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Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile

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La storia: Il riadeguamento


Capitolo 2

Logo dei Vigili del FuocoViene istituito il Servizio Ispettivo Antincendi Aeroportuale e Portuale, funzionalmente connesso con il Servizio Tecnico Centrale, suddiviso in tre Ispettorati, rispettivamente per l'Italia settentrionale, l'Italia centrale e la Sardegna, e per l'Italia meridionale e la Sicilia. La ulteriore legge n. 66 del 4 marzo del 1982, autorizza l'espletamento di concorsi per l'immissione in ruolo di altri vigili del fuoco, con una riorganizzazione funzionale delle carriere presenti, che però non introduce sostanziali modificazioni delle strutture organizzative. Nel complesso della struttura il Corpo dispone attualmente oltreché delle Scuole Centrali Antincendi, anche dell'Istituto Superiore Antincendi (I.S.A.), organismo che si occupa della formazione e l'aggiornamento ad alto livello del personale, in particolare nei momenti di passaggio di qualifica, dei corsi di formazione per Funzionari e aspiranti Dirigenti, dell'espletamento di prove teoriche nei concorsi e di vari corsi di specializzazione, costituendo anche un Polo centrale per i sistemi educativi multimediali, in modo sinergico con Enti ed Istituzioni di ricerca universitari ed Industriali, fino a predisporre corsi informativi per esterni al Corpo e collaborare per l'attuazione di scambi internazionali. Importante sede di applicazioni pratiche è il Centro Polifunzionale di Addestramento sito a Montelibretti in località extraurbana. Nuclei speciali di elicotteristi e sommozzatori rendono ancor più efficace l'azione di soccorso verso chiunque ed in ogni luogo colpito da sinistro.

Consistente è anche la Rete Nazionale per il rilevamento della radioattività, distribuita su tutto il territorio ed ubicata in "siti" scelti nelle Sedi di servizio del Corpo Nazionale, dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato. Spetta inoltre al Corpo il compito di addestrare ed equipaggiare in materia di protezione civile i cittadini che volontariamente offrono le proprie prestazioni in tali servizi.
La citata legge 1570 ha investito il Corpo di compiti istituzionali propri delle Forze di Polizia, confermati successivamente dalla Legge 13.5.1961 n. 469. Norme successive hanno poi attribuito al personale, a seconda delle funzioni, le qualifiche di Agenti od Ufficiali di polizia giudiziaria e quella di Agenti di pubblica sicurezza. Il Regolamento, tuttora vigente, impone ai Vigili del Fuoco di prestare servizio ovunque possano recare soccorso, anche se non di turno. Con la Legge 24.2.1992 n. 225 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diviene componente fondamentale della Protezione Civile, della quale fanno parte anche le Forze armate, le Forze di polizia, il Corpo forestale dello Stato, la Croce Rossa italiana, le Organizzazioni di volontariato ecc. Alla luce dell'opera che i Comandi svolgono nelle rispettive province nella lotta contro gli incendi, e negli interventi di soccorso, che vanno dall'abbattimento del muro pericolante alla cattura del folle, parrebbe che l'attività del Corpo Nazionale sia unicamente la risultante di quella di tutti i Comandi.

Vi è invece una funzione ben precisa che distingue il Corpo Nazionale, ed è il suo intervento come tale, in ogni pubblica calamità che si abbatta sul Paese. Fu come Corpo Nazionale che i vigili del fuoco operarono nella guerra del 1940-45, nelle città colpite dalle incursioni aeree, prodigandosi spesso sotto l'infuriare di poderosi bombardamenti. Nel corso della guerra, ovunque la popolazione civile fu bersaglio delle offese belliche, là si manifestò l'opera coraggiosa, a volte eroica, dei Vigili, volontari del sacrificio. Non diversamente il Corpo operò nelle alluvioni del Polesine, della Calabria, del Salernitano, della Toscana; nei funesti terremoti della Sicilia e del Friuli; nei disastri del Vajont e della Val di Stava. Le medaglie d'oro, d'argento, di bronzo al valor civile ed al valor militare, gli attestati di benemerenza, testimoniano le fulgide virtù del Corpo Nazionale che annovera, a suo titolo di onore, una numerosa schiera di vigili eroicamente caduti nel compimento del loro dovere, ai quali si affiancano i volontari che, per elevato spirito di altruismo, hanno offerto la loro vita.

Con l'istituzione del Corpo Nazionale passa alle pagine della storia il vecchio pompiere e nasce il vigile del fuoco: ma la mutata denominazione lascia intatta la sostanza di una tradizione nobilissima, ispirata al più elevato civismo e ad un generoso senso di solidarietà umana. E' questa la tradizione che, tramandata dai pompieri di un tempo, costituisce oggi patrimonio dei Vigili del Fuoco.
La loro opera ha avuto campo di spiegarsi sempre ed ovunque anche oltre i confini dell'Italia, con interventi nei Paesi Bassi, Grecia, Salvador, Messico, Algeria, Camerun, Azzorre, Armenia, e con l'assistenza ultima alle popolazioni della ex Iugoslavia. Questa in sintesi la storia, l'organizzazione italiana del servizio antincendi, questo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.


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