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Storia

La storia dei Vigili del fuoco ha radici millenarie. La sua nascita si può far risalire all’istituzione della Militia
Vigilum dell’Imperatore Augusto. Da allora, attraverso l’evoluzione di nuove professionalità e dalle
esperienze spesso nate durante e a seguito di gravi eventi calamitosi, il Corpo Nazionale è diventato, per
come lo conosciamo oggi, un vero e proprio unicum nel panorama internazionale dei Vigili del Fuoco.
 

I Vigili del Fuoco sono presenti sul territorio italiano attraverso una rete di Direzioni Regionali e Comandi Provinciali. Le Direzioni Regionali coordinano le attività a livello regionale. I Comandi Provinciali, invece, operano a livello locale, garantendo la sicurezza e l’intervento tempestivo in caso di emergenze. Queste istituzioni sono fondamentali per la protezione della collettività e la gestione delle operazioni di soccorso.

Il motto del Comando di Livorno è "In audentia hilares", il cui significato è "Giocondi nell'ardimento", il numero del Comando è 45.

Storia del Comando Provinciale di Livorno

Guardia Pompieri Livorno A Livorno, con l’unità d’Italia (1861), il vecchio Corpo delle   Guardie Comunali, essendo incompetente al servizio dei nuovi ordinamenti, venne sciolto il 15 giugno 1862, dopo 117 anni di vita, ed in sua vece venne istituito il Corpo delle Guardie Municipali Pompieri, il cui compito era quello di attendere al servizio della città, compresa l’estinzione degli incendi.

L’organico del Corpo era composto da 48 guardie divise in 8 squadre, di 6 uomini ciascuna, con a capo un Capo Squadra. A capo del Corpo era un Ispettore ed un Sotto – Ispettore, di cui l’ispettore con il grado di Capitano e il Sotto – Ispettore con il grado di Luogo Tenente. Il 24 maggio 1865 il Gonfaloniere di Livorno bandì il primo concorso pubblico per completare l’organico delle Guardie Municipali Pompieri con n° 11 unità che dovevano rispondere ai seguenti requisiti:

-  età non minore di anni 21 e non maggiore di anni 30;

- saper leggere, scrivere e compilare un Atto o Processo Verbale;

- esser di sana e robusta costituzione, da comprovarsi mediante visita di Medici-Chirurgi del Comune;

- avere statura non minore di quella richiesta per la Leva Militare;

- essere di conosciuta a provata probità, e non avere riportato verun pregiudizio con la Polizia e  Tribunali Criminali;

- esser celibe (è inteso che debbano conservarsi celibi).

Lo stipendio era di Lire 2 il giorno, divisa e accasermamento a carico del Comune.

 

Mantella VVF Livorno
(figurino rappresentante la mantella utilizzata dai civici pompieri della città di Livorno – 1896 Emeroteca comunale)

Immagine rimossa.

 

guardieQuesto corpo, per numeri e promiscuità dei servizi, non poteva però corrispondere alle esigenze della città e così, il 31 agosto 1866 Il Corpo delle Guardie Municipali Pompieri viene sciolto e, con provvedimento del Consiglio Comunale presieduto dal Sindaco Cav. Eugenio Sansoni del 1 settembre 1866, si istituiscono due diversi corpi; il Corpo dei Pompieri ed il Corpo delle Guardie Municipali.

La prima sede del Corpo dei Pompieri di Livorno si trovava presso i locali di proprietà del Sig. Vincenzo Toccafondi e della vedova Cecconi in Piazza Rangoni (l’odierna Piazza Garibaldi).Per tali locali il comune corrispondeva ai proprietari un affitto annuale di Lire 2.680,80.

A seguito della disdetta dell’affitto da parte del Sig. Toccafondi ed al fine di avvicinare la sede dei Pompieri al Palazzo Comunale, l’amministrazione procedette ad affittare il palazzo Franchetti, posto in Via Del Consiglio o Via De’ Gatti (attuale vicolo a fondo chiuso con ingresso dagli Scali Finocchietti e con collegamento pedonale con il Palazzo Comunale), con l’allora rimessa dei Pompieri posta sotto l’attuale Sala del Consiglio Comunale.

foto_altoSuccessivamente il Consiglio Comunale approvava, con ratifica del 15 ottobre 1867, l’acquisto per Lire 39.000 di un immobile di due piani di proprietà del Sig. Francesco Contessini, sempre posto in Via Del Consiglio (sul lato opposto a quello del palazzo Franchetti e con accesso da Via San Giovanni Nepomuceno (strada non più esistente, (il cui tracciato corrisponde all’attale parcheggio posto a fianco dell’ingresso al Comune vecchio) collegante la Via del Consiglio con gli Scali Del Corso.

Tali locali rimasero in uso al Corpo dei Pompieri fino al 1910, anno di trasferimento nell’immobile ex Pescheria Nuova.

Come precedentemente detto, con provvedimento del Consiglio Comunale presieduto dal Sindaco Cav. Eugenio Sansoni del 1 settembre 1866, furono istituiti due diversi corpi; il Corpo dei Pompieri ed il Corpo delle Guardie Municipali. Il 18 novembre 1877 la Giunta Comunale presentò una relazione con la quale, per ragioni essenzialmente economiche, si proponeva la soppressione del Corpo dei Pompieri e la sua nuova fusione con quello delle Guardie Municipali. A tale fusione si oppose la popolazione con una petizione che raccolse circa 600 firme. Nel dibattito che seguì alla presentazione della proposta, il consigliere Eugenio Sansoni illustrò le ragioni per le quali era necessario mantenere la distinzione tra i due corpi, nonostante ciò la proposta, messa ai voti, fu approvata con 37 voti favorevoli e 7 contrari. Con l’approvazione di detta proposta le competenze in materia di soccorso ed estinzione incendi tornarono in capo al Corpo delle Guardie Municipali e Pompieri. A seguito dell’incendio del Teatro di Nizza del 23 marzo 1881, in cui perirono 200 persone, entrarono però in vigore dei regolamenti di sorveglianza nei teatri che prevedevano la presenza dei pompieri durante gli spettacoli. Stante la limitatezza dei numeri dell’organico del Corpo delle Guardie Municipali, il Regio Delegato Sig. Castellani, pur non avendo l’autorità di ripristinare l’autonomia dei due Corpi, nel giugno 1881 istituì un drappello di Pompieri formato da un Comandante, quattro Capi Squadra e venti uomini.

 

                                                                             (Organico Corpo dei Pompieri 25 gennaio 1882)

 

Graduati                                Comuni

Comandante                        1  Bettarini Angiolo               11 Marrucci Egisto

Ambrogio Hoschettler           2  Pezzetti Guglielmo           12 Quaglierini Cristofano

Capi Squadra:                     3  Vigo Giobatta                    13 Guelfi Carlo

Bellandi Celestino                4  Volpi Angelo                      14 Maggi Palmiro

Bellini Pietro                          5  Azzerboni Oreste              15 Consani Giorgio             

Spinelli Ranieri                      6  Lazzeri Riccardo               16 Benelli Oreste

Guidi Oreste                          7  Borghini Pietro                  17 Nadi Giuseppe    

Capo Squadra                     8  Pardi Giuseppe                 18 Freducci Dionisio

Onorario:                              9  Polverini Silvio                  19 Rigoli Elia

Smith Filippo                                    

Il primo Comandante del Corpo fu il Tenente sotto Ispettore Ambrogio Hoschettler (Comandante dal 1866 al1882) a cui seguirono il maggiore Celestino Bellandi (1883-1884), Pietro Bellini 1885-1887), l’Ing. Angiolo Badaloni (1888-1890) e, di nuovo, Pietro Bellini (1891-1899).

La Caserma di Via dei Pescatori

La Pescheria Nuova fu costruita in un lotto di terreno ricavato dall'abbattimento di parte della Fortezza Nuova; circa l'autore del progetto le antiche guide cittadine riportano che esso fu eseguito da Giovan Battista Foggini, sebbene studi più recenti avanzino più verosimilmente il nome di Giuseppe Lorenzi, il cui disegno fu però modificato sulla base di alcune proposte di Giuliano Ciaccheri. L’immobile aperto al pubblico nel 1705, serviva inizialmente per la vendita del pesce, grazie alla presenza di vasti loggiati e alla vicinanza dei fossi medicei, da sempre una delle principali vie di comunicazione all'interno della città.

 

peschiera
(ricostruzione dell’edificio della Pescheria Nuova all’anno 1705 – autore Marco Mancini)

Già nella prima metà del XIX secolo la struttura aveva perso la sua importanza, non essendo più utilizzata per la rivendita del pesce al pubblico; anche il fabbricato fu modificato con la chiusura di alcune navate al fine di ricavarne dei magazzini. Con delibera del Consiglio Comunale del 20 febbraio 1909, venne approvato il progetto di trasferimento della Caserma del Corpo dei Pompieri di Livorno, dai locali di Via San Giovanni Nepomuceno all’immobile della ex Pescheria Nuova in Via dei Pescatori. Eseguiti i lavori di adattamento (per l’effettuazione dei quali il Comune accese un mutuo) per una spesa complessiva di 60.369 Lire, in data 31 luglio 2010, i Pompieri di Livorno si trasferirono nella nuova sede.Il 4 dicembre 1910, in concomitanza con le celebrazioni della Santa Barbara, ebbe luogo l’inaugurazione della sede. 

 

All’inaugurazione furono presenti il Comandate del Corpo Mariano Mangani, in veste di padrone di casa, il Prefetto Carmine Adami Rossi, il Sindaco Giuseppe Malenchini,, il Senatore Florestano De Larderel, gli Onorevoli Salvatore Orlando e Dario Cassuto nonché tutte le Autorità civili e militari della città.

 

(Foto di gruppo dei Pompieri di Livorno nel piazzale antistante la Caserma di Via dei Pescatori)
(il Capo Reparto Dino Mori procede alla chiusura della sede di Via dei Pescatori)

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Cronologia Comandanti

Dal 1945 Al 01/10/1948 Dott. Ing. Vittorio Antonelli

Dal 01/10/1948 Al 01/11/1956 Dott Ing. Clio Falashini

Dal 01/11/1956 Al 1964 Dott. Ing. Giulio Borzillo

Dal 1964 Al 1971 Dott. Ing. Luigi Brozzi

Dal 1971 Al 10/11/1980 Dott. Ing. Angelo Tommaselli

Dal 10/11/1980 Al 11/02/2002 Dott. Ing. Fabrizio Ceccherini

Dal 11/02/2002 Al 01/07/2009 Dott. Ing. Alessandro Carraresi

Dal 01/07/2009 Al 17/07/2010 Dott. Ing. Luigi Cremona

Dal 17/07/2010 Al 31/07/2011 Dott. Ing. Lamberto Calabria

Dal 01/08/2011 Al 15/09/2014 Dott. Ing. Mauro Bergamini

Dal 15/09/2014 Al 15/09/2014 Dott. Ing. Claudio Chiavacci

Dal 20/03/2017 Al  21/09/2017 Dott. Ing. Francesco Notaro

Dal 21/09/2017 Al 26/05/2019 Dott. Ing. Alessandro Paola

Dal 27/05/2019 Al 29/06/2020 Dott. Ing. Paolo Qualizza

Dal 29/06/2020 Al Dott. Ing. Ugo D'Anna

La storia del Corpo

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