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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 28 maggio 2014  

Napoli, I Vigili del Fuoco impegnati nella campagna di misure sperimentale del progetto REWARD

Approfondimenti

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Dal 13 al 16 maggio, presso il comando provinciale, si sono svolti alcuni test sperimentali in vista della prova generale finale del progetto REWARD (Real Time Wide Area Radiation Surveillance System), l'attività di ricerca finanziata dall'Unione Europea che annovera,  tra i vari partner l'Agenzia di Protezione Civile Regionale della Campania, la società Italiana Vitrociset, l'Università di Friburgo e l'Istituto Tecnologico Nucleare Portoghese.

I Vigili del Fuoco sono coinvolti nel progetto da oltre un anno, sia come end-user, in relazione alle competenze specifiche in materia Nucleare/Radiologico, sia come consulenti e sperimentatori per la consolidata esperienza specialistica che vanta la DCEST (Direzione Centrale per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico) potendo contare sulla disponibilità di un laboratorio di eccellenza per sorgenti radioattive.

Il progetto si occupa dello sviluppo di un sistema mobile di rivelazione e analisi delle radiazioni, che viene montato a bordo di autoveicoli e che effettua un monitoraggio in tempo reale e in movimento della presenza delle radiazioni ionizzanti, trasmettendo contestualmente i risultati con ritardo di appena qualche secondo a una sala controllo remota. Le prove in campo, condotte a Napoli sono state precedute dalle verifiche di laboratorio condotte a Roma a Capannelle dal 6 al 9 maggio, presso la Camera Calda della DCEST-Ufficio Gestione Emergenza - Rischio NBCR. Qui il personale classificato della DCEST ha studiato il prototipo di sistema realizzato dall'Università di Friburgo, sia da un punto di vista metrologico che funzionale. In particolare, sono stati evidenziati i limiti nel funzionamento dello strumento e sono state definite le condizioni ottimali per la realizzazione dei test in campo,

Sulla base delle indicazioni delle prove svolte a Roma, è stata realizzata un'area prove presso il comando campano dove si è potuto realmente testare, grazie alla presenza di vere sorgenti radioattive di attività contenuta e di una pista prove, la capacità dello strumento in risposta alle radiazioni una volta a bordo di un veicolo in movimento.

I partner del progetto e gli osservatori hanno apprezzato e sottolineato l'utilità del lavoro svolto dai Vigili del Fuoco e dei risultati conseguiti; è stata anche evidenziata l'importanza del concorso della DCEST - Rischio NBCR per la definizione delle prove sperimentali, che ha caratterizzato la risposta del sistema ai campi di radiazione, e che ha reso disponibili alcune sorgenti radioattive e che ha curato, con personale esperto e altamente professionale, la conduzione delle operazioni in campo.

Durante il meeting finale, inoltre, si sono illustrati ai partner del progetto gli strumenti utilizzati di solito dalla squadra speciale dell'Area Rischio NBCR delle DCEST, per monitoraggi della radioattività a bordo di autoveicoli o elicotteri, analoghi a quelli oggetto di studio.

La partecipazione dei vigili del Fuoco, è stata coordinata dalla Direzione Centrale Emergenza e dalla Direzione Regionale per la Campania, ed ha coinvolto il personale dell'Area Rischio NBCR e quello del nucleo NR del comando di Napoli.

  

     

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