Soccorso
Introduzione
Le attività di soccorso tecnico urgente e, più in generale di soccorso pubblico, unitamente a quelle di prevenzione incendi e vigilanza antincendio, sono garantite nel nostro Paese dal Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, attraverso le strutture operative del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dislocate su tutto il territorio nazionale, attive 7 giorni su 7, in tutto l’arco delle 24 ore. Questa struttura organizzativa, denominata Comando dei Vigili del Fuoco, è una specificità italiana e rappresenta un vero e proprio unicum nel panorama internazionale dei corpi dei vigili del fuoco.
La richiesta di soccorso viene attivata tramite la chiamata telefonica al numero unico di emergenza 115, sostituito nella maggior parte dei capoluoghi di provincia con il numero unico di emergenza europeo 112 (clicca qui per saperne di più).
Per quanto riguarda la Sardegna è attivo il numero 112 su l'intero territorio Regionale.
Specializzazioni
All'interno del Corpo esistono diverse specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari che, affiancato al personale operativo, copre tutti tipi di intervento. Tenuto conto del particolare tipo di impiego del personale, sono attualmente istituite le seguenti quattro categorie di attività di soccorso tecnico specialistico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco:
Il Servizio Sommozzatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è articolato in strutture operative costituite da 27 nuclei, con 420 unità, che garantiscono una copertura h24 su tutto il territorio nazionale. Oltre alle attività di Search And Rescue in ambiente acquatico, che costituiscono l'attività prevalente, i Nuclei intervengono in svariate situazioni pericolo legate all'elemento acqua, quali le emergenze legate a fenomeni alluvionali, la presenza di fattori inquinanti e di rischi NBCR, le attività di supporto nel caso di incendi a bordo di navi e imbarcazioni.
Nell'ambito della specialità il Servizio Sommozzatori assicura capacità operative nei settori della Speleosubacquea (ordinaria e avanzata) e della Ricerca strumentale, secondo modelli operativi strutturati a livello nazionale.
Nel Piano Operativo Nazionale del Servizio Sommozzatori è previsto anche il coordinamento e l'integrazione dei Nuclei Sommozzatori con i Reparti Volo dei Vigili del Fuoco, al fine di assicurare la piena interoperabilità tra le due specializzazioni.
Nel 1954 nasce il primo nucleo elicotteri, a Modena. Gli elicotteri si dimostreranno utili per la loro rapidità di intervento, per la possibilità di raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per il valido ausilio alle squadre a terra soprattutto in caso di calamità naturali.
Il Servizio Telecomunicazioni del C.N.VV.F. è stato istituito con il D.M. 4015 del 05/01/1974 e con il D.M. 77 del 07/09/1995 sono state ridefinite le varie competenze della struttura TLC con l'istituzione del Centro TLC Nazionale presente in Roma - Capannelle e 18 Centri TLC di Zona che, composti da personale operativo specializzato recentemente integrato con personale del supporto tecnico, provvedono alla manutenzione e gestione permettendo il corretto funzionamento delle reti in uso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Servizio Telecomunicazioni è di competenza della Direzione Centrale delle Risorse Logistiche e Strumentali - Area IX - Telecomunicazioni e statistica che dirige l'attività di sviluppo e manutenzione oltre all'attività amministrativa contabile; tramite il Centro TLC Nazionale svolge l'attività tecnico-pratica di progettualità, di manutenzione e di sperimentazione di nuove apparecchiature e di sistemi di telecomunicazioni avanzati, comprese le trasmissioni satellitari.
I Centri TLC di Zona lavorano in ambito regionale e dipendono funzionalmente dal rispettivo Ispettorato Regionale o Interregionale (le regioni più grandi e di più difficile copertura radioelettrica quali Toscana, Sardegna e Sicilia ne hanno due).
Il Servizio Telecomunicazioni è di fondamentale importanza per l'operatività giornaliera del servizio reso alla comunità da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Comunicare significa poter gestire in ogni istante le migliori risorse disponibili e ridurre i tempi di intervento. Avere un proprio sistema di comunicazione permette di non essere dipendenti da altri sistemi di comunicazioni (ad esempio telefonia pubblica) che potrebbe non essere utilizzabile proprio nel momento della grave emergenza.
In ogni Centro TLC di Zona esiste personale specialista che si occupa della installazione, manutenzione e riparazione ordinaria e straordinaria di tutti gli apparati fissi e mobili presenti nel territorio di competenza.
Il personale viene addestrato con corsi specifici che formano tutti coloro che sono interessati al tipo di servizio e che abbiano le necessarie conoscenze di base.
Il Corpo dispone di una propria rete radio, funzionante su apposite frequenze assegnate dal Ministero della Difesa, che permette i collegamenti su tutto il territorio nazionale.
Le modalità operative sono strutturate su vari livelli:
- Collegamenti fra strutture fisse e mobili nell'ambito della provincia;
- Collegamenti tra stazione fisse e mobili nell'ambito della regione;
- Collegamenti tra stazioni fisse e mobili nell'ambito nazionale con il Centro Operativo Nazionale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile tramite interconnessione di più ponti radio.
Le apparecchiature radio utilizzate sono:
- 450 ponti radio (con installazione e manutenzione effettuata da personale VV.F.);
- 700 stazioni radio fisse;
- 8000 apparati radio veicolari;
- 5000 apparati radio portatili.
Il personale specialista presente nei vari Centri TLC ha a disposizione anche mezzi o apparati speciali per poter intervenire in ogni situazione, anche avversa, nel ripristino di collegamenti o nella creazione di nuove zone di copertura in caso di necessità.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di squadre di specialisti "portuali", Vigili del Fuoco brevettati nautici, impiegati nelle attività di soccorso in mare, a terra, a bordo delle navi e dei galleggianti e presso i porti, da sempre luoghi ad alto rischio per la complessità delle attività commerciali ed industriali in essi svolte.
Alte Qualificazioni
In aggiunta alle specializzazioni sono anche presenti alte qualificazioni che riportiamo di seguito
Da sempre i Vigili del Fuoco operano in prima linea, nell'ambito della protezione civile, in interventi di tipo "convenzionale" che coinvolgono sostanze chimiche, biologiche e radiologiche.
I nuclei NBCR in presenza di esplosioni perdite o rilasci, indossate particolari tute di protezione, provvedono alla rilevazione delle sostanze mediante sofisticati strumenti, al salvataggio delle persone e alla decontaminazione.
Perodicamente vengono effettuati addestramenti tenendo conto di diversi scenari, compreso quello di un attacco terroristico con immissione nell'ambiente di sostanze non convenzionali come ad esempio gas tossici, polveri e liquidi.
Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco assicura il servizio antincendio in 38 aeroporti nazionali, con l’impiego di circa 2.800 unità e circa 300 automezzi progettati e specificamente realizzati per scenari incidentali che coinvolgono gli aeromobili e per consentire il salvataggio dei passeggeri a bordo. In questi casi, le operazioni di soccorso e salvataggio devono essere completate entro pochi minuti dall’incidente, i mezzi in dotazione sono perciò caratterizzati da elevata velocità, facilità di manovra, automatismi e grande capacità di spegnimento.
Le principali funzioni del Nucleo sono quelle dello studio, della ricerca e dell'analisi per la valutazione delle cause d'incendio. Inoltre, fornisce supporto ai competenti organi di polizia giudiziaria per le attivitá investigative connesse al verificarsi di sinistri caratterizzati da incendio.
L'attività del Nucleo si esplica attraverso le seguenti linee:
- In caso di sinistri caratterizzati da incendio e/o esplosione, esecuzione di accertamenti urgenti e rilievi tecnici, eventuale sequestro di prodotti, materiali e quant'altro possa essere necessario ai fini della determinazione della causa dell'evento (p.es. certificazioni di prodotti e/o impianti, documenti relativi alla progettazione di impianti antincendio, ecc.);
- Assunzione di sommarie informazioni utili per le investigazioni da parte di persone coinvolte direttamente e/o indirettamente nell'evento (p.es. progettisti, ditte installatrici, manutentori, ecc.);
- Coordinamento degli accertamenti tecnici da eseguirsi presso i laboratori (prove e verifiche) sui reperti sequestrati;
- Simulazione ed analisi mediante modelli di calcolo degli eventi verificatisi;
- Sperimentazioni di validazione a supporto delle simulazioni effettuate;
- Determinazione delle cause dell'incendio e/o esplosione;
- Trasmissione alle competenti Autoritá degli atti relativi alle investigazioni espletate;
- Cooperazione con enti nazionali ed internazionali che operano nel campo delle scienze forensi e nel settore delle indagini tecnico-scientifiche;
- Formazione ed addestramento del personale del Nucleo relativamente alle tecniche di repertazione d'indagine nel settore di competenza e nelle discipline giuridiche afferenti l'attivitá;
- Formazione di funzionari referenti per l'attivitá del Nucleo nell'ambito delle Direzioni Regionali ovvero dei Comandi Provinciali (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro-Nord, Centro-Sud, Isole).
Inoltre, in collaborazione con i Comandi Provinciali, il Nucleo svolge corsi rivolti sia ai funzionari (p.es. per una sempre piú accurata repertazione dei materiali sequestrati, lettura delle tracce) che al personale operativo (p.es. per tecniche di spegnimento volte a salvaguardare il piú possibile lo stato dei luoghi, una piú esaustiva compilazione del rapporto d'intervento ecc.).
Negli scenari d'intervento nei quali "l'acqua" è l'elemento che costituisce pericolo, il CNVVF è in grado di operare una tempestiva e qualificata azione di salvataggio fin dai primi minuti dell'evento (i più importanti per la salvaguardia della vita) grazie alla presenza di Soccorritori Acquatici nelle squadre di partenza.
Da sempre le conoscenze tecniche, la capacità di valutare il rischio, l'utilizzo di appropriati DPI, fanno parte del bagaglio professionale di ogni Vigile del Fuoco, ma il CNVVF ha ritenuto di poter migliorare ulteriormente la qualità del soccorso delle squadre di intervento ordinarie (non specialistiche), attuando un progetto formativo specifico al fine di qualificare maggiormente il personale operativo all'azione di contrasto del rischio acquatico. La figura del Soccorritore Acquatico (SA), pertanto, non sostituisce o surroga le strutture specialistiche del settore acquatico del CNVVF, bensì si integra nel servizio di soccorso ordinario potenziandolo e qualificandolo ulteriormente, cooperando con le realtà già esistenti, e riducendo i tempi di intervento su scenari acquatici in tutto il territorio nazionale, siano essi marittimi, lacustri e fluviali, anche in seguito di calamità naturali o micro-emergenze. L'iter formativo del SA getta le sue basi nel Corso di Autoprotezione in ambiente acquatico (ATP) e nel Corso di Tecniche di Primo Soccorso Sanitario (TPSS) che da alcuni anni sono parte integrante del corso d'ingresso a tutti i Vigili del Fuoco, passa per le propedeutiche qualificazioni di Brevetto di Salvamento a Nuoto (livello apicale dei corsi di tecniche natatorie) e di formazione in tecniche di derivazione Speleo Alpine Fluviali (SAF) e culmina nel corso di formazione dell'Operatore SA.
La nascita del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco è coerente con la formazione del Corpo Nazionale e aveva come necessità, la ricerca dei dispersi sotto le macerie causate dai bombardamenti delle città italiane. Al termine degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, il nucleo fu sciolto e soltanto nel 1994 venne ricostituito per poi attivare, nel 2000 la scuola regionale delle unità cinofile di Volpiano. Attualmente le unità cinofile VF hanno prestato un servizio straordinario durante gli eventi calamitosi regionali e nazionali. Ad indicazione delle attività svolte basti ricordare quanto operato durante gli eventi alluvionali del 2008 e l'emergenza sismica dell'Abruzzo del 2009.
La specificità operativa dell'unità cinofila, data dalla cooperazione del conduttore cinofilo VF e del cane addestrato, è derivante anche dalle specificità del cane. Ordinariamente infatti, il conduttore sfrutta le doti ordinarie dell'animale per la ricerca di sepolti da macerie, valanghe o dispersi in superficie.
L'olfatto dell'animale, 15 volte superiore a quella di un uomo, l'udito capace di percepire a 20 m quanto l'essere umano percepirebbe a 5 metri, rendono le potenzialità dell'unità cinofila superiori a quelle dell'ordinario operatore e la cooperazione tra le due figure permette una notevole velocità di ricerca.
La variabilità dell'ambiente in cui vive ed opera la moderna società, sia urbano che extraurbano, nonché le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, scenari di riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del rischio per le persone e per gli operatori del soccorso tecnico urgente: i Vigili del Fuoco; anche per quanto attiene ai possibili accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali tralicci, grattacieli, viadotti ecc.. Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attività sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco efficaci. Per queste ragioni nel corso degli anni, in alcuni contesti territoriali della penisola, si è avvertita l'esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative di derivazione speleo- alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il personale del C.N.VV.F..
Tali tecniche che sono denominate tecniche di derivazione Speleo Alpinistica e Fluviale consentono, se adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazione. Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su due livelli comprendenti ciascuno due fasi (primo livello fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e secondo livello fase B). Tale rivoluzione attualmente interessa non solo i vigili del fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee; recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha avuto un ruolo di prestigio nell'ambito del progetto Europeo denominato Leonardo. Nello specifico il progetto che è stato denominato EUSR (Soccorso speciale speleo alpinistico formazione e aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva l'obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l'utilizzo di tale tecniche nell'ambito del soccorso. Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionale. Le più ampie concentrazioni si hanno in Toscana in Liguria e in Piemonte. Di particolare interesse è stata l'attività svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o la recente alluvione dell'Italia settentrionale. Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc.).
I primi automezzi speciali per il movimento terra dei vigili del fuoco vennero impiegati nel 1966, in occasione dell'alluvione di Firenze. L'apripista AD7, le pale cingolate FL4 e FL8, furono utilizzate per dar modo alla Colonna Mobile Centrale (C.M.C.) di posizionarsi e soccorrere la cittadinanza oltre che rimuovere il fango dalla città.
Dieci anni dopo, a seguito del decentramento della C.M.C. gli automezzi per il movimento terra furono assegnati alle Regioni e da quella data in poi si inizierà un vero percorso di crescita ed ampliamento di uomini e automezzi.
Nel 1983 vennero assegnati nuovi mezzi per il movimento terra: escavatore Simit SL-9 con accessori, pale cingolate FL10-C, apripista FD-5 e pala gommata FR7-B con mezzi di supporto per il trasporto. Nell'occasione si forma il Gruppo Operativo Speciale (G.O.S.) Movimento Terra.
Gli "incursori" dei vigili del fuoco, è un gruppo di uomini il cui intervento è di estrema importanza per le operazioni di soccorso. Aprire varchi, rimuovere le macerie, creare delle strade alternative per raggiungere i luoghi delle sciagure, sono le loro maggiori peculiarità.
Basti pensare al terremoto dell'Umbria (1997), al sisma di S. Giuliano (2002) ed il sisma dell'Abruzzo (2009) dove è stato decisivo l'utilizzo di questo gruppo, dalla prima fase di intervento fino alla fase finale di bonifica. Attività che ha permesso di ridurre di gran lunga, rispetto al passato, i tempi delle operazioni di soccorso.
Per "L'emergenza Sisma Abruzzo" sono state impiegate 500 unità provenienti da tutte le regioni con mezzi operativi. L'impiego di tale gruppo ha consentito di svolgere circa 1500 interventi che hanno permesso il recupero di persone sotto le macerie, la preparazione delle aree destinate ai campi base per il personale operativo e l'allestimento di aree destinate alla popolazione per l'istallazione dei moduli abitativi. I GOS hanno messo in sicurezza anche diverse aree attraverso l'abbattimento di edifici pericolanti e la rimozione di macerie.
La direttive sull'organizzazione e il funzionamento delle Colonne Mobili Regionali - prevedono nell'ambito della colonna mobile regionale la costituzione di n° 4 sezioni
- Sezione Comando
- Sezione Operativa
- Sezione Logistica
- Sezione Mezzi Speciali
Sono previste a favore delle Colonne Mobili Regionali, 6 Gruppi Operativi Speciali ( G.O.S.) distribuiti opportunamente nel territorio nazionale costituiti da mezzi particolari, quali: escavatori, pale gommate, pale cingolate, trattori apri pista, mini escavatori, mini pale caricatrici e autocarri per il trasporto di macerie.
I mezzi di movimento terra in dotazione alle Colonne Mobile Regionali sono assegnati ai comandi Provinciali con i relativi accessori "polipo" per smassamento, pinze demolitrici per cemento armato, martello demolitore e pompe draganti.
Al momento ci sono 800 unità, tra vigili, capi squadra, capi reparto, istruttori e funzionari altamente specializzati ed addestrati, pronti ad intervenire in qualsiasi momento e per qualsiasi evenienza e circa 200 automezzi in tutto il territorio nazionale.
Le Direzioni Regionali annualmente effettuano corsi di aggiornamento e mantenimento del personale. Carico e scarico di pietrisco, scavi per aprire varchi, spianare aree destinate per l'allestimento di campi base, formazione di strade per passaggio automezzi, questi tra i maggiori compiti degli "incursori" durante le simulazioni di emergenza.
Talvolta i G.O.S., per l'attività d'addestramento, svolgono anche opere di bonifica degli argini dei fiumi o movimenti terra e messa in sicurezza di edifici pericolanti a favore dei comuni con cui i Comandi provinciali hanno siglato programmi d'intesa come avvenuto nell'aprile 2009 tra il Comando Provinciale di Roma, tramite la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, Regione Lazio e AMA per la messa in sicurezza delle sponde del fiume Aniene.
Il progetto USAR (Urban Search And Rescue) nasce per migliorare le attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici.
Le squadre USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco affrontano operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime. Queste operazioni devono essere particolarmente incisive, tempestive e celeri.
Gli operatori devono agire in modo da estricare i soggetti intrappolati entro margini temporali che facilitino il loro trattamento sanitario ed evitino l'insorgere di complicazioni postume o, ancora peggio, il loro decesso.
I vigili utilizzano degli equipaggiamenti e delle attrezzature speciali per la ricerca e il soccorso, quali geofoni, robot, termocamere, search-cam, e devono essere inoltre addestrati a fornire immediatamente il supporto vitale di Base (BLS).
Il team USAR è tipicamente costituito dalle seguenti funzioni:
- Management
- Esperti strutturisti
- Unità cinofile
- Addetti attrezzature tecnologiche
- Addetti sanitario
- Addetti alla penetrazione in maceria ed estricazione vittime
- Specialisti Hazmat (gestione sostanze pericolose)
- Supporto TAS (topografia applicata al soccorso).
Il Servizio di Topografia Applicata al Soccorso (TAS) supporta l'attività del C.N.VV.F. con l'impiego di un'informazione geografica avanzata riferita allo scenario emergenziale ed, in particolare, agli scenari che richiedono l'intervento del Sistema nazionale di protezione civile.
Il Servizio TAS persegue obiettivi tesi a migliorare l'efficacia e l'efficienza delle attività del Corpo attraverso l'impiego di risorse umane e strumentali per la produzione, l'analisi e l'impiego di dati geo-referenziati utili alla gestione delle emergenze ed alla documentazione delle operazioni ed, in definitiva, è in grado di riprodurre per le esigenze del Corpo lo strumento applicativo denominato Geographic information system (GIS) oggi largamente utilizzato dagli organismi che si occupano di gestione territoriale. In tal senso, il Servizio rappresenta una risorsa trasversale alle attività più complesse del Corpo.
Il Servizio TAS si pone come una risorsa operativa che interessa trasversalmente tutte le attività del Corpo, comprese quelle connesse alla mobilitazione delle Colonne Mobili essendosi rivelato determinante per il successo di attività di soccorso complesse.
Il servizio TAS del Corpo Nazionale è articolato nei livelli centrale, regionale, provinciale.
Il Servizio Centrale TAS ha funzione di coordinamento dei servizi locali TAS e fornisce loro il proprio supporto tecnico per la elaborazione dei progetti specifici; ha inoltre la funzione di ufficio cartografico del C.N.VV.F. e cura la gestione di tutti i dati geografici del C.N.VV.F. curandone gli standard realizzativi e i sistemi di condivisione interni ed esterni.
Il Servizio TAS viene mobilitato nelle prime fasi di emergenze rilevanti al fine della ricostruzione dello scenario e di monitoraggio delle fasi operative fornendo indispensabile supporto alla linea decisionale.
L’utilizzo dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) nell’attività di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco è stato uno degli elementi che ha caratterizzato la recente emergenza sismica dell’Italia Centrale.
I SAPR sono in grado di fornire un utile supporto per le attività decisionali proprie dell’Incident Commander e delle Sale Operative VVF, sia nelle attività di soccorso ordinario che nelle grandi emergenze, quali terremoti, alluvioni, incendi, rilasci incontrollati di energia o sostanze pericolose (anche di natura NBCR - Nucleare Biologico Chimico e Radiologico), ecc. nonché nell'ambito delle attività di Difesa civile, fornendo in tempo reale immagini e/o informazioni di vario tipo.
Il principale ambito di applicazione) per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco riguarda le operazioni di ricerca & soccorso (SAR) e di difesa civile.
Questi mezzi aerei trovano anche particolare utilità in missioni di ricerca in aree estese, remote o in condizioni ambientali ostili, inaccessibili e/o meteorologiche avverse, ove i normali mezzi aerei possono trovare impedimenti o limitazioni per necessità di tutelare la sicurezza del personale di bordo, o anche in situazioni in cui tali condizioni sussistano durante il tragitto per raggiungere lo scenario operativo.
I Sistema APR sono a tutti gli effetti aeromobili di Stato ai sensi degli artt. 743 e 744 del codice della navigazione aerea e, come tali, sono soggetti alla speciale regolamentazione del Corpo come previsto dall'art. 748 del medesimo codice.
Mezzi e Attrezzature
L'utilizzo di mezzi e particolari attrezzature permettono ai vigili del fuoco di agire velocemente ed in sicurezza.