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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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pubblicato il 10 febbraio 2010  

Zurigo: i Vigili del Fuoco nel progetto europeo NIFTI

Il 25 e 26 gennaio scorso si è svolto a Zurigo il primo incontro nell'ambito del progetto europeo denominato "NIFTi - Natural human-robot cooperation in dynamic environments", il cui obiettivo è di sperimentare ed infine costruire unità robotiche intelligenti, a diversi livelli di autonomia, per il soccorso tecnico urgente NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico).

Il progetto, finanziato per il 50% dalla "Commissione Europea ¿ Direzione Generale per l'Informazione e i Media ¿ Sistemi Cognitivi, Interazione e Robotica" vede la partecipazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco tramite le tre Direzioni Centrali per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico, Formazione e Risorse Logistiche e Strumentali.

L'ente coordinatore del progetto, che avrà una durata di quattro anni e che coinvolgerà diversi partner di progetto, tra cui il TNO Olandese, i Vigili del Fuoco di Dortmund e il Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell'Università "La Sapienza" di Roma, è il DFKI (Centro di Ricerca Tedesco sull'Intelligenza Artificiale) di Saarbruecken (Germania). Tra i Partners di progetto si annoverano esperti di robotica, cibernetica, sistemi cognitivi ed intelligenza artificiale.

Il relatore dei Vigili del Fuoco che ha illustrato le capacità e le competenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, anche alla luce degli eventi quali, tra gli altri, il terremoto de L'Aquila e l'incidente ferroviario di Viareggio.

Alla luce delle attività inerenti al progetto e definite nei vari WPs (Working Projects - sottogruppi di lavoro), il contributo del Corpo Nazionale sarà, in qualità di end-user (utilizzatore finale) delle unità robotiche, in prima istanza, fornire scenari specializzati preso la SFO di Montelibretti (RM) simulando situazioni di attività con presenza di simulanti NBCR ed, infine, l'expertise NBCR in termini di uomini e materiali.

Ciò per adattare al meglio le unità robotiche intelligenti alle condizioni presenti in teatri operativi più reali possibili, facendo acquisire loro le skills, abilità, necessarie per questo tipo di attività.

  

     

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