Prevenzione Incendi
La prevenzione degli incendi è affidata dalla legge alla competenza esclusiva del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che la esercita attraverso le attività di normazione, vigilanza sui prodotti, prove di laboratorio attraverso la Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza. L'Italia può vantare il più basso tasso di mortalità per incendio se confrontato con quello degli altri Paesi, anche grazie ad un’attenta e costante opera di controllo e di diffusione della cultura della sicurezza.
CTR - Comitato Tecnico Regionale
I compiti assegnati dallo Stato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in materia di prevenzione incendi sono sanciti dall'art. 1 della Legge 1961 n. 469, comma a), che recita:" Sono attribuiti al Ministero dell'Interno: a) i servizi di prevenzione ed estinzione degli incendi ed, in genere, i servizi tecnici per la tutela della incolumità delle persone e la preservazione dei beni, [...]". Tali compiti, inoltre, sono stati recentemente ribaditi dal D.Lgs. 139/2006 agli artt. 13, 14, 15 e 16.
Oltre al soccorso, quindi, che riveste l'aspetto più visibile dell'attività dei vigili del fuoco, il Corpo Nazionale, attraverso il proprio personale, svolge anche attività di prevenzione incendi, che si esplica nell'esame dei progetti e nel successivo sopralluogo di verifica per tutte le attività riportate nell'elenco allegato al DPR 151 del 1/8/11. Per il regolare esercizio di dette attività vi è l'obbligo di adottare le procedure previste dalle disposizioni di cui al DPR su citato e al DM 7/8/12 che disciplina le modalità di presentazione delle istanze al Comando Provinciale del territorio di competenza
Le nuove direttive in materia di riordino del Corpo Nazionale e le attuali normative anche di prevenzioni incendi, vedono sempre più spesso le Direzioni Regionali, protagoniste nel coordinamento e non solo, delle strutture provinciali dei Vigili del Fuoco.
Nello specifico la Direzione Regionale Sardegna, nell’ambito della prevenzione incendi provvede, relativamente al territorio di competenza e secondo quanto previsto dal D.P.R. 159/2012 art. 2 com. 3 lett. a, lett. g, alla pianificazione e al coordinamento dell’attività di prevenzione incendi ed al monitoraggio della stessa.
Tramite il D.Lgs 139/2006 art. 22, all’interno della Direzione Regionale, è istituito il Comitato Tecnico regionale che su richiesta dei Comandi Provinciali, esprime parere sulle istanze di deroga all’osservanza della normativa di prevenzione incendi, relativamente agli insediamenti od impianti con caratteristiche tali da non consentire il rispetto della normativa stessa.
In attuazione della direttiva 2012/18/UE, il Comitato Tecnico Regionale, così come previsto dal D.Lgs 105/2015 all’art. 6 commi 1,2,3,4 e 5 per le attività a rischio di incidente rilevante connesso con sostanze pericolose, relativamente al controllo delle attività stesse, effettua: le istruttorie sui rapporti di sicurezza; programma e svolge le ispezioni ordinarie, applica tramite la Direzione Regionale le eventuali sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’art. 28 del D.Lgs 105/2015; fornisce al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, le informazioni necessarie per gli adempimenti previsti dagli art. 5 e 27 comma 13 del Dlgs 105/2015 medesimo; su istanza dei Comuni, fornisce un parere tecnico di compatibilità territoriale ed urbanistica; in accordo con la Regione Sardegna o soggetto da essa designato, individua gli stabilimenti o i gruppi di stabilimenti soggetti ad effetto domino e le aree ad elevata concentrazione di stabilimenti, ricadenti nell’ambito del D.Lgs. 105/2015 e provvede ai relativi adempimenti come previsto dall’art. 19 del decreto stesso.
Attività a rischio di incidente rilevante: modalità di versamento delle tariffe previste per le istruttorie e le ispezioni
In base al D.Lgs. 26/06/2015 n.105 i gestori delle attività a rischio di incidente rilevante devono corrispondere delle tariffe per le istruttorie e le ispezioni. Il versamento deve essere effettuato mediante una della seguenti modalità:
- utilizzo del sistema PagoPa, tramite accesso al portale dei pagamenti on-line raggiungibile all’indirizzo https://pagopa.vigilfuoco.it/;
- bonifico bancario in favore della Tesoreria Territoriale dello Stato sede di Cagliari (codice IBAN IT 27I 01000 03245 520 0 14 2439 29). La causale del versamento dovrà recare la dicitura: Capo XIV - Capitolo 2439 – p.g. 29 “Versamenti a favore del Dipartimento VV.F. del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, delle tariffe a carico dei gestori di stabilimenti o impianti all'interno dei quali sono presenti sostanze pericolose, per le attività di istruttoria, verifica e ispezione, effettuate ai sensi dell'articolo 30, comma 1, del D.Lgs. 105/2015”.
Rischi industriali
Di seguito il link per maggiori informazioni
Deroghe
Art. 7. Deroghe - DPR 1 agosto 2011 n. 151
Qualora le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi di cui all’Allegato I del presente regolamento, presentino caratteristiche tali da non consentire l’integrale osservanza delle regole tecniche di prevenzione incendi vigenti, gli interessati, con le modalità stabilite dal decreto di cui all’articolo 2, comma 7, possono presentare al Comando istanza di deroga al rispetto della normativa antincendio. 2. Possono presentare istanza di deroga, con le modalità di cui al comma 1, anche i titolari di attività, disciplinate da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, che non rientrano tra quelle riportate all’Allegato I. 3. Il Comando esamina l’istanza e, con proprio motivato parere, la trasmette entro trenta giorni alla Direzione regionale. Il Direttore, sentito il Comitato tecnico regionale per la prevenzione incendi, di cui all’articolo 22 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, si pronuncia entro sessanta giorni dalla ricezione dell’istanza, e ne dà contestuale comunicazione al Comando al quale la stessa è stata presentata ed al richiedente.
Istanza di Deroga
Uffici sul territorio
Di seguito i riferimenti alle pagine di prevenzione incendi dei vari Comandi della Regione Sardegna