Terremoto, recuperato a Sant'Agostino il lampadario di Italo Balbo
Notizia del 06 giugno 2012
La mattina del 5 giugno, i vigili del fuoco hanno effettuato la complessa operazione di recupero del lampadario di vetro di Murano donato, nel 1920, da Italo Balbo al comune di Sant'Agostino.
È dalla notte del 20 maggio, infatti, che il grosso lampadario - alto cinque metri e dal peso considerevole - era a rischio: il palazzo comunale, già squarciato dalla prima scossa, è stato ulteriomente danneggiato da quella del 28 maggio.
I vigili del fuoco, dopo aver messo in sicurezza il lampadario, con una cesoia meccanica hanno tranciato il cavo che lo teneva agganciato al soffitto mentre una speciale gru telecomandata lo sorreggeva.
Il lampadario è stato poi smontato, messo in sicurezza ed imballato per essere trasportato nel Palazzo Ducale di Sassuolo, temporanea sistemazione per le opere d'arte salvate dalle zone terremotate. Un gruppo di esperti vetrai giunti da Murano valuterà gli interventi di restauro.
Attività del COA Modena, aggiornamento al 15.6.2012
Notizia del 19 giugno 2012
A quindici giorni dall'istituzione del COA Modena il Comandante ing. Michele De Vincentis ha tracciato un primo bilancio dell'attività dei Vigili del Fuoco impegnati nell'area di competenza del Comando Operativo Avanzato (COA).
In queste prime fasi dell'attività il COA ha subito un'espansione territoriale, ampliando le proprie competenze anche ai comuni di Concordia sulla Secchia e San Possidonio, raggiungendo così un bacino di 10 comuni, una superficie complessiva di 430 kmq e una popolazione afferente di circa 150.000 abitanti.
Presso il Campo Base di San Prospero sono stabilmente accolti 240 Vigili del Fuoco che formano le 14 sezioni operative dedicate al soccorso tecnico e le 44 squadre di verificatori e di funzionari tecnici, oltre ai 140 mezzi di intervento.
Nei primi 10 giorni di attività sono stati effettuati 8400 interventi di soccorso e 4950 verifiche speditive di immobili residenziali, con una media di circa 500 verifiche al giorno.
Dalle verifiche è emerso in media che l'80% degli edifici per civile abitazione è fruibile, mentre la restante parte sarà soggetta aa ulteriori approfondimenti.
La media scende al 70% per i tre comuni dell'epicentro - Novi/Rovereto, Cavezzo e S. Possidonio - dove si registrano i maggiori danni al patrimonio edilizio.
Restano da verificare ancora 4800 abitazioni, raddoppiando le richieste raccolte nei primi giorni di attività del COA, a causa della definizione dei protocolli operativi stipulati coi Comuni interessati. Le verifiche speditive da effettuare riguardano per la maggior parte i comuni di Cavezzo e Concordia sulla Secchia.
È salita ad otto il numero delle Unità di Comando Locale (UCL) dipendenti dal COA Modena, aumentato nei giorni scorsi con l'aggiunta di due ulteriori presidi: uno presso il Comune di Concordia e l'altro dislocato in aggiunta nel Comune di Carpi alla località Fossoli.
Anche l'attività di collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali per la messa in sicurezza degli edifici storici procede spedita col supporto dei nuclei specialistici dei Vigili del Fuoco dipendenti dal Comando di Cratere. Per quanto riguarda i beni vincolati il maggior numero di interventi si registra nel Comune di Carpi con, a seguire, Novi di Modena e Cavezzo. Proprio a Cavezzo è stata completata la messa in sicurezza dei beni del prezioso archivio storico.
Le attività logistiche proseguono con gli avvicendamenti del personale operativo proveniente dalle Colonne Mobili Regionali presso il Campo Base di San Prospero, ormai a regime grazie al prezioso supporto della Sezione Emiliana dell'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco.