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Storia

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Cenni storici

Dall'istituzione a oggi ...

 

La Direzione Regionale Vigili del Fuoco del Piemonte nasce, con il nome di “Ispettorato di zona”, il 13 maggio 1961 tramite l’emanazione della Legge N° 469 inerente l’”Ordinamento dei servizi antincendi e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco”. L’articolo 10 della legge definisce che il Corpo Nazionale VVF è suddiviso in Comandi provinciali, distaccamenti e posti di vigilanza; inoltre prevede la possibilità di istituire Ispettorati di zona con il compito di coordinare i Comandi provinciali.

Attraverso un successivo decreto del Ministero dell’Interno viene stabilito il numero, le sedi, le circoscrizioni territoriali degli ispettorati di zona, in relazione a determinati parametri quali:

  • le esigenze delle zone interessate tenendo conto dello sviluppo industriale;

  • della distanza da altre sedi dei servizi antincendi;

  • della natura dei luoghi e degli interventi effettuati nell'ultimo quinquennio.

In seguito all’emanazione del suddetto decreto, l’ispettorato di zona assume la denominazione di “1a Zona Antincendio di Torino”. La prima sede è a Torino, in Corso Dante angolo Corso Turati.

 

Trascorrono all’incirca dieci anni, quando l’8 dicembre 1970 la Legge N° 996 inerente le “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità”, introduce il nuovo ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’articolo 8, al punto e), istituisce l’Ispettorato Regionale o Interregionale”. Agli ispettori regionali o interregionali vengono conferiti vari compiti tra i quali:

  • il coordinamento delle attività dei comandi provinciali inerenti i servizi antincendi e di protezione civile;

  • l’esercizio del comando della colonna mobile di soccorso costituita nell'ambito dell'ispettorato, curandone l'organizzazione, l'addestramento e l'impiego;

  • lo svolgimento delle funzioni ispettive generali loro demandate, nonché il controllo sull'attività dei servizi di prevenzione antincendio espletati dai comandi provinciali, per assicurarne uniformità di applicazione e di indirizzo interpretativo.

In caso di pubblica calamità, l’ispettore regionale o interregionale assume la responsabilità dell'impiego delle colonne mobili di soccorso o loro unità chiamate ad operare nell’ambito regionale o interregionale e di ogni altro reparto del Corpo. Lo stesso ispettore od altro ispettore generale appositamente designato, sovraintende inoltre, sotto il profilo tecnico, all'impiego delle forze che partecipano in via ausiliaria alle operazioni di soccorso.

Anche in questo caso è lasciato ad un decreto del Ministero dell’Interno l’incombenza di determinare il numero, le sedi e le circoscrizioni territoriali dei servizi interregionali, regionali e locali.

Da li a poco prende forma l’”Ispettorato Interregionale per il Piemonte e la Valle D’Aosta”.

Per conoscere il primo ispettore interregionale di cui si abbia traccia in archivio, occorre spingersi fino agli inizi degli anni ’70 del ‘900, in cui l’incarico è ricoperto dal Dott. Ing. Giovanni Inzerillo, già ispettore generale della 1a Zona Antincendio di Torino nel quinquennio 1965-1970. Resta in carica fino al febbraio del 1978 quando è collocato a riposo per raggiunti limiti di età.

Nel frattempo la sede si è trasferita in Corso Turati 13/b, composta da un locale al piano ammezzato in cui trovano posto gli uffici dell’ispettore e della segretaria.

L’Ispettorato Interregionale rimane in Corso Turati fino al 1988, anno in cui avviene il trasferimento presso la sede di Via Mazzini 60, e qui resta fino all’autunno del 1992, quando viene avviato un progetto che prevede la creazione di un polo che possa ospitare le officine regionali, un polo compreso in un unico sito in cui si possano effettuare le riparazioni e le manutenzioni degli automezzi e delle attrezzature ministeriali. Le necessità logistiche del progetto impongono una area ben più ampia rispetto a quelle che finora avevano ospitato gli ispettorati. La scelta ricade nell’area di Strada del Barocchio 71/73, nel comune di Grugliasco, attuale sede della Direzione Regionale.

 

Dalla sala crisi della nuova sede, l’ispettore interregionale il Dott. Ing. Ernesto Lazzarotto si trova a dover gestire insieme ai Comandanti di Torino, Cuneo, Alessandria ed Asti, la prima grande macro emergenza regionale. Si tratta dell’alluvione del 5 e 6 novembre 1994. In seguito alle violente piogge di quei giorni il Po, il Tanaro e molti loro affluenti esondano causando circa sessanta vittime e più di duemila sfollati.

 

Il 23 dicembre 2002 viene emanato il Decreto del Presidente della Repubblica N° 314, inerente il regolamento che individua gli uffici dirigenziali periferici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’art. 2, c. 1, istituisce le direzioni regionali ed interregionali dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, a capo della quale è preposto un dirigente generale che assume la carica di direttore regionale.

Il seguente c. 2 istituisce la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Piemonte. Viene soppresso, così, l’Ispettorato Regionale per il Piemonte da cui si era, pochi anni prima, staccata la Valle d’Aosta, in seguito all’autonomia riconosciuta, in materia antincendio, dalla Legge Regionale N° 7 del 19 marzo 1999.

Il c. 3 ribadisce che alla Direzione Regionale spettano i compiti già previsti dalla normativa vigente per gli ispettorati regionali ed aggiunge le seguenti competenze:

  • la pianificazione e il coordinamento delle attività di soccorso pubblico, anche in ambito aeroportuale e portuale, di prevenzione incendi, di difesa civile e di protezione civile per gli aspetti di competenza previsti dalle disposizioni vigenti;

  • il coordinamento generale, mediante la sala operativa regionale, dell'attività operativa per la gestione di interventi complessi che necessitano dell’integrazione di risorse umane, logistiche e strumentali di più comandi provinciali, ovvero dell'attivazione dei nuclei specialistici al di fuori dei relativi ambiti provinciali di servizio. Nell’esercizio del coordinamento, le Direzioni Regionali e Interregionali assicurano l’efficienza del dispositivo di soccorso pubblico, anche mediante l’invio, previa comunicazione al Dipartimento, di personale, mezzi e attrezzature disponibili presso i comandi provinciali ad altri comandi provinciali della regione, in relazione alle specifiche esigenze operative;

  • l’organizzazione, la gestione e il coordinamento operativo della colonna mobile regionale in sinergia con il Dipartimento;

  • il coordinamento delle componenti specialistiche e specializzate del Corpo Nazionale che operano nel territorio di competenza, anche ai fini del raccordo con il Dipartimento;

  • la gestione delle risorse umane assegnate in ambito regionale, in ambito regionale;

  • la gestione delle risorse finanziarie, logistiche e strumentali, in ambito regionale.

 

Cronologia Ispettori e Direttori Regionali

Direttori Regionali

 

 

 

 

ISPETTORI INTERREGIONALI PER IL PIEMONTE E LA VALLE D'AOSTA

Dott. Ing. Giovanni INZERILLO -      dal 25/11/1971 al 02/03/1978

Dott. Ing. Francesco CRISCI -          dal 03/02/1978 al 29/09/1984

Dott. Ing. Ernesto LAZZAROTTO -   dal 01/10/1984 al 31/12/1994

 

ISPETTORI REGIONALI PER IL PIEMONTE

Dott. Ing. Natale INZAGHI -              dal 01/01/1995 al 30/03/1999

Dott. Ing. Ugo RICCOBONO -          dal 01/04/1999 al 05/05/2003

 

DIRETTORI REGIONALI PER IL PIEMONTE

Dott. Ing. Michele FERRARO -         dal 01/06/2003 al 11/01/2010

Dott. Ing. Sergio MISTRETTA -         dal 12/01/2010 al 30/05/2010

Dott. Ing. Bruno NICOLELLA -          dal 31/05/2010 al 31/08/2011

Dott. Ing. Davide META -                  dal 31/12/2011 al 31/12/2015

 

Dott. Ing. Dante PELLICANO(regg.)dal 06/02/2016 al 30/12/2016

Dott. Ing. Cosimo PULITO -             dal 31/12/2016 al 31/03/2019

Dott. Ing. Antonio LA MALFA -          dal 30/04/2019 al 31/05/2021

 

Dott. Ing. Carlo DALL'OPPIO -         dal 01/06/2021 al 29/05/2023

Dott. Ing. Claudio MANZELLA (regg.) - dal 30/05/2023 al 30/06/2023

Dott. Ing. Alessandro PAOLA -          dal 01/07/2023 in carica

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Pompa a mano ippotrainata "Berzia"

Scritta sulla pompa

Presso l'androne principale della sede della Direzione Regionale del Piemonte, all'ingresso della Sala Operativa Regionale, è collocata una Pompa a mano ippotrainata "Berzia". 

La “Pietro Berzia” è stata un’azienda italiana fondata a Torino nella seconda metà del 1800, per la fabbricazione di pompe a mano, attrezzature antincendio, di equipaggiamenti pompieristici e di estintori portatili.
Si impose da subito come una delle più importanti e innovatrici aziende del periodo a livello internazionale.
Pietro Berzia prima di iniziare la carriera di intraprendente e geniale industriale, fu pompiere a Torino.
La sua voglia di mettersi in gioco per la realizzazione di attrezzature antincendio, prevalsero sulla passione di essere lui stesso un pompiere.

E' una pompa ad azione manuale con cassa in rame e pompa a doppio effetto aspirante/premente, corredata di un tubo di aspirazione e due tubi (manichette) di mandata, alloggiati nella vasca, con due lance.

Da una vecchia scritta quasi del tutto scolorita si evince che la pompa a mano era del comune di Piode in provincia di Vercelli.

Storia del Corpo Nazionale

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