Nella mattina del 23 luglio, a Gualdo Tadino si è svolto un test di esodo in contesto extraurbano, organizzato, nell’ambito del progetto europeo AF3 (Advanced Forest Firefighting), dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco insieme all’Amministrazione Comunale.
La prova di esodo, che si è svolta nei dintorni di Gualdo Tadino e segue analoga prova svolta in ambiente urbano, è di estremo interesse in quanto rappresenta una delle poche esperienze in ambito internazionale su questo specifico tema. L’obiettivo è la raccolta di dati sul comportamento delle persone, di sesso ed età diversi, nel corso di evacuazioni su percorsi a scala urbana e territoriale, con diverse tipologia di fondo e di inclinazione. I dati raccolti saranno oggetto di un importante lavoro di analisi da parte dei ricercatori dell’Università di Greenwich e saranno utili per la messa a punto di modelli di esodo specifici.
Tutti i partecipanti hanno compilato un questionario sulle proprie sensazioni e condizioni prima e dopo i test e sono stati dotati un “fratino” numerato e colorato per gruppo di età, per facilitare il lavoro dei ricercatori di analisi dei filmati ripresi messi dagli operatori dei Vigili del Fuoco.
I Vigili del fuoco sono impegnati nei progetti di ricerca e sviluppo cofinanziati dalla Commissione Europea IDIRA (Interoperability of data and procedures in large-scale multinational disaster response actions) e AF3 (Advanced Forest Firefighting) finalizzati ad una migliore comprensione dei fenomeni legati alla gestione e pianificazione dell’emergenza e al suo miglioramento.
Il progetto IDIRA ha coinvolto 18 partner di 6 Paesi europei per 4 anni fino al Maggio di quest’anno per offrire soluzioni innovative alla gestione di diversi tipologie di grandi emergenze, incluse le inondazioni e gli incendi boschivi, mentre AF3 a partire dallo scorso anno e fino all’Aprile del 2017 impegnerà 19 partner da 10 Paesi europei per offrire soluzioni innovative per la lotta attiva agli incendi boschivi detti “megafires” – quegli incendi che quindi possono richiedere risorse aggiuntive rispetto alla normale capacità di risposta degli Enti preposti. Entrambi i progetti hanno tra i loro obiettivi lo studio di strumenti e procedure innovative per una gestione più efficiente dell’esodo della popolazione in occasione di eventi calamitosi.