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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 14 marzo 2024  

I Vigili del fuoco ospitano una delegazione della Costa D'Avorio

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“Diamo un caldo benvenuto agli ospiti della Costa d’Avorio qui al Ministero dell’Interno. Ci troviamo al Con, il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del fuoco. Ci auguriamo che l’incontro di oggi apra degli spazi per una collaborazione strutturata nei settori di interesse”. Con queste parole il capo dipartimento, Renato Franceschelli, ha accolto nella giornata odierna la delegazione della Costa d’Avorio in vista al Corpo Nazionale per discutere di prospettive di collaborazione in materia di formazione dei Vigili del fuoco e di protezione civile, a seguito dei colloqui tra il Ministro Piantedosi con il Ministro dell’Interno e della Sicurezza ivoriano, Gen. Vagondo Diomandè, durante il loro recente incontro in Costa d’Avorio.
La delegazione era formata da Passoh Joachim Bogui, Primo consigliere dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia; dal Col. Abdoulaye Coulibaly, addetto alla sicurezza interna dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia; e dal dott. Marius Ferdinand Agnimel, dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia, che ha svolto le funzioni di interprete. “Crediamo nello scambio di esperienze che ci permettono di instaurare una fattiva collaborazione” – così Marco Ghimenti, il Direttore Centrale per l’Emergenza, nell’aprire l’incontro con i delegati ivoriani.
Il dirigente del CON, Lorenzo Elia, ha descritto i compiti istituzionali e operativi e l’organizzazione amministrativa e territoriale del Corpo Nazionale. Mauro Caciolai, vicario della Direzione Centrale per la Formazione, ha parlato della funzione della propria struttura, evidenziando come “la formazione del personale del Corpo Nazionale è realizzata per lo più con risorse interne. La maggioranza dei corsi è rivolta al personale in ingresso e solo una piccola parte è rivolta al personale già operativo o svolta da enti esterni, come nel caso dei piloti di elicottero. L’erogazione dell’offerta formativa è espletata soprattutto dalle tre scuole di formazione – le Scuole Centrali Antincendi di Capannelle, l’Istituto Superiore Antincendi e la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti – supportate dai poli didattici territoriali e dai comandi provinciali”.
Il Primo Consigliere ivoriano ha ringraziato per la calda e amichevole accoglienza e ha apprezzato la pienezza della presentazione “ricca di stimoli per migliorare le capacità operative dei nostri vigili del fuoco”. Si è detto soddisfatto che gli argomenti affrontati tra il nostro Ministro dell’Interno Piantedosi con il suo omologo ivoriano abbiano trovato un riscontro immediato nella riunione di oggi. Il sig. Bogui ha voluto conoscere in particolare il sistema di Protezione Civile italiano e ha voluto conoscere nel dettaglio il ruolo che in esso è rivestito dai Vigili del fuoco.
Il secondo delegato, Abdoulaye Coulibaly, ha mostrato una profonda conoscenza della storia dei Vigili del fuoco italiani, manifestando il personale desiderio che una collaborazione con il Corpo fosse avviata già da tempo. Ha descritto l’organizzazione ivoriana, una struttura recente nata nel 1974 in abito militare. Solo nel 2014, accanto ad essa, è stata creata una componente di protezione civile che si occupa di fronteggiare eventi catastrofici naturali. La loro criticità – ha raccontato Coulibaly – è che le due componenti, militare e civile, si occupano di competenze esclusive. “Ciò di cui abbiamo bisogno sono le capacità italiane di affrontare le calamità naturali e di materiali e mezzi adeguati, in modo da cerare un sistema che permetta non solo di gestire le emergenze ma che faccia anche prevenzione, soprattutto in quest’epoca contrassegnata dai rischi legati al cambiamento climatico”.
Entrambi hanno manifestato particolare interesse e curiosità sulla compente volontaria del Corpo nazionale, volontari che in Costa d’Avorio sono assenti, e le loro domande hanno riguardato la formazione e l’organizzazione dei volontari. A questo ha risposto Caciolai: ”In Italia i volontari, quando sono chiamati in servizio, sono delk tutto equiparati al personale permanente, utilizzano le stesse attrezzature, gli stesi mezzi, hanno le stesse divise. Sono impegnati a fianco dei Vigili del fuoco in caso di necessità”.
Coulibaly ha voluto anche sapere più nel dettaglio come i Vigili del fuoco italiani scelgano i percorsi di specializzazione. Ha risposto sempre il vicario della Formazione spiegando le differenze tra Specialisti e specializzazioni nel Corpo Nazionale: “Gli specialisti svolgono in materia esclusiva un’attività propria. Sono specialisti i Sommozzatori, il reparto aeronavigante e i nautici. Le specializzazioni, invece, sono delle competenze che un Vigili del fuoco può aggiungere alla propria formazione di base e che utilizza in scenari specifici”.
Alla fine dell’incontro i due delegati hanno chiesto se ci fossero già dei memorandum di collaborazione in atto con altri paesi africani e saputo che esistono soltanto dei preliminari d’intesa hanno espresso l’auspicio di essere i primi a sottoscrivere un accordo di collaborazione in questo settore.
l direttore Ghimenti ha salutato la delegazione ivoriano omaggiandola di un dono istituzionale.

  

     

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