrico RINDONE

dal 5.3.1958 al 1961

Comandanti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza

(dalla Legge n. 469 del 13.5.1961)

ing. Enrico RINDONE

dal 1961 al 17.4.1966

ing. Angelo TUDISCO

dal 4.1966 al 6.1971

ing. Eligio PALAZZO

dal 6.1971 al 7.7.1973

ing. Giorgio MARINI

dal 7.7.1973 al 18.11.1974

ing. Dario D’AMBROSIO

dal 18.11.1974 al 6.1.1997

ing. Giovanni DI IORIO (reggente)

dal 6.1.1997 al 17.1.2000

ing. Roberto LUPICA

dal 17.1.2000 al 15.5.2001

ing. Antonino CASELLA (reggente)

dal 15.5.2000 al 11.2.2002

ing. Giuseppe LOMORO (reggente)

dal 11.2.2002 al 30.8.2004

arch. Fabrizio PICCININI (reggente)

dal 30.8.2004 al 15.5.2005

ing. Danilo PILOTTI (reggente)

dal 15.5.2005 al 12.9.2005

ing. Guglielmo GUGLIELMI

dal 12.9.2005 al 11.11.2007

ing. Luigino ERCOLI (reggente)

dal 11.11.2007 al 17.11.2008

ing. Giuseppe DE ROSSI

dal 17.11.2008 dal 31.8.2010

ing. Francesco SCRIMA (reggente)

dal 31.8.2010 al 1.3.2011

ing. Mariano TUSA

dal 1.3.2011 al 1.9.2011

ing. Francesco MARTINO

dal 1.9.2011 al 27.5.2019

ing. Danilo PILOTTI

dal 27.5.2019 al 30.11.2023

ing. Pier Nicola DADONE

dal 20.12.2023

La storia del Corpo

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